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Australia: polemiche sul finanzamento al Piano Assicurativo Nazionale degli Invalidi

Categorie: Oceania, Australia, Citizen Media, Cyber-attivismo, Economia & Business, Politica, Salute

Il finanziamento del Piano Assicurativo Nazionale degli Invalidi (NDIS), è rimasto a lungo in sospeso nell'agenda politica. La legge per l'NDIS è stata approvata all'unanimità a marzo 2013, le due fazioni politiche dovrebbero essere d'accordo sul finanziamento coperto con le entrate generali, ma l'opposizione dubita che i fondi pubblici possano coprire nuove spese.

NDIS campaigning logo [1]

(Logo della campagna NDIS – Slogan: ogni australiano conta)

Il 1° marzo il primo ministro Julia Gillard ha optato per un aumento della tassa del Servizio Sanitario, minacciando di renderlo una questione centrale [2] [en, come tutti i link seguenti] delle elezioni federali di settembre, a meno che il leader dell'opposizione, Tony Abbott, non accettasse di approvare la legge sull'imposta prima di tale scadenza. Abbott ha quindi ceduto, fornendo un supporto condizionato.

Julie Novak spiega il motivo per cui molti si oppongono all'imposta nel blog Catallaxy Files [3]:

Siccome molti australiani sentono gli effetti degli aumenti delle tasse totalmente inutili degli ultimi anni, la gente ha subito pensato che l'NDIS fosse una scusa generalizzata, oscena e crudele per spillare loro ancora più soldi, ma che in realtà non coprirà nemmeno i costi al netto di gestione dell'NDIS nel suo primo anno di operatività.

Digitando l'hashtag di twitter sul tema: #NDIS [4], si può vedere come ci siano state moltissime persone pronte a pagare l'imposta, che diventi una vera e propria tassa o meno. L'utente Weezmgk [5] è uno di loro:

‏@weezmgk [6]: Mostratemi una persona che biasima quel 0,5% in più di imposte destinato al #NDIS, [4] [en] e vi mostrerò una persona che ha fallito in solidarietà e non ha imparato niente dalla vita.

All'utente RubyRainbow [7] non piace che il tutto giri attorno a un supposto vantaggio politico:

‏@ColouredView [8]: È possibile che la maggior parte dei giornalisti, per non parlare dei loro pezzi, non capisca che il supporto del governo all'#NDIS potrebbe esserci semplicemente perchè è la cosa giusta da fare?

Sul forum OzPolitic se ne è parlato parecchio, tanto che la discussione sulle Nuova imposta NDIS [9] [en] è diventata da subito molto popolare tra gli utenti. John Smith ha cominciato scrivendo:

Personalemente non mi importa di pagare un po’ di più per questo tipo di servizio, soprattutto se serve ad aiutare un sacco dei miei oppositori su questo forum, a cui piace tanto lamentarsene.

Nel frattempo si è registrato un altro evento contro le controverse affermazione dell'amministratore delegato di Miyer, una delle più grandi catene australiane di negozi al dettaglio. Bernie Brooks ha dichiarato che l'imposta avrebbe avuto effetti sulle vendite. Le ripercussioni delle sue parole sono state immediate, soprattutto sul web.

Stafford [10] scrive su Twitter:

@HollywdBubble [11]: Rispiarmiate 5,76 dollari alla settimana x donarli al #NDIS [4] invece di spenderli da Myer, Target, Liquorland, Vintage Cellars, Officeworks o Coles #boicottaMyer [12]

Andrew Reid [13] ha espresso la sua preoccupazione per i dipendenti di Myer:

  1. @surrenderdotty [14]: Concordo pienamente con chi incita a boicottare Myer, ma non possiamo dimenticare che una grossa percentuale delle persone che ne subiranno gli effetti sono i suoi dipendenti. #NDIS [4]

Gary Sauer-Thompson ha dichiarato pubblicamente [15] [en] che anche i disabili sono consumatori

L’ Episodio di Bernie Brooks del gruppo Myer, [16] a seguito della proposta di finanziamento dell'NDIS, espone la natura dell'intervento degli affari nel dibattito politico, e cioè parliamo dell'interesse personale attraverso il profitto, prima che dell'interesse delle persone.

Si ignora cioè che lo scopo del NDIS [17] è di redistribuire il benessere pro-capite degli australiani, per permettere a circa 400.000 tra i più svantaggiati nella nostra comunità, una miglior qualità di vita.

Il secondo link da lui pubblicato porta al sito The Conversation, [17] in cui lo specialista e professore Michael Vagg ha dato la sua opinione:

In particolare, uno dei miei pazienti è affetto sin dalla nascita da un grave malattia che provoca disabilità. Attualmente ha superato di dieci anni il tempo di vita previsto, e ha tutte le carte in regola per prolungarlo ancora di più. Ha preso la patente di guida e ora ha bisogno di denaro per riuscire a permettersi un'auto appositamente modificata. Sarei felice di prendere accordi con il sig. Bernie Brooks per riuscire a dargliene una, nel caso in cui voglia compiere un gesto pubblico per redimersi dal suo commento sicuramente non intenzionale, ma decisamente offensivo.

Moltissime persone hanno lasciato sulla pagina Facebook [18] di Myer con tanti feedback negativi e minacce di boicottaggio. Il commento di Elizabeth Streep [19] riassume quello di tanti altri:

Ho chiamato mia madre per chiederle che regalo vorrebbe per la festa della mamma, mi ha risposto “NESSUNA COSA COMPRATA DA MAYER!”. Mamma -sono contenta di ubbidire.

Le scuse ovviamente non hanno tardato molto ad arrivare: Myer si è infatti scusato per le dichiarazioni rilasciate sull'NDIS, dopo le ripercussioni sui social media [20] [en]. È stata proprio una dura lezione sul grande potere dei social media.