Un Papa nero: cosa ne pensano gli africani?

La sorpresa delle dimissioni di Benedetto XVI ha lasciato immediatamente spazio al dibattito sul nome del suo successore. I cittadini dei Paesi africani, in particolare, che si basano sulla crescita  del contingente cattolico nel loro continente,la più rapida al mondo, hanno cominciato ad anticipare i nomi dei loro favoriti tra i diciotto cardinali africani [fr, come i link successivi, eccetto ove diversamente indicato] che fanno parte del collegio cardinalizio che si riunirà in conclave per eleggere il nuovo papa.

Card. Francis Arinze

Il cardinale Francis Arinze della Nigeria tra i favoriti prima del conclave. Foto da commons.wikimedia.org

Opinioni contrastanti sulle origini del futuro papa nell’ Africa francofona. Eugène Kaly presenta il suo favorito, sul sito lecongolais.cd, il cardinale della Nigeria, Francis Arinze [it]:

Il a été ordonné cardinal par le papeJeanPaul II, lors du Consistoire du 25 mai 1985 avec le titre de cardinal-diacre de San Giovanni Pigna.

Il est ensuite élevé au rang de cardinal-prêtre le 29 janvier 1996, puis cardinal-évêque Velletri-Segni le 25 avril 2005, titre porté par Joseph Ratzinger avant son élection au siège pontifical…. plusieurs observateurs avait prononcé son nom comme successeur possible à Jean-Paul II, ce qui aurait fait de lui le premier pape noir.

Le cardinal allemand Joseph Ratzinger devenu Benoît XVI a pour sa part déclaré avant son élection que “l’élection d’un pape africain serait un signe positif pour toute la chrétienté”.

È stato ordinato cardinale da papa Giovanni Paolo II, durante il concistoro del 24 maggio 1985, con il titolo di cardinale diacono di San Giovanni Pigna. In seguito, è stato elevato al rango di prete cardinale il 29 gennaio 1996, poi vescovo cardinale  di Velletri Segni il 25 aprile 2005, ovvero lo stesso titolo portato da Joseph Ratzinger prima della sua elezione alla sede pontificia…molti osservatori avevano fatto il suo nome come possibile successore di Giovanni Paolo II, ciò farebbe di lui il primo papa nero. Il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, diventato Benedetto XVI, ha dichiarato dal canto suo che “l'elezione di un papa africano sarebbe un segnale positivo per tutta la cristianità”.

Amadou Touré, sul blog guineetime.com, è di tutt'altro avviso:

Le cardinal Robert Sarah (67 ans), ancien archevêque de Conakry en Guinée, est un pasteur dans l'âme, très orthodoxe. Benoît XVI l'a choisi en 2010 pour coordonner toute l'action humanitaire de l'Église.Quant au cardinal Ghanéen, [Peter Turkson, 64 ans] il est aussi un proche de Benoît XVI, qui lui a confié en 2009 le prestigieux conseil pontifical Justice et Paix, ainsi que le poste-clé de rapporteur général du synode africain.

Il cardinale Robert Sarah (67 anni), da tempo arcivescovo di Conakry in Guinea, è un pastore nell'anima, molto ortodosso. Benedetto XVI l'ha scelto nel 2010 per coordinare tutta l'azione umanitaria della chiesa. Quanto al cardinale guineano, Peter Turkson (64 anni) è anche lui vicino a Benedetto XVI che gli ha affidato nel 2009 il prestigioso consiglio pontificio Giustizia e Pace, così come la posizione significativa di relatore generale del sinodo africano.

Sul suo blog lemessagerdafrique.mondoblog.org, Boukari Ouédraogo, della Repubblica popolare del Benin rilancia:

A peine le pape Benoit XVI a-t-il démissionné que de nombreuses personnes en particulier les médias se posent la question sur la couleur de la peau de son successeur. Sans être opposé à ce qu’un pape noir soit élu à ce poste au Vatican, nous pensons que le débat  ne doit pas se poser à ce niveau. Il faut plutôt chercher à savoir quel sera le profil ou les compétences du successeur de Benoit XVI.

Non appena annunciate le dimissioni del papa Benedetto XVI, numerose persone, i media in particolare, si domandano di quale colore sarà la pelle del nuovo papa.  Senza opporci all'elezione di un papa nero al Vaticano, pensiamo che il dibattito non debba porsi su questo livello. Bisogna piuttosto cercare di sapere quale sarà il profilo o le competenze del successore di Benedetto XVI.

  Su carrapide.com, Arona Gallo Diouf scrive:

 Une fois retombées l’émotion et la surprise qui ont suivi l’annonce de l’abdication de Benoît XVI, beaucoup de fidèles et d’observateurs de la vie de l’Eglise catholique s’interrogent sur le nom du possible successeur du pape démissionnaire. Les spéculations vont bon train, plusieurs noms sont cités. L’Eglise catholique aura un nouveau pape au plus tard à Pâques, car un conclave sera organisé le mois prochain, entre deux et trois semaines après la démission de Benoît XVI qui prendra effet le 28 février.

