Centinaia di persone hanno preso parte ad una marcia per la pace nel quartiere Canindezinho, a Fortaleza [it], per denunciare l'assassinio di giovani, le pratiche di sterminio e la fragilità delle infrastrutture nella regione dei cinque quartieri, conosciuta come Grande Bom Jardim.
Nel primo pomeriggio del 18 aprile scorso, la piazza di Canindezinho è stata affollata da giovani, studenti, insegnanti, rappresentanti di associazioni, artisti e sostenitori. Alcuni sono arrivati prima del previsto per scrivere cartelli nella piazza stessa, altri avevano già preparato i loro striscioni; i temi evidenziati sono stati gioventù, pace e vita. Molti indossavano magliette con stampati i volti di vicini o famigliari uccisi.
La marcia è stata organizzata dal gruppo Giovani in azione per la Pace [pt, come i link successivi, eccetto ove diversamente indicato], un progetto del Centro di Difesa per la Vita di Herbert de Souza sostenuto da scuole, associazioni, organizzazioni non governative, gruppi artistici e religiosi. Gli organizzatori hanno stimato che circa 1.500 persone hanno preso parte al corteo.
Parole che rivendicano il diritto alla vita
La lettera aperta redatta appositamente per la manifestazione dichiara: “Contro la violenza dello Stato, lo sterminio è annunciato: noi gridiamo per difendere la vita!”.
Il documento può essere consultato online sul sito del Centro di Difesa per la Vita di Herbert de Souza. Tra il 2007 e il 2010 nel quartiere Grande Bom Jardim, 491 persone sono state uccise a causa di violenze. Questa cifra include, tra il 2007 e il 2009, 186 giovani uccisi tra i 15 e i 29 anni; solo nel 2012 ne sono stati assassinati 166.
Per dare un termine di confronto, secondo il Censimento 2010 dell'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE [it]), i cinque quartieri contano una popolazione complessiva di 204.281 persone, di cui 120.957 di età compresa tra 0 e 29 anni.
Secondo gli organizzatori del corteo, sono molte le problematiche da affrontare, tra cui l'analfabetismo (oltre 9.611 bambini e adolescenti tra i 5 e i 24 anni sono analfabeti), le malattie causate da condizioni sanitarie e infrastrutture inadeguate e lo sfruttamento sessuale di ragazzi e ragazze.
La lettera, distribuita ai presenti, critica duramente anche la possibile riduzione della responsabilità penale, in Brasile fissata ai 18 anni.
Não bastasse esse cenário de horror, os jovens ainda têm que carregar a responsabilização da violência crescente no Brasil, em um processo de criminalização da juventude, que se articula com o consequente aumento do encarceramento de jovens e a batalha de setores reacionários pela redução da maioridade penal. Ou mesmo, têm que sofrer com a truculência de abordagens policiais diuturnamente, um tratamento igualmente prestado pelas emissoras que têm na sua programação os programas policiais, criminalizando pobres e estigmatizando bairros.
Come se non bastasse questo terribile scenario, i giovani portano il peso della violenza in costante aumento in tutto il Paese e vengono spesso risucchiati dalla criminalità. La conseguenza è che molti di loro finiscono in carcere e una parte reazionaria della società chiede di abbassare la maggiore età nel codice penale. L'alternativa per loro è soffrire i continui e brutali controlli della polizia e un trattamento simile da parte delle emittenti televisive che programmano nei loro palinsesti trasmissioni poliziesche che criminalizzano i poveri ed etichettano i quartieri.
Uno dei ragazzi partecipanti, Icaro Martins, ha fotografato l'evento per poterlo divulgare tramite un album di foto su Facebook.
Marce per la Pace
Il 16 marzo 2013, i bambini ed i giovani del Progetto Liuteria Culturale hanno preso parte ad una Marcia per la Pace nel parco São Vicente, un'area situata nel quartiere Canindezinho. Questo gruppo è un esempio di “iniziativa artistica, ludica ed educativa” il cui obiettivo è quello di “diminuire le azioni di violenza che si verificano nel quartiere” attraverso il suono di strumenti a percussione e di metodologie formative.
Altri progetti sono stati realizzati in questi spazi per coinvolgere i giovani e discutere della realtà violenta del luogo. Secondo Jair Soares, coordinatore del progetto Liuteria, queste operazioni culturali rappresentano una tappa fondamentale:
Nosso foco maior foi dizer que as ações culturais do bairro constituem-se como potencialidades frente as situações de desigualdade e violência enfrentadas nas periferias de Fortaleza.
Il nostro obiettivo primario è far capire che le azioni culturali del quartiere sono uno strumento efficace per fronteggiare situazioni di violenza e di disuguaglianza sociale che sussistono nelle periferie di Fortaleza.