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Brasile: violenza e criminalità vicino centrale idroelettrica in Amazzonia

Categorie: America Latina, Brasile, Citizen Media, Donne & Genere, Economia & Business, Lavoro, Migrazioni, Sviluppo

Il reportage Vite in Transito [1] [pt], di Ana Aranha fa parte di uno speciale intitolato # [2]Amazzonia Pubblica. [2]Il progetto [3] è composto da tre gruppi di reporter dell ‘Agenzia Pubblica di Reportage e Giornalismo Investigativo’, che hanno percorso tre regioni amazzoniche tra luglio ed ottobre 2012, tra cui la centrale idroelettrica sul fiume Madeira [4] [it] nello stato brasiliano di Rondonia [5] [it].

Tutti i servizi vogliono esplorare la complessità degli investimenti fatti in Amazzonia, incluse le negoziazioni e le implicazioni politiche, dando voce a tutte le parte coinvolte – i governi, le aziende, la società civile – per tracciare un contesto in cui tutti questi progetti si sono sviluppati. La chiave di letture dei reportage, così come la produzione di Agenzia Pubblica, è sempre di interesse pubblico: far capire quale impatto hanno avuto sulla vita della popolazione le azioni e le negoziazioni politiche ed economiche.

Nel villaggio di Jaci Paranà ,stato della Rondonia, il denaro sparisce alla stessa velocità con il quale appare, migliaia di uomini e donne si incontrano e si scontrano, tra sesso, violenza, e inefficenza della sicurezza pubblica, sopraffatta dalla criminalità.

Michele (nome di fantasia) ha 20 anni. Quattro mesi fa ha lasciato la sua città natale nello stato di Pará [6] [it] ed è sbarcata nel villaggio di pescatori di Jaci Paraná, a Porto Velho [7] [it], la capitale della Rondonia. Ha trovato lavoro ed alloggio in un “brega”, il nome locale con cui si definisce un bordello, dove ha iniziato a lavorare facendo le pulizie. Dopo solo due settimane, già si stava prostituendo come “quasi tutte le ragazze”.

Quando cheguei aqui, achei triste, chorava toda noite. Essa poeira, as ruas sem asfalto. Eu trabalhava lavando louça, não lembro como fui pela primeira vez. Ele era estranho, levou pó pra cheirar no quarto, queria beijar na boca, transar de novo. Depois chorei. Se fosse na minha cidade, ia ter vergonha, nojo. Aqui é normal, quase todas as meninas fazem. Eu mudei, não sou a mesma mulher.

Quando sono arrivata qui mi sentivo depressa, piangevo ogni notte. Tutta questa polvere, le strade senza asfalto. Lavavo stoviglie, non ricordo come è stata la prima volta. Lui era straniero, aveva portato con sé della cocaina da sniffare in stanza, voleva baciarmi in bocca, ed avere continui rapporti. Dopo di ciò ho pianto. Se fosse accaduto nella mia città, avrei provato vergogna, schifo. Ma qui è normale, quasi tutte le ragazze si prostituiscono; sono cambiata, non sono più la stessa donna di quattro mesi fa.

Prostituta em salão de beleza em Jaci Paraná, a vila mais próxima da usina de Jirau  Foto: Marcelo Min [1]

Prostituta in un salone di bellezza a Jaci Paraná, la città più vicina all'impianto idroelettrico di di Jirau. Foto di Marcelo Min

È impossibile girare per le strade di Jaci senza imbattersi in un “brega”. Sono dei bar all'aperto che a volte hanno dei tavolinetti in plastica sparsi sul marciapiede. Di notte la musica è a tutto volume. Durante il giorno, le donne che li frequentano, girano indossando dei calzoncini molto corti e magliette che lasciano scoperta la pancia.

Queste donne si trovano a Jaci per offrire i loro servizi alle migliaia di uomini che entrano ed escono dalla città a turni, dalle 7 alle 17, dato che questi sono gli orari di entrata ed uscita dei lavoratori impiegati nella costruzione della centrale idroelettrica di Jirau [8][pt, come tutti i link seguenti], una tra delle più importanti opere del Programma di Sviluppo e Crescita [9] in corso nel Paese. La centrale sta nascendo intorno ad una diga sul fiume Madeira, nella foresta amazzonica. Jaci dista a 20 chilometri ed è quindi il nucleo urbano più vicino.

La costruzione coinvolge venticinquemila funzionari, più del doppio previsti dal piano iniziale. Alcuni lavoratori si sono insediati nella città mentre altri vi restano anche i giorni di riposo. Il Ministero Pubblico di Rondonia ha stimato che dal 2009, anno d'inizio dei lavori, la popolazione della città sia passata da 4000 e 16,000 abitanti. Dall'accento degli operai si capisce che provengono dal Nord, Nord-est, Sud e centro-Ovest del Brasile. Altri ancora non parlano bene il portoghese, come gli haitiani o i boliviani.

“Alcuni hanno voglia di spassarsela, altri sono tristi. Dicono che tradiscono le mogli perché ne hanno bisogno, non perché gli piaccia”, racconta Michele. La maggior parte viaggia in solitaria; si fermano dai tre mesi ad un anno di tempo senza far ritorno a casa.

É trabalho pesado. Quando acaba, eles querem se divertir, beber.

