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Tagikistan: deputata contraria ai matrimoni misti, “specialmente quelli con i cinesi“

Categorie: Asia centrale & Caucaso, Tajikistan, Citizen Media, Donne & Genere, Etnia, Religione

E’ raro che i deputati del docile parlamento del Tagikistan diventino una questione di interesse nazionale, ma il nome di Saodat Amirshoeva, una donna membro del parlamento che possiede opinioni decise nei confronti dei matrimoni misti, di recente è sulla bocca di tutti.

Le iniziative legislative di Amirshoeva, membro del parlamento appartenente al partito democratico del popolo del presidente Emomali Rahmon, sono prevalentemente di tipo nuziale. Nel 2010 aveva suggerito di elevare l'età matrimoniale per le ragazze a 22 anni, mentre all'inizio di quest'anno ha condotto un tentativo, poi fallito [1] [en, come i link seguenti eccetto ove  diversamente indicato], di bandire i matrimoni tra cugini di primo grado. Adesso è ritornata al suo soggetto preferito, avvertendo le donne tagike di non compromettere il gene nazionale sposando non-musulmani, “in particolare i cinesi”.

MP Amirshoyeva (RFE/RL)

Amirshoyeva (RFE/RL)

Amirshoeva non è una genetista di professione, e non sembra nemmeno una diplomatica. La Cina è il paese più grande e più ricco al confine con il Tagikistan, ed è quindi una delle partnership strategiche più importanti [2] per il paese. In effetti, l'attenzione di Amirshoeva per la Cina rispecchia il diffuso senso di vulnerabilità provato da molti tagiki nei confronti della crescente presenza cinese nel paese. A maggio un politico dell'opposizione ha affermato [3] che le guardie cinesi di confine stavano deviando sempre più verso il territorio del Tagikistan, e questo appena due anni dopo che la montagnosa repubblica aveva ceduto del territorio [4] a Pechino in modo controverso. Quando i media russi sono tornati sull'argomento con molto clamore, queste affermazioni si sono rivelate [5] [ru] abbastanza difficili da verificare.

Tornando ad Amirshoeva, il 1 luglio ha affermato [6] [tj]:

Ман ба муқобили он ҳастам, ки духтарони ҷавон бо намояндагони динҳои дигар ва миллатҳои гуногун – рус, чинӣ ва дигар халқиятҳо оила барпо кунанд, ки ба анъана ва суннатҳои миллии мо манфиат намоваранд…Фикр мекунам, ки марди мусалмон метавонад бо хонумҳои мазҳаби дигар оила барпо кунад. Аммо ман муқобили он ҳастам, ки духтарони тоҷики мусалмон бо намояндагони дини дигард, алалхусус бо чиниҳо оила барпо кунанд

Sono contraria ai matrimoni delle ragazze tagike con uomini di altre religioni o nazioni – russi, cinesi o altre. Non porteranno benefici alla nostra cultura e tradizioni… Inoltre, ritengo che i tagiki musulmani (uomini) possano sposare donne di altre religioni, ma sono contraria ai matrimoni delle tagike musulmane con uomini di altre religioni, in particolare con i cinesi.

La parlamentare Amirshoeva non ha spiegato [7] perché consideri la Cina una religione distinta, né se i non-musulmani possano convertirsi e poi sposare donne tagike (“questo chiedetelo ai mullah”), ma le sue opinioni sul matrimonio e l'avversione verso potenziali spasimanti dal Celeste Impero sono condivise da alcuni e criticate da altri. Un utente con il nickname “тима” ha scherzato [8] [ru] così sul sito di notizie Asia Plus:

Добро пожаловать в средневековье. г-жа Амиршоева забыла упомянуть что право первой брачной ночи надо отдать верховному вазиру.

Benvenuti nel Medioevo. La signora Amirshoeva si è dimenticata di dire che i diritti [coniugali] della prima notte appartengono al Gran Visir.

