Arabia Saudita: donne non ammesse in aula, attivista rifiuta il processo

Il 4 maggio si è tenuta la quinta udienza del processo contro il dr. Abdulkareem al-Khudar [ar], uno dei cofondadori della Saudi Civil and Political Rights Association [en]. Come avvenuto nella precedente udienza [en], il giudice ha rifiutato alle donne il permesso di assistere al pubblico processo, affermando che il loro posto è a casa.

L'ultima volta il dr. al-Khudar si è rifiutato di entrare in aula se non fosse stato garantito l'accesso sia agli uomini che alle donne, e il giudice ha emesso un'ordinanza di arresto di quattro mesi. Da allora, il dr. al-Khudar è detenuto presso la Buraydah Public Prison.

È stato caricato un video in cui lascia l'edificio del tribunale ammanettato. Nel video egli dice:

ما دخلنا السجن إلا طلبا لإصلاح حال هذه الأمة. أسأل الله أن يحقق ذلك أو يميتنا دونه.

Sono stato incarcerato perché tento di migliorare la condizione di questo Paese. Prego affinché questo si realizzi, altrimenti prego di morire nel tentativo di realizzare ciò.

Dr. al-Khudar, handcuffed, before the session.

Il dr. al-Khudar, ammanettato dopo l'udienza, tramite ACPRATube.

Quando il giudice ha continuato a rifiutarsi di ammettere le donne (incluse la madre e la moglie del dr. al-Khudar), egli ha deciso di non parlare e ha scritto una nota che il suo legale ha letto dopo l'udienza:

والله لن تضهد المرأة باسم الإسلام بتحريف النصوص عن معناها ومراد الله فيها؛ وأما إن اضهدت باسم النظام فيحاسب من قام بذلك.”

Giuro che non tollererò la degradazione delle donne nel nome dell'Islam travisando i versetti [del Corano] per distorcere il significato inteso da Dio; se la degradazione è nel nome della legge, coloro che l'hanno scritta dovranno renderne conto.

L'udienza successiva si è tenuta sabato 11 maggio.

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