Brutale omicidio riaccende il dibattito sulle radici dell'omofobia in Russia

Nel corso dell'ultimo anno, RuNet Echo si è occupato delle sofferenze della comunità LGBT russa [GV] e concentrandosi per lo più sulle leggi che proibirebbero la, così definita, “propaganda dell'omosessualità”, passata prima nella città di San Pietroburgo [GV] ed ora sostenuta nel Parlamento russo [GV] dai deputati Sergey Dorofeev ed Elena Mizulina (il progetto di legge proposto si trova al momento nella sua seconda “lettura”, o processo di emendamento).

Non sorprende il fatto che questo clima di intolleranza e di retorica sempre più piena di disprezzo dia vita a veri e propri reati d'odio. Questa è precisamente la connessione che numerosi blogger russi hanno fatto dopo aver scoperto che i tre uomini di Volgograd, arrestati per aver ucciso brutalmente il loro compagno di bevute, il ventritreenne Vladislav Tornovoi, la notte successiva alle celebrazione del Giorno della Vittoria che si tiene il 9 maggio, a quanto pare hanno ammesso di aver compiuto l'omicidio perché Vladislav aveva detto loro di essere gay. Boris Vishnevsky ha pubblicato [ru] sul sito Echo Moskvy:

Убийц, хочется верить, накажут. А кто накажет их идейных вдохновителей? Который уже год абсолютно безнаказанно разжигающих в обществе (в том числе, с использованием парламентской трибуны) вражду и ненависть по признакам сексуальной ориентации? Принимающих безумные законы о запрете «пропаганды гомосексуализма»?

Voglio credere che gli assassini verranno puniti. Ma chi punirà gli instigatori dell'ideologia? [Quelli che] per molti anni e impunemente (e dall'alto di un pulpito parlamentare) hanno diffuso l'odio e l'ostilità basata sull'orientamento sessuale? [Coloro che] adottano leggi irragionevoli bandendo la “propaganda dell'omosessualità”?

 

Uno degli assassini di Tornovoi (a destra) descrive alla polizia il modo esatto in cui ha commesso il delitto. Screenshot di YouTube, 17 Maggio 2013.

Uno degli assassini di Tornovoi (a destra) descrive alla polizia il modo esatto in cui ha commesso il delitto. Schermata di YouTube, 17 maggio 2013.

Lo sfondo omofobico dell'omicidio è apparentemente anche sostenuto dal fatto che, dopo aver picchiato brutalmente Tornovoi, gli uomini lo avrebbero svestito e avrebbero forzato bottiglie di birra vuote nel suo retto; il giornalista Alexander Timofeevsky a commenta[ru] così sul suo account di Facebook:

Интересно, понимают ли депутаты Госдумы, шумно, с пиаром моральной позициии принимающие сейчас закон против пропаганды гомосексуализма, что эти пивные бутылки – “две вошли полностью, а третья лишь частично” – подброшены, в сущности, ими?

Mi chiedo se questi deputati che, mentre pubblicizzano rumorosamente la loro posizione morale stanno facendo passare una legge che bandisce la propaganda dell'omosessualità, mi chiedo dunque se si rendano conto che queste bottiglie di birra – “due sono entrate del tutto, e la terza in parte” – sono state fornite [agli assassini] proprio da loro?

Altri hanno dato la colpa del delitto non ai parlamentari omofobici russi, ma semplicemente all'omofobia endemica della società russa, e questo stando ad una teoria che sostiene come ciò sia il risultato della presenza nella popolazione di una grande quantità di ex galeotti, immagine associata all'omosessualità. Il vicepresidente di DemVybor nonché prolifico blogger Kirill Shulika scrive [ru]:

Гомофобия? Может быть, но только связана она с тем, что собутыльники этого гея сидели. В России вообще гомофобия связана с тем, что полстраны сидело или знает тех, кто сидел. […] Гомофобия Мизулиной и Милонова имеет совсем другую цель. Она рассчитана как раз на активистов протестного движения […] с целью отвлечения их внимания от реальных проблем.

Omofobia? Forse, ma ciò è legato al fatto che i compagni di bevute di questa persona omosessuale fossero ex galeotti. In generale, l'omofobia in Russia è legata al fatto che metà del Paese è stata in prigione o conosce qualcuno che ci è stato. […] L'omofobia di Mizulina e [il deputato di San Pietroburgo e sostenitore dell'originale bando della propaganda dell'omosessualità] Milonov hanno un obiettivo completamente diverso. Il loro progetto è mirato verso gli attivisti del movimento di protesta per distrarli dai veri problemi.

