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Perú: Il cibo spazzatura diventa sinonimo di libertà?

Categorie: America Latina, Perù, Alimentazione, Citizen Media, Giovani, Salute

La gastronomia peruviana [1] [es, come nei link successivi, salvo ove diversamente indicato], è rinomata sia nel Paese che all'estero. Ma ultimamente l'attenzione generale non si è concentrata sulla bontà dei piatti o degli ingredienti — bensì su un disegno di legge [2] promulgato dal Presidente Ollanta Humala, conosciuto come legge per la “promozione di un'alimentazione sana per bambini, bamibine e adolescenti”.

La legge, il cui testo [3] è stato pubblicato ufficialmente venerdì 17 maggio, si propone di “implementare il diritto di ognuno alla ad un'adeguata salute, crescita e sviluppo, attraverso l'educazione, l'aumento dell'attività fisica, la promozione di chioschi e mense che servano cibo salutare nelle scuole, e il controllo della pubblicità e dell'informazione circa alimenti e bevande non alcoliche destinate a bambini e adolescenti”.

Subito dopo l'approvazione della legge da parte del Congresso il 2 maggio, il membro dell'assemblea Luis Galarreta ha dichiarato [4] che alla base del disegno di legge si può riscontrare “una mentalità fortemente interventista, che ritengo potrebbe minacciare i mezzi di comunicazione e il loro finanziamento”. L'ex Ministro del Commercio estero e del Turismo, Alfredo Ferrero, afferma [5] dal canto suo, che i molti punti oscuri della legge “metterebbero a rischio anche la trasmissione dei Mondiali di calcio [6] [it] che si terranno in Brasile nel 2014″.

Foto de Lokendra Nath Roychoudhury, lokenrc en Flickr. (CC BY-NC-SA 2.0)  [7]

Foto ripresa di Lokendra Nath Roychoudhury, profilo lokenrc su Flickr (CC BY-NC-SA 2.0)

La Società Nazionale delle Industrie (SNI) [8] ha chiesto [9] la revoca del disegno di legge che, impedendo la vendita di alimenti confezionati nelle scuole, indurrebbe al consumo di prodotti caserecci, e quindi non controllabili, con alti rischi per la salute degli alunni. Inoltre, opina la SNI, le scuole non avrebbero i fondi per finanziare l'acquisto di cibi salutari per i bambini.

D'altro canto Fernando Leanes, rappresentante dell’Organizzazione Panamericana della Sanità [10] [it] e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità [11] [it], a favore [12] della legge, ha dichiarato [13]: “(si tratta di evitare che) malattie silenziose come il diabete o l'ipertensione arteriosa si manifestino, in coloro che oggi sono bambini, causando loro problemi gravi quando avranno 40 o 50 anni”.

Sui social network le opinioni si dividono equamente in favorevoli e contrarie, e il dibattito è condito da immagini di succulenti panini e altri cibi comunemente classificati come “spazzatura”.

Miguel Mellado (@miguelm1504) [14] esterna su Twitter un pensiero condiviso da molti:

@miguelm1504 [15]: Ningún publicista o medio de comunicación va estar a favor de la ley sobre la comida chatarra.

Nessun pubblicitario e nessun genere di media saranno mai a favore di questa legge.

La scrittrice Sonia Luz Carrillo commenta [16] su Facebook un'intervista televisiva sul tema:

La publicidad de los productos menos saludables y hasta francamente dañinos a la salud según los especialistas – nutricionistas debidamente acreditados, por ejemplo- es uno de los principales ‘alimentos’ de las empresas de comunicación, especialmente la televisión. Eso explica la campaña en contra de la Ley y cualquier otro dispositivo que coloque la necesidad de conocimiento conveniente para que el público pueda optar por una alimentación saludable.

La pubblicità di prodotti poco sani o perfino dannosi per la salute, secondo i nutrizionisti, è una delle principali fonti di introiti per le aziende di comunicazione, e in particolar modo per la televisione. Questo fatto spiega l'attuale campagna mediatica contro la legge e contro qualunque tipo di informazione per il pubblico a favore di un'alimentazione sana.

La polemica è divampata ulteriormente dopo le dichiarazioni [17] dell'arcivescovo di Lima, Juan Luis Cipriani [18] [it], che ha sostenuto che, anche se non consuma cibo spazzatura da molto tempo, perchè è convinto di quanto sia dannoso, allo stesso tempo è contrario al fatto che si imponga per legge cosa mangiare.

In un articolo [19] molto commentato sui social network, il pubblicitario Robby Ralston attacca la legge per la sua formulazione poco chiara, “lascia talmente tante zone grigie che invita a pensare male (…) si andrà verso la censura della pubblicità e la corruzione”. Inoltre Ralston contesta che “si limita la mia libertà di fare pubblicità e soprattutto la libertà dei peruviani di vedere e apprezzare la pubblicità”.

La giornalista Isabel Guerra ha commentato [20] su Facebook un altro degli argomenti di Ralston:

El Tribunal Constitucional ha despenalizado las relaciones sexuales presuntamente consentidas con menores de entre 14 y 17 años. Ahora tenemos una ley que supuestamente prohibirá que a esos mismos menores se les venda “comida chatarra”. Es decir, un adulto se puede llevar a la cama a una nena de 14 años, pero no le puede vender un pan con hot dog… :S #yodigonomás :S

Il Tribunale Costituzionale ha depenalizzato i rapporti sessuali consenzienti con minori tra i 14 e i 17 anni. Ora quegli stessi minori non potranno, per legge, acquistare “cibo spazzatura”. Quindi un adulto può portarsi a letto una ragazzina quattordicenne ma non può venderle un hot dog… :S #yodigonomás (è tutto quello che avevo da dire) :S

Il livello della discussione si è bruscamente abbassato quando una giornalista ha pubblicato su Twitter [21] una foto delle figlie del presidente Humala, facendo notare come una delle bambine sembri sovrappeso. Tuttavia le critiche [22] al post non si sono fatte attendere.

Ad ogni modo il Ministero della Salute ha 60 giorni [23] di tempo per operare delle modifiche alla Legge per la Promozione dell’ Alimentazione Sana prima di promulgarla ufficialmente, e si spera che il dibattito continui.

Post [24] originale pubblicato nel blog “Globalizado” di Juan Arellano.