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Bolivia: il mercato tradizionale a El Alto per comprare “dallo spillo al trattore”

Categorie: America Latina, Bolivia, Citizen Media, Economia & Business

Volete fare qualche acquisto? Se avete bisogno di un letto nuovo, di libri di seconda mano o di un'auto usata, è molto probabile che possiate trovarli, assieme a molti altri tipi di articoli, alla “Feria 16 de Julio” (fiera del 16 luglio), il mercato all'aperto di El Alto [1] [it], in Bolivia.

Tutte le settimane, il giovedì e la domenica, migliaia di persone si riversano in questo frequentatissimo mercato per procurarsi i prodotti di cui hanno necessità o per imbattersi casualmente in qualche affare.

A partire dalle 5 di mattina, decine di migliaia di venditori ambulanti sistemano le loro bancarelle aspettando che gli acquirenti si avvicinino alla merce esposta. Si usa dire che è possibile trovare di tutto al mercato, qualsiasi tipo di oggetto, “dallo spillo al trattore [2]” [es, come gli altri link, salvo diversa indicazione].

Venditore ambulante monta la bancarella al mercato di El Alto [3]

Un ambulante monta la sua bancarella al mercato di El Alto, Bolivia. Foto di Carlos Sanchez, copyright Demotix.

Secondo alcune dichiarazioni, attualmente sarebbero 500.000 i commercianti in possesso dell’ autorizzazione [4] per lavorare nel mercato, ma durante le giornate di attività si contano circa 10.000 bancarelle. Apparecchiature elettroniche, mobili, attrezzi per l'agricoltura e materiali per l'edilizia sono solo alcune delle tipologie di merce esposte sui banchi dei venditori.

Questo mercato informale, che rappresenta un elemento importante dell'anima commerciale di El Alto e che si estende per 100 isolati, richiama molti residenti dalla vicina La Paz. Una delle sue principali attrazioni è il settore dei veicoli a motore, situato attorno a Plaza Pacajes e nelle vie attigue, in cui vengono parcheggiati motociclette, auto e mezzi pesanti, tutti di seconda mano. La commercializzazione di questo tipo di beni ha portato allo sviluppo di mercati secondari, come quello dei pezzi di ricambio. Sono stati addirittura creati degli studi legali mobili, in cui gli avvocati si possono occupare all'istante delle pratiche necessarie per registrare la proprietà del veicolo appena acquistato.

Il mercato di El Alto è stato oggetto di una serie di studi sociologici come quello condotto da Simón Yampara, che condivide alcune delle sue scoperte sul quotidiano online Pukara. Yampara associa alla cultura andina alcuni dei fenomeni [5] osservati al mercato:

El orden y desorden de la exposición de los productos, que en función de algún producto principal complementan los otros productos, por ejemplo la venta de automóviles, automáticamente ha abierto espacios para la venta de variedad de accesorios de auto-partes así como los bufetes-abogados de transacciones legales, pero también la serie de servicios complementarios como comidas, heladeros, refresqueros y hasta cervezas para la ch’alla de las transacciones de compra y venta. Eso tiene implicancias de lógicas: donde una cosa es el orden occidental y otra el orden andino que se guía más por complementaciones interactivas.

L'ordine e il disordine con cui viene disposta la merce: in funzione di alcuni prodotti principali si crea una complementarietà con altri prodotti, come ad esempio la vendita di veicoli a motore ha automaticamente aperto spazi per la commercializzazione di una molteplicità di accessori e componenti, ma anche la creazione di studi legali per il disbrigo delle pratiche, fino a includere servizi accessori come la vendita di cibo, gelati, bibite e persino birra per praticare la ch'alla [6] [it] [l'offerta propiziatoria alla Madre Terra] per il buon esito della compravendita. Questo fenomeno è una logica conseguenza del fatto che, da un lato vi è una manifestazione del mondo occidentale, e dall'altro un'espressione della cultura andina, maggiormente incline a integrazioni interattive.

Non tutti i prodotti in vendita sulle bancarelle godono di consenso unanime: la disponibilità di capi d'abbigliamento di seconda mano di provenienza estera che fa concorrenza a quelli nuovi, prodotti localmente, è molto controversa. La questione vede schierate due fazioni impegnate in un acceso dibattito: da un lato c'è chi sostiene che l'abbigliamento usato è generalmente più economico e quindi abbordabile per le famiglie con un reddito moderato e dall'altro chi pensa che la vendita di vestiti nuovi contribuisca a creare lavoro a El Alto e in altre parti del Paese.

