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Spagna: indignazione per un enorme scandalo di corruzione politica

Categorie: Europa occidentale, Spagna, Citizen Media, Cyber-attivismo, Economia & Business, Governance, Politica, Protesta

Le indagini seguite a un caso di corruzione politica noto come “Gürtel” hanno rivelato fatti ben più gravi, incluso il possibile finanziamento in nero ai vertici del Partido Popular (PP) [1] [es, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato], il partito che è attualmemte al governo del paese [“in nero” si riferisce a un salario illegale che non risultava e non rispettava alcuna forma di regolamentazione ufficiale]. L'ex tesoriere del PP, Luis Bárcenas, che solo fino a poche settimane fa poteva contare sul suo posto in seno al partito e sull'appoggio dei dirigenti, è ora oggetto di un'indagine giudiziaria perché intestario di un conto svizzero di 22 milioni di euro e per aver versato mazzette [2] per molti anni a importanti uomini politici.

Potrebbe trattarsi del maggior caso di corruzione di tutta la democrazia spagnola anche se finora le persone coinvolte negano ogni accusa, si vantano di conti trasparenti e continuano a chiedere al popolo di “tirare la cinghia” a causa della crisi. Per recuperare la fiducia dei cittadini e dimostrare la propria innocenza, i membri del partito hanno offerto come soluzione una revisione interna e dichiarazioni giurate di reddito [3], cosa che ha irritato ancor più la popolazione.

Mappa della corruzione politica in Spagna. A cura di Corruptódromo. Utilizzata sotto Licenza CC BY-SA. [4]

Mappa della corruzione politica in Spagna (da Corruptódromo, licenza CC BY-SA).

Il caso ha suscitato forti reazioni che sono sfociate in protesta tanto in strada come su Twitter. Nonostante Twitter sia stato vittima del sovraccarico in vari momenti della giornata di giovedì 31 gennaio, i netizen sono riusciti a convocare una manifestazione di fronte alla sede del Partido Popular [5]a Madrid. Come già successo in precedenza, la polizia ha recintato la calle Génova dove si trova l'edificio del partito, mentre la folla protestava ai margini della recinzione chiedendo le dimissioni del governo.

Vista aerea della protesta davanti alla sede del Partido Popular a Madrid. Foto di Periodismo Humano publicata sotto Licenza CC. [6]

Vista aerea della manifestazione davanti alla sede del Partido Popular a Madrid (foto da Periodismo Hurbano, licenza CC).

Non appena il quotidiano El País ha rivelato documenti segreti [7] che potrebbero dimostrare il finanziamento illegale del PP, i network si sono schierati a sostegno delle critiche da parte della popolazione. Una petizione on-line su Change.org, ancora attiva, è riuscita a raccogliere 100,000 firme in 10 ore [8] per chiedere la dimissione del governo spagnolo. E ancora, un'altra iniziativa proponeva agli spagnoli di pubblicare migliaia di commenti con disegni di buste da lettera (a quanto pare i soldi furono consegnati in buste da lettera) sulla pagina Facebook del partito. [9] Gli addetti alla comunicazione del gruppo politico non sono riusciti a cancellarli tutti.

Immagine umoristica usata per convocare la concentrazione contro la corruzione del governo. Presa da Periodismo Humano sotto Licenza CC. [6]

Vignetta usata per convocare la manifestazione contro la corruzione del governo (da Periodismo Hurbano, licenza CC)

L'hashtag #lospapelesdebárcenas è diventato un “trending topic” a livello mondiale [10], come hanno confermato i media mainstream, mentre altri hashtag analoghi sono man mano comparsi su Twitter. Per esempio, #pelisconbárcenas ha stimolato l'immaginazione e l'humor degli utenti, che hanno commentato la notizia usando nomi di film famosi con l'intento di sottolineare come in questo caso la realtà superi la fantasia. L'hashtag #DondeestaRajoy è sorto come denuncia contro il silenzio del presidente Mariano Rajoy che non ha rilasciato dichiarazioni sul caso nè riguardo la sua eventuale implicazione.

La stampa internazionale sta dando ampia eco alla grave situazione [11] e vari netizen segnalano che a danneggiare il nome del Paese all'estero è il governo e non i manifestanti, facendo riferimento alle accuse delle autorità contro le proteste di tempo fa.

@LivingInGreen [12]: Cuando nos manifestamos dañamos la imagen de España. Cuando el partido del gobierno roba no. #lospapelesdeBárcenas [13] ver para creer…
@LivingInGreen [12]: Quando manifestiamo danneggiamo l'immagine della Spagna. Invece quando il partito al governo ruba no. #lospapelesdeBárcenas [13] vedere per credere…

Tanti anche i blogger intervenuti sullo scandalo. Principia Marsupia pubblicato un post dal titolo “4 modeste proposte per una rivoluzione in Spagna”, [14]rivolgendosi agli affiliati e ai lavoratori all'interno dei partiti, ai cittadini con conto in banca, ai funzionari dell'Amministrazione e dei settori strategici, affinchè partecipino alle denuncie di irregolarità e si mobilitino per porre fine agli scandali finanziari che tanto danno arrecano al Paese. A quanto pare tale mobilitazione sta già prendendo piede: alcuni assessori e aderenti al partito hanno presentato le dimissioni e abbandonato il governo [15]. Principia Marsupia presenta così la petizione:

Algunos seréis de derechas y otros somos de izquierdas. Ojalá eso no cambie nunca: la tensión de ideas y el debate riguroso son los requisitos fundamentales para que una sociedad avance. Pero creo que muchos estaréis de acuerdo en que la putrefacción de nuestro sistema político ha alcanzado su límite y que en este proyecto podemos trabajar juntos.

Alcuni di voi saranno di destra e altri siamo di sinistra e speriamo questo non cambi mai: la tensione di idee e il dibattito portato avanti con rigore sono requisiti fondamentali affinchè una società progredisca. Eppure credo che molti di voi sarete d'accordo sul fatto che la putrefazione del nostro sistema politico ha toccato il fondo e che in questo momento dobbiamo lavorare insieme.