Una constatazione simile è stata fatta anche dal giornalista Andrey Gromov [ru], e dal pubblicitario Pavel Sviatenkov [ru], che hanno anche dato la colpa alla cultura del carcere dove l'omosessualità è largamente praticata, ma gli omosessuali sono comunque considerati di grado inferiore. Dal momento che condotte del genere sono spesso parte delle relazioni di potere nella società interna di ogni carcere, Sviatenkov dice:

С точки зрения блатной философии, позорно быть пассивным гомосексуалистом, «петухом». Зато активный гомосексуалист воспринимается как «настоящий пасан».

Dal punto di vista della filosofia criminale è vergognoso essere un omosessuale passivo, un “gallo”. Ma un omosessuale attivo è considerato un “vero uomo.”

Vladislav Tornovoi, fotografia da VKontakte.

Il significato dell'omosessualità fu la principale questione affrontata nel momento in cui venne diffusa la notizia riguardante la morte di Tornovoi, specialmente dopo che alcuni blogger trovarono la sua pagina VKontakte [ru]. Tornovoi appare come un ragazzo normale, e fan del popolare gruppo rap Kasta, la qual cosa ha portato Anton Krasovsky, un personaggio televisivo che si è recentemente dichiarato gay in diretta e gli è stata per questo tolta la sua posizione, a notare che non si trattava che di un “comune gopnik” [in russo moderno il termine gopnik [ru], la cui etimologia è contestata, è più vicino nel significato al termine britannico chav]. Gli amici di Tornovoi furono anche  veloci a scattare in sua “difesa” [ru] su YouTube, affermando di non “essersi resi conto” della sua omosessualità. In un articolo [ru] pubblicato parecchi giorni dopo l'omicidio sul giornale online Publicpost, affiliato di Echo Moskvy, gli stessi amici dissero che poiché a Tornovoi “piacevano le ragazze” e poiché non aveva mai avuto un'erezione durante le visite alle terme insieme a loro, semplicemente non poteva essere gay.

Queste affermazioni sono state prese in considerazione dalla blogger nazionalista/conservatrice Natalia Kholmogorova, la quale ha insinuato [ru] che fossero gli assassini ad essere gay:

Несколько мужчин набрасываются на одного, имитируют извращенный половой акт с ним, совершают садистские манипуляции с его половыми органами (пардон за подробности), затем убивают. […] Это не “гомофобы поймали и замучили бедного гея” – это группа садистов совершила над своей жертвой гомосексуальное насилие.

Più uomini ne attaccano uno solo, imitano un atto sessuale perverso su di lui, manipolano sadisticamente i suoi organi sessuali (chiedo scusa per i dettagli), poi lo uccidono. […] Questo non vuol dire che “degli omofobi hanno preso e torturato un povero ragazzo gay” – si tratta di un gruppo di sadici che hanno perpetuato violenza omosessuale sulla loro vittima.

Nonostante queste strambe ed omofobiche opinioni, se Tornovoi non fosse stato effettivamente gay, allora i suoi assassini avrebbero inventato il fatto che lui avesse detto loro che lo era. Questo è ciò che preoccupa Alexander Timofeevsky, poiché potrebbe significare che l'omofobia in Russia è ancora peggio di quanto pensasse:

Это обозначает, что, на их взгляд, гомосексуальность жертвы является смягчающм, если не извиняющим, мотивом. Типа, пидаров убивать сам Бог велел. Вот и депутат Елена Мизулина, важная женщина из Москвы, по телевизору говорит, что им нет оправдания.

Questo significa che si pensa che l'omosessualità di una vittima sia un'attenuante per un omicidio, se non una giustificazione. Come se uccidere dei gay fosse parte dell'ordine naturale delle cose. Guardate al deputato Elena Mizulina, un'importante donna di Mosca, che dice in TV che il loro [degli omosessuali] comportamento non può essere scusato.

1 commento

  • Gennady Lapardin

    perche la gente qui non accetta gli omosessuali maschi? forse perche la russia ha visto troppo fango nel passato e ne conosce bene il valore.

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