Il blogger del Bahrain Ali Abdulemam trova asilo a Londra

Dopo aver lasciato clandestinamente il proprio Paese, il Regno del Bahrein, in cui ha vissuto da latitante negli ultimi due anni, il blogger Ali Abdulemam è uscito allo scoperto a Londra. Durante un processo svoltosi in contumacia, il trentacinquenne Abdulemam è stato condannato [en, come i link successivi, eccetto dove diversamente indicato] a quindici anni di carcere con l'accusa di associazione terroristica e sovversiva volta al rovesciamento del governo.

Il quotidiano The Atlantic fornisce i dettagli della sua fuga dal Bahrain, avvenuta nel portabagagli di un'automobile, attraverso  la strada che collega il Bahrain all'Arabia Saudita. Da lì, Ali si è rifugiato in Kuwait ed è riuscito a entrare in segreto in Iraq grazie all'aiuto di alcuni pescatori. Successivamente, si è spostato da Basra a Najaf e si è imbarcato su un volo della Iraqi Airways diretto a Londra, dove gli è stato garantito asilo politico.

Oltre a essere il fondatore della testata Bahrain Online, sottoposta a censura nel suo Paese, Abdulemam collabora anche con Global Voices Advocacy, lo strumento di Global Voices volto alla difesa della libertà di parola.

Dopo che ne sono stati rivelati i dettagli, la storia di Abdulemam è stata al centro di un dibattito tra i netizen.

Scrive Ahmed dal Bahrain:

@ahmedali_: Purtroppo, Ali Abduleman non è il primo a non aver avuto altra scelta che lasciare il proprio Paese. E non sarà neanche l'ultimo.

Zuhair Al Ghatam dà voce a un timore condiviso da molti:

سعادتي بسلامته وطمأنة عائلته ومقدرتهم ع رؤيته ومحادثته وتواجده لخدمة الثورة لاتوصف لكني لا زلت مستغرب لماذا تم نشر قصة هروبه؟

@z_alghatam: Non ho parole per descrivere la mia felicità nell'apprendere che Ali è al sicuro e che la sua famiglia è stata rassicurata, nel sapere che sono in grado di vedersi e parlarsi. Lo stesso vale per il fatto che sia tornato allo scoperto con la volontà di servire la causa della rivoluzione. Ma mi sorprende ancora che i dettagli della sua fuga siano stati resi pubblici.

Continua:

ربما تكون قصة هروب أثبتت مدى هشاشة مباحث أمن الدولة ولكنها قد تكون بداية معاقبة المسافرين في زيادة التمحيص والتدقيق

@z_alghatam: Forse la storia della fuga di Ali Abdulemam rivela la fragilità della sicurezza dell'apparato statale ma, a causa dell'aumento delle procedure di sicurezza, segna anche l'inizio di un castigo inflitto a chi viaggia.

Inoltre, avverte Hussain Yousif, uno dei co-fondatori di Bahrain Online, anch'egli in esilio:

إلى أحبتنا وإخوتنا المختفين والمطاردين في البحرين، أرجو أن لا تجركم الفرحة بخروج عزيزنا وصديقنا علي عبدالإمام إلى التفريط في شيئ من احتياطكم

@hussain_info: Ai nostri cari [amici] che si trovano in incognito e che sono ricercati [dalle autorità]: spero che la felicità nell'apprendere della fuga del nostro amatissimo amico Ali Abdulemam non vi faccia abbassare la guardia

Spostando l'attenzione al Regno Unito, scrive su Twitter il gruppo Freedom Prayers del Bahrain:

@FreedomPrayers: Oggi il re del #Bahrein ha incontrato la regina d’ #Inghilterra. E’ stato messo al corrente che il Regno Unito ha garantito asilo politico a uno dei suoi oppositori?

Aggiunge:

@FreedomPrayers: Se il #RegnoUnito è disposto a concedere asilo politico ai cittadini del #Bahrein accusati di terrorismo, perché non dirgli di porre fine ai processi fasulli e di rilasciare i detenuti?

E, in un tweet diretto all'Ufficio Affari Esteri britannico, aggiunge:

@FreedomPrayers: @foreignoffice In #Bahrein ci sono più di 1500 prigionieri politici esattamente come @abdulemam, concederete asilo politico a tutti? Farete del vostro meglio?

All Smiles. Bahraini blogger Ali Abdulemam arrives at Gatwick Airport in London. Photograph shared on Twitter by @alaashehabi

Tutti sorrisi. Il blogger originario del Regno del Bahrein Ali Abdulemam arriva all'aeroporto di Gatwick a Londra. Foto condivisa su Twitter da @alaashehabi

@alaashehabi: Foto di @abdulemam appena arrivato sano e salvo all'aeroporto di Gatwick dopo un lungo viaggio dal #Bahrein 

Altri, tra cui il prominente blogger egiziano Alaa Abd El Fattah, si dicono preoccupati [ar]:

صديقي المناضل البحريني علي عبد الامام بعد سنوات من الاختفاء تمكن من الخروج من البحرين، المفروض نباركله على الحرية ولا نواسيه على المنفى؟

@alaa: Il mio amico, nonché partigiano, Ali Abdulemam ha lasciato il Bahrein dopo due anni di latitanza. Dobbiamo fargli le congratulazioni per la libertà conquistata o consolarlo della condizione di esiliato?

E, dagli Stati Uniti, si chiede Josh Shahryar:

@JShahryar: Mi chiedo cosa ne pensi Obama della fuga di Ali @Abdulemam dal #Bahrein. Forse ringrazia il cielo che non è stato arrestato e torturato dai suoi amici?

Nel frattempo, è in programma un discorso di Abdulemam per mercoledì 15 maggio al Freedom Forum di Oslo:

@OsloFF: Il blogger Ali @Abdulemam, scomparso dal marzo 2011, è riuscito a fuggire dal Bahrein e terrà un discorso al Freedom Forum di Oslo mercoledì 15 maggio

Questa sarà la prima apparizione in pubblico di Abdulemam dopo i due anni di latitanza.

L'utente RevolutionMCBahrain ha condiviso questo video su YouTube, che include la prima video intervista ad Abdulemam dopo la fuga:

Nell'intervista, il blogger esprime il proprio impegno nei confronti di un impegno costante volto alla promozione della libertà di parola e afferma di voler continuare il proprio attivismo online “finché le richieste del popolo non saranno esaudite”.

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