Una sentenza di Tribunale ha proibito a Ricardo Fraga de Oliveira, ingegnere agronomo, avvocato e professore di Salute Pubblica nel settore della Pianificazione Ambientale, di manifestare [2] [pt come per tutti gli altri link eccetto ove indicato], sia su Internet che di persona, contro la costruzione dell'impresa Mofarrej Vila Mariana SPE Empreendimentos Imobiliários S/A, nel quartiere Vila Mariana, a Sao Paolo, Brasile.
La sentenza è stata emessa il 15 maggio scorso dal Tribunale di Sao Paolo in seguito al ricorso [3] presentato dagli avvocati di Ricardo contro la limitazione alla libertà d'espressione che gli è stata imposta a carattere cautelare il 6 di marzo. La decisione ricalca il tenore della decisione precedente con delle piccole differenze: obbliga Ricardo a ritirare dalla sua pagina Facebook ogni contenuto che faccia riferimento all'impresa (e non più a chiudere la sua pagina); gli proibisce inoltre di partecipare a manifestazioni che si tengano a meno di un isolato dal cantiere (prima il limite era di 1 km).
La ONG Artigo 19 [4], che si impegna in favore del diritto alla libertà d'espressione, sta seguendo il caso ed offre l'accesso ai documenti prodotti durante il processo sulla sua pagina Internet [2]. L'organizzazione spiega [2] che la decisione del Tribunale di Sao Paolo non si è basata sull'articolo 19 della Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici , che elenca solo tre situazioni in cui è possibile la restrizione delle libertà d'espressione di un individuo: (i) quelle previste dalla legge, (ii) il rispetto del diritto o della reputazione di qualcun altro e (iii) ragioni di sicurezza nazionale, ordine o morale pubblica e conclude:
Caso o teste das três partes tivesse sido observado, a restrição contra a liberdade de Ricardo não teria sido concedida visto que tal restrição não se encontra prevista em lei e o interesse econômico de comercialização dos lotes pela empresa não está acima do interesse público concretizado na garantia da liberdade coletiva de manifestação.
Nel ricorso (o “ricorso in appello [2]“) presentato dagli avvocati al Tribunale di Sao Paolo, Ricardo riflette sulla posta in gioco:
Em um país com histórico ditatorial, deve-se analisar com extraordinária cautela um caso que, se não for compreendido com a devida sensibilidade jurídico-social, poderá formar um precedente jurisprudencial gravemente periclitante ao exercício de uma Democracia conquistada após anos de censura e opressão.
Il canale TVassim Vila Mariana ha registrato il momento della sentenza quando, presenziando alla decisione finale, Ricardo si emoziona. Subito dopo si alza e si posiziona di fronte al giudice relatore, a fianco dei manifestanti che si erano imbavagliati in segno di protesta. Ricardo ha subito commentato la decisione della Giustizia:
Dopo la chiusura per ordine del Tribunale della pagina FB O Outro Lado do Muro, sulla piattaforma è stato creato un altro movimento chiamato Meu Nome Não é Fraga [5] per caricare contenuto sul caso. Un'altra iniziativa creata con l'intenzione di canalizzare le manifestazioni in opposizione all'impresa è la pagina di Facebook O lado de cá do muro: o do cidadão da Vila Mariana [6]. Bruno Costa, amministratore del gruppo condivide la sua riflessione:
Quando digo que os empreiteiros são espertos digo porque quando fizeram esta ação sabiam que tal censura nos deixariam revoltados e que protestaríamos. Com toda razão. A censura realmente é ABOMINÁVEL. Ok. Mas sabiam também que o foco central se perderia e que aumentaríamos nossos esforços contra a censura. O fato é que se não fizermos algo muito rapidamente não haverá mais como interromper aquela insanidade que é o Boulevard Ibirapuera
Persone e organizzazioni si sono unite alla causa promossa da O Outro Lado do Muro fin dall'inizio, firmando la petizione [7] che ha ormai raggiunto quota 5.000 e con cui si chiede che il progetto di Mofarrej venga nuovamente analizzato ed un manifesto in appoggio [8] alla libertà d'espressione di gruppo.
Anche su Facebook è seguita una mobilitazione per fare pressione sulla Giustizia, ed è stato creato l'evento Processo – O Outro Lado do Muro. [9]Sui giornali è stato riportato il caso e la notizia ripresa dal giornale Estadão [10] su Facebook è stata condivisa 5.500 volte, anche dal lettore Davi Oliveira [11] che ha commentato [12]:
A ditadura nunca foi embora, antes era a militar.. hoje é a de quem tem dinheiro..Nunca seremos livres, eterna colonia.
La città che vogliamo
Ricardo ha creato il movimento O Outro Lado do Muro – Intervenção Coletiva che spinge gli abitanti di Vila Mariana a dire la propria opinione e a progettare come occupare lo spazio urbano attraverso l'arte. Il “muro” a cui si riferisce il movimento è quello che circonda il terreno che si estende per 9.356 m² in cui, fino al 2004, esisteva l'antica fabbrica Cera Record. Nell'intervista fatta per mail a Global Voices, Ricardo spiega che la “demolizione [di questo edificio] è stata fatta all'improvviso, senza che la comunità venisse avvertita.” Il terreno vuoto tra noi vicini stava iniziando a essere considerato come uno spazio destinato all'uso collettivo. Nelle mani di Mofarrej, il locale è destinato alla costruzione di tre torri residenziali [13] di 27 piani e 654 posti auto.
Il movimento guidato da Ricardo ha mosso i primi passi nel giugno del 2011 e si è rafforzato grazie ai molti sabati consecutivi di attività, come testimonia l'articolo scritto da Denise Delfim del giornale locale “Pedaço da Vila”. [14] Queste attività si possono conoscere anche grazie al video indicato di seguito:
Oltre al caso specifico dell'impresa a Vila Mariana, l'obiettivo del movimento è quello di proporre agli abitanti di Sao Paolo di riflettere [14] “sulle dinamiche di trasformazione della città, sul modello di verticalizzazione che si sta imponendo […].” Come dice Ricardo in risposta a nejao666 [15]:
O nome é Outro Lado do Muro porque este outro lado é a rua. E estamos na rua mostrando esta questão. Estamos brigando por projetos urbanísticos com características mais adequadas a cada região da cidade
Per quanto riguarda la possibilità che i cantieri si fermino e che venga ricreato il terreno di Vila Mariana, Ricardo ha detto a Global Voices:
a única chance é o Ministério Público propor uma Ação Civil Pública em face das irregularidades ocorridas nos processo de licenciamento. Existe um Inquérito Civil instaurado no MP e em mãos do Promotor Vicente Malaquias da Promotoria de Justiça de Habitação e Urbanismo.
Il successo del movimento si è visto anche in altri quartieri della città di Sao Paolo, come a Pinheiros, dove domenica 26 maggio i cittadini si sono riuniti nella piazza Benedito Calixto per discutere [16] in modo creativo i cambiamenti urbanistici ed il futuro del quartiere.