Altre voci critiche nei confronti del mercato lamentano gli scarsi controlli su prodotti come le medicine tradizionali e naturali che sono vendute liberamente e senza alcuna indicazione riguardo alle date di scadenza.

Molto richiesti risultano essere anche gli animali, compresi esemplari di fauna selvatica detenuta illegalmente, e specie domestiche provenienti da allevamenti abusivi o tenuti in pessime condizioni. A riguardo sono sorti dei gruppi Facebook [7] che riuniscono coloro che si oppongono a questa pratica.

Lo scenario variopinto e la varietà di suoni rappresentano un'attrazione non solo per i potenziali, acquirenti ma anche per i turisti stranieri che leggono del mercato sulle loro guide [8]. Il blogger boliviano Ronald Vallejos Durán racconta in un post [9] la sua esperienza alla Feria 16 de Julio, spostandosi con i mezzi pubblici dalla vicina La Paz:

En el ambiente de fondo los sonidos son variadísimos. Cumbias nacionales, peruanas, todo al son de la moda actual; voces nasales que anuncian curas contra la diabetes, el cáncer, en base a antídotos milenarios y naturales.

En el sector autos pude constatarme que el precio de los vehículos están elevados; y otro dato curioso es que la industria china en automóviles se ha incrementado considerablemente.

Un poco más adentro me esperaban cuadras y cuadras de ropa americana a medio uso. Ropa que por cierto más de una vez fue prohibida su venta, bastará recordar que un par de años atrás hubo muchas movilizaciones y polémica en torno a éste tema.

I suoni in sottofondo sono estremamente vari – le note della cumbia [10] [it] boliviana e peruviana, la musica più in voga; voci nasali che annunciano cure contro il diabete e il cancro a base di ingredienti naturali e millenari.

Nel settore riservato alle automobili ho notato che il prezzo dei veicoli è elevato; e un altro dato curioso è che la disponibilità di vetture cinesi è notevolmente aumentata.

Addentrandomi nel mercato, mi attendevano numerosi isolati di [bancarelle che vendevano] abbigliamento di seconda mano proveniente dagli Stati Uniti. Capi di cui più volte è stata proibita la vendita, basta ricordare le mobilitazioni e le polemiche insorte un paio di anni fa intorno alla questione.

Benché gli articoli in vendita rappresentino il richiamo principale, il mercato è popolato anche da interessanti personaggi che con il loro lavoro permettono alle attività di svolgersi senza intoppi. Mario Durán, autore del blog Palabras Libres, è arrivato al mercato “senza pregiudizi” affidandosi al detto “cerca e troverai”: in un post racconta [11] delle sue interazioni con due personaggi che rivestono un ruolo centrale per le attività commerciali, Pedro, il taxista e Juan, il facchino:

Juan es parte de la asociación de carritos de transporte, que llevan cosas hasta los puntos de parada de taxis, tiene uniforme único con bordado de la asociacion, sombrero de ala ancha y … tarifa única, por trasladar cosas te cobran 10 Bs. Mientras carga los muebles adquiridos y los transporta, empezamos a recorrer la feria, va pidiendo permiso, atropella a una persona, blasfema quedito con la trancadera que se arma cuando vehículos empiezan a ir en contraruta. En cierta esquina me dice: ¿a cual lado, joven?, donde los taxistas cobren mas barato – le respondo. Me ayuda a cargar las cosas en el taxi. Pago la tarifa.

Juan fa parte dell'associazione di facchini che con dei carrelli trasportano gli acquisti fino alla fermata del taxi, indossa un'uniforme singolare con il simbolo dell'associazione e un cappello a tesa ampia e … una sola tariffa: per trasportare le cose chiedono 10 boliviani [poco più di 1 euro]. Mentre porta i mobili che abbiamo comperato, iniziamo ad attraversare il mercato; chiede permesso, va addosso a qualcuno, impreca a bassa voce contro l'ingorgo che si forma quando i veicoli iniziano a procedere contromano. All'angolo mi chiede “dove, giovanotto?”, nel punto in cui tassisti hanno la tariffa più bassa – gli rispondo. Mi aiuta a caricare le compere nel taxi, pago il dovuto.

Che stiate cercando uno spillo o un trattore, sicuramente qualcuno li sta vendendo al mercato di El Alto; vi si richiede solo un po’ di pazienza per trovare esattamente quello che state cercando.

L'utente Cesar Angel Zaragoza ha creato un set fotografico su Flickr [12] in cui è possibile ammirare numerose fotografie del mercato.