Il Lavoro è pesante. Quando finisce, vogliono solo divertirsi, bere.

Per queste ragioni, ci sono 68 bordelli a Jaci. Per le prostitute i peggiori momenti sono quando il cliente diventa aggressivo, dopo aver esagerato con l'alcool o con la cocaina, che in quei luoghi circola in abbondanza. O quando chiedono a Michele di passare la notte insieme. ” Dio mi perdoni per aver dormito abbracciati come se fossimo moglie e marito”.

Quartos onde mulheres se prostituem no fundo de um brega, nome local para bordel Foto: Marcelo Min [1]

La stanza dove le donne si prostituiscono, nella parte posteriore di un “brega”. Foto di Marcelo Min

La città di pescatori è diventata un luogo di passaggio. La gente è alla ricerca di denaro, non di legami. Si respira un clima di tensione costante. La sessualità pulsa negli abiti succinti, che a volte mostrano le parti intime delle donne alla luce del giorno. Sono quotidiane storie di litigi nei bordelli. Avvengono tra i lavoratori o tra le prostitute -c'è una crescente avversione tra le brasiliane e le boliviane che si sono spostate in città. Molte liti finiscono a coltellate, altre con la morte di qualcuno.

Dove sono i soldi c'è la criminalità

Durante i giorni di paga dei lavoratori della centrale, Jaci Paraná si infiamma per il loro denaro. Ad iniziare dai bordelli. Oltre alle prostitute locali, ne arrivano di nuove da altri stati del Brasile solo durante la settimana di paga dei lavoratori. Secondo Michele, alcune vivono nell'area tra Jaci e Belo Monte [10], la centrale idroelettrica in costruzione nello stato di Pará. I loro spostamenti vanno di pari passo con i giorni di paga di ogni centrale.

In quelle settimane, le tariffe delle prostitute crescono significativamente. Le più esperte arrivano a trattare per 400 Reais (circa 151 Euro) ogni mezz'ora, con i funzionari che hanno il miglior salario. Dato che Michele ha posto delle condizioni limite (non pratica sesso anale né di gruppo), il massimo che è riuscita a guadagnare in mezz'ora è di 130 Reais (50 Euro). Durante le settimane ordinarie, guadagna 80 Reais (30 Euro), di cui 20 (7.50 Euro) sono destinati alla sua protettrice per l'utilizzo della stanza.

Shirley, una delle numerose parrucchiere che si sono spostate a Jaci per lavorare con queste donne, racconta:

Quem ganha mesmo são elas, as donas dos bregas, sempre prostitutas muito experientes,

Quelle che guadagnano di più sono loro, le proprietarie dei bordelli, che sono spesso prostitute molto esperte.

La donna non vuole che il suo nome venga reso pubblico. Shirley narra che le proprietarie dei bordelli ricavano profitto con l'affitto della stanza, con le consumazioni dei clienti e facendo prestiti alle prostitute.

Data la forte concorrenza, le protettrici offrono aiuto alle donne suggerendogli di “investire nella bellezza”. Michele è stata convinta dalla sua protettrice a tagliare i suoi capelli ricci per applicare extensions lunghe e lisce. Per fare questo, ha dovuto spendere 1.150 Reais (434 Euro). Ha contratto un debito per le spese delle extensions con la proprietaria del bordello in cui lavora, e con la parrucchiera per l'applicazione delle ciocche. Da allora tutto il guadagno di Michele va alla sua protettrice ma il debito non diminuisce come dovrebbe:

É assim mesmo, elas mandam as meninas aqui e depois não passam o dinheiro do trabalho delas.

È proprio così, le protettrici mandano le ragazze da noi, e poi non gli restituiscono i soldi del loro lavoro.

Dopo i bordelli, i saloni di bellezza sono la seconda attività commerciale a beneficiare della circolazione delle paghe dei lavorati della centrale. La città conta un salone di bellezza dietro ogni angolo. Da quando ha iniziato ad applicare le extensions, Shirley guadagna molto più del marito, impiegato nella costruzione delle turbine di Jirau.

 

Jaci Paraná tem 68 pontos de prostituição e um salão de beleza em cada esquina Foto: Marcelo Min [1]

Jaci Paraná conta 68 bordelli e un salone di bellezza ad ogni angolo della città. Foto di Marcelo Min

Tuttavia, accumulare ricchezze a Jaci è molto pericoloso. La debole struttura di sicurezza pubblica resta impotente di fronte la forza del denaro che circola nella città. Due settimane prima di questa intervista, Shirley ha subìto un furto in casa ed il marito è stato rapito come ostaggio. La merce rubata ammonta ad un totale di 20000 Reais (7500 Euro) tra contanti ed attrezzatura elettronica, ma non spargerà denuncia anche se tutti sanno chi sono i ladri e quello che fanno per vivere. Nonostante questo, non accade nulla.

La polizia non ha poteri contro il crimine locale. I commercianti pagano un'azienda privata, che possiede moto ed auto facilmente identificabili, per poter circolare nelle tre più importanti strade della città. Nel settembre 2012, il comandante della Polizia Militare di Jaci è stato ucciso dentro una stazione di polizia. Lo stesso gruppo di banditi ha sottomesso gli altri poliziotti, che sono stati obbligati a sdraiarsi, con il volto a terra, mentre i criminali facevano esplodere le casse della piccola banca di Bradesco.