Un'altra opinione ironica è [8] [ru] dell'utente Cuckooev:

 Целиком поддерживаем высказывания нашей глубокоуважемой депутатши. Будем поддерживать генофонд.
с уважением пациенты психклиники “Кокташ”

Diamo pieno sostegno alle affermazioni del nostro delegato. Manterremo integro il nostro patrimonio genetico. Cordiali saluti, i pazienti dell'ospedale psichiatrico “Koktash” [famoso centro psichiatrico a Dushanbe]. 

Ma l'utente Анушервони Одил (Anushervoni Odil) ha commentato [8][ru]: [8]

Совершенно верно! Женщина мусульманка не должна выходить замужь за неверного. Хорошо что у нас есть люди которым не безразлично честь и достоинства нации.

Giustissimo! I musulmani non dovrebbero sposare chi pratica un'altra fede. Per fortuna ci sono persone che si preoccupano dell'onore e della dignità della nazione.

In un reportage di Asia Plus, Amirshoeva ha affermato che le sue idee erano strettamente personali, e che per il momento non avrebbe cercato di fare pressioni per un'altra legge sul matrimonio, finché il Tagikistan non fosse diventato una società “democratica”. Tuttavia, in un'intervista diversa riportata sul sito dell'agenzia di stampa Ozodagon [9] [ru], le sue parole sembrano affermare [10] [tj] il contrario:

Дар ҳақиқат имрӯз мо мебинем, ки духтарони мо аз паси бойгарию пулу мол рафта, ба мардони миллати дигар издивоҷ менамоянд, ки барои ҳамаи мо модарони тоҷик бисёр аламовар аст. Мо мардуми тоҷик, ки мусалмон ҳастем ва дар дини мубини ислом қарор дорем, ягон хел ҳуқуқ надорем, ки бо мардони ғайри дин издивоҷ намоем. Ман ҳамчун вакил ба Шумо ваъда медиҳам, ки агар чанде Конститутсия озодии никоҳро кафолат медиҳад Худо хоҳад ман ҳаракат мекунам, ки барои пеши ин амалро гирифтан ягон чораи дахлдор ҷӯям.

In effetti vediamo che le donne tagike inseguono la ricchezza e sposano uomini di altre nazionalità, il che è molto triste per noi, madri tagike. Noi, donne tagike, come musulmane non abbiamo il diritto di sposare uomini di altre religioni. Come membro del parlamento, prometto di combattere contro la libertà di matrimonio garantita dalla costituzione.

Se i commenti di Amirshoeva hanno ottenuto qualche risultato, questo è per ricordare [4] ai netizen un punto cruciale – la vendita di fasce di territorio del Tagikistan al vicino gigante orientale nel 2011.

Come ricorda [11] l'utente [ru] УЧИТЕЛЬ ГЕОГРАФИИ (insegnante di geografia):

ТАДЖИКСКУЮ ЗЕМЛЮ КИТАЙЦАМ ПРОДАВАТЬ МОЖНО, А ЗАМУЖ НЕЛЬЗЯ? МОЗГОВ НЕТ У НАШИХ ДЕПУТАТОВ

Quindi è possibile vendere la terra dei tagiki ai cinesi, ma non è possibile sposarli? I nostri parlamentari sono senza cervello.

China TJ

La copertina di Platforma [12] – un gruppo aperto di Facebook dove i tagiki discutono questioni politiche – suggerisce che sono i corrotti accordi territoriali con la Cina, piuttosto che la procreazione con i cinesi, a costituire la più grande minaccia alla sovranità tagika. L'uomo rappresentato è il presidente del Tagikistan Emomali Rahmon. La scritta dice: “Hai qualcosa da dire al governo tagiko? Questo è il posto giusto!”

Questo post è parte del GV Central Asia Interns Project dell'Università Americana dell'Asia Centrale a Bishkek, nel Kirghizistan.