Plusieurs fidèles catholiques souhaitent cependant que le nouveau pape soit originaire d’Afrique noire et d’Amérique du sud.

Una volta placata l'emozione e la sorpresa che sono seguite all'annuncio dell'abdicazione di Benedetto XVI, molti fedeli e osservatori della vita della chiesa cattolica s'interrogano sul nome del possibile successore del papa dimissionario. Le speculazioni dilagano a macchia d'olio, molti nomi vengono citati. La chiesa cattolica avrà un nuovo papa non più tardi di Pasqua, perché un conclave sarà organizzato il mese prossimo, tra due e tre settimane dopo le dimissioni di Benedetto XVI che saranno effettive il 28 febbraio.

Molti fedeli cattolici sperano tuttavia che il nuovo papa sia originario dell'Africa nera e dell'America del sud.

 Un lettore commenta così il post Successione di Benedetto XVI: E se fosse un africano! pubblicato sul sito senegalese rewmi.com:

Il n'y a pas de “bataille pour la succession du Pape Benoît XVI” démissionnaire. Que le Pape soit africain, européen, asiatique, américain, etc, n'a pas d'importance: qu'il témoigne partout et toujours de la Parole, de la Bonne Nouvelle.

C'est l'Esprit Saint de Dieu qui guidera le choix du nouveau pontife: pas de candidature, pas de campagne électorale ni de programme.

Non c'è nessuna “battaglia per la successione di papa Benedetto XVI” dimissionario. Che il papa sia africano, europeo, asiatico, americano, etc, non ha alcuna importanza: che sia testimone ovunque e sempre del Verbo e della Buona Novella.
Sarà lo Spirito Santo di Dio a guidare la scelta del nuovo pontefice: non sarà necessaria nessuna candidatura, tanto meno una campagna elettorale né un programma politico.

 Numerosi lettori commentano poi l'articolo Vaticano: è giunta l'ora dell'elezione di un papa nero? apparso sulla testata Jeune Afrique il 13 febbraio. Eccone due esempi.

 Gabwè-kouamé:

la priorité pour les Africains c'est d'avoir des-Dirigeants(politiques et-réligieux:intègres et-modèles!!; pas d'un-Pape à Tout-prix!!.

La priorità degli africani è quella di avere dei capi (sia politici che religiosi) integri e modello!! non di un papa ad ogni costo!!.

Apa:

Le plus important n'est pas que le pape soit africain ou non occidental, mais c'est d'accepter et de mettre en oeuvre le caractere universel du catholicisme en commencant par la responsabilisation effective de nos ”hommes de Dieu”au vatican …. Pape africain ”not now”.

La cosa più importante non è che il papa sia africano o occidentale ma che sia in grado di mettere in pratica il carattere universale del cattolicesimo cominciando con il renderci responsabili a tutti gli effetti e consapevoli dei nostri uomini di Dio in Vaticano….Papa africano “not now”.

Odilejr commenta un altro articolo (Vaticano: il conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI potrà iniziare prima del 15 marzo) pubblicato sulla stessa rivista il 16 febbraio:

Oui pour un pape africain ou sud-américain; ces continents envoient des prêtres en Europe pour compenser le manque de vocations !… .

Si per un papa africano e sudamericano; questi continenti inviano preti in Europa per compensare l'assenza di vocazione!… .

In un'intervista a infosgabon.com, Bruno Ben Moubamba, giornalista, attivista e militante dei diritti umani vicino alla chiesa cattolica, esprime la sua opinione:

Il ne s’agit pas d’avoir un Pape africain pour la vitrine. Jean Paul II a dit que l’Eglise est experte en humanité et sur quel continent se trouve l’humanité la plus blessée aujourd’hui ? En Afrique : guerres, manque de soins, taux de scolarisation extrêmement bas, absence d’infrastructures significatives, injustices envers les plus fragiles (femmes, enfants, personnes âgées …), faim, conflits de tous genres …etc. L’Eglise catholique peut réussir là où les décideurs ont du mal. C’est l’intérêt des Africains et du monde entier car, encore une fois, le berceau de l’humanité c’est l’Afrique. Il est temps que le monde prenne soin de son berceau et pas seulement en termes de profits, de guerres, de pouvoir ou de culture.

Non si tratta di avere un papa africano per esporlo in vetrina. Giovanni Paolo II ha detto che la chiesa è esperta in umanità e in quale continente si trova l'umanità più ferita oggi? In Africa: guerre, assenza di cure, tasso di scolarizzazione estremamente basso, assenza d'infrastrutture significative, ingiustizie nei confronti dei più deboli(donne , bambini, anziani…), fame, conflitti di ogni genere..etc. La chiesa cattolica può arrivare laddove il potere fatica ad operare. È nell'interesse del popolo africano e del mondo intero perché, ancora una volta, la culla dell'umanità è l'Africa.  È tempo che il mondo si prenda cura della sua culla e non solamente in termini di profitti, di guerre, di potere e di cultura.

Il blog seneweb.com pubblica una lunga analisi della situazione — scrivendo, tra l'altro:

Plusieurs candidats occidentaux proches du pape allemand, théologiens et intellectuels, ont quelques chances, selon les connaisseurs du Saint-Siège, même si le simple fait d'être occidental, européen ou encore plus italien, est un handicap aux yeux de certains cardinaux venus des Eglises du Sud, en plein essor.

Parecchi candidati occidentali vicini al papa tedesco, teologi e intellettuali, hanno qualche opportunità in più, secondo i conoscitori della santa sede, anche se il semplice fatto di essere occidentali, europei o ancor meglio italiani, è un handicap agli occhi di certi cardinali venuti dalle chiese del sud, in pieno sviluppo.

Su slateafrique.com Camille Belsoeur spiega quanto segue il 12 febbraio, ossia il giorno successivo all'abdicazione di Benedetto XVI:

Selon l'agence de presse italienne de jeux et de paris Agipro News, les bookmakers britanniques misent sur un affrontement entre Italie et Afrique, donnés respectivement à 2,75 et 3,00 par l'agence Paddy Power. Un tête-à-tête confirmé par la liste de noms qui circule: le cardinal nigérian Francis Arinze mène le jeu à 2,90. Son point fort? Il est archevêque du diocèse de Velletri-Segni en Italie, proche géographiquement de celle de Rome. Ce qui lui rallierait des voix au sein de la cohorte de cardinaux européens.Même chose pour le Ghanéen Peter Tukson, dont la cote est également haute parmi les bookmakers (3,25) et qui est à la tête du diocèse de San Liborio, en Italie.

Secondo l'agenzia italiana delle scommesse e di Parigi Agipro News, i “bookmakers” britannici mettono una sfida tra Italia e Africa, data rispettivamente a 2.75 e 3,00 dall'agenzia Paddy Power. Un testa a testa confermato dalla lista dei nomi che circola: il cardinale nigeriano Francis Arinze conduce il gioco a 2.90. IL suo punto forte? È l'arcivescovo di diocesi di Velletri-Segni in Italia, vicino geograficamente a quella di Roma. Questo gli permetterebbe di ottenere voti in seno alla corte dei cardinali europei.
La stessa cosa per il guineano Peter Tukson, di cui la quotazione risulta ugualmente alta tra gli scommettitori(3,25) e che è a capo della diocesi di San Liborio, in Italia.

Le Cardinal Tarcisio Bertone, segretario di stato, è considerato l'uomo più potente del Vaticano.

Il Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, considerato l'uomo più potente del Vaticano. Foto di Blaž Jelen, da commons.wikimedia.org

Durante il periodo che va dal 28 febbraio all'elezione del nuovo papa, chiamata vacanza della sede  [it] petrina, la costituzione Universi Dominici Gregis [it] che regolamenta il governo della santa sede, attribuisce un ruolo importante ai due cardinali presentati così [it] sul sito del Vaticano news.va:

Deux cardinaux auront un rôle-clé le 28 février à 20h :

- le cardinal camerlingue, en l’occurrence le secrétaire d’état Tarcisio Bertone. Son rôle sera d’expédier les affaires courantes.
– le doyen du sacré collège, le cardinal Angelo Sodano. C’est lui qui sera chargé de présider les congrégations générales préparatoires à l’élection du nouveau pape. Il devra convoquer le conclave à Rome pour élire le nouveau pape et il présidera le conclave.

Due cardinali avranno un ruolo chiave il 28 febbraio alle ore 20:

- il cardinale carmerlengo, all'occorrenza il segretario di stato Tarcisio Bertone. Il suo ruolo sarà quello di sbrigare le questioni burocratiche.

- il decano del sacro collegio, il cardinale Angelo Sodano. È lui che sarà incaricato di presiedere le congregazioni generali preparatorie all'elezione del nuovo papa. Dovrà convocare il conclave a Roma per eleggere il nuovo papa e presiederà il conclave.

Il corpo elettorale, chiamato Collegio cardinalizio, è composto da 117 cardinali che hanno meno di 80 anni, di cui 28 italiani. Il fatto che questi due cardinali siano italiani non avrà influenza sulla scelta del futuro papa?

Lo Spirito Santo ce lo farà sapere tra qualche settimana… Tuttavia, secondo un detto romano: “Chi entra papa al conclave, ne esce cardinale”. In altre parole, lo Spirito Santo potrà intervenire ancora una volta, eliminando i numerosi favoriti a beneficio di un altro papabile che nessuno si aspetta.

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