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Brasile: campagna “Dov'è Amarildo?” contro la violenza della polizia nelle favelas

Categorie: America Latina, Brasile, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Governance, Protesta

Guidata da movimenti e associazioni che si battono contro le violenze da parte dalle forze di polizia, la campagna “Dov'è Amarildo?” sta facendo il giro dei social network brasiliani. L'uomo in questione, è stato visto l'ultima volta [1] [pt, come i link successivi salvo diversa indicazione] il 14 luglio scorso, prelevato da forze della Polizia addette alla Pace [2] [en] presso la Favela Rocinha [3] [it], loro sede operativa e quartiere di abitazione di Amarildo.

Amarildo Dias de Souza ha 47 anoni ed è nato nella comunità di Rocinha, nota per essere la più grande favela del mondo. Divide [4] con la moglie e i suoi sei figli una baracca di una sola stanza e sopravvivono con appena 300 Reais al mese [98€]. Da quando è stato sequestrato dalla polizia militare [5] quella domenica sera, la sua famiglia non ha niente da mangiare. [6]

A foto da família do pedreiro na Rocinha virou viral no Facebook com centenas de partilhas na rede. [7]

L'immagine della famiglia di Amarildo nel quartiere Rocinha è diventata virale su facebook ed è stata condivisa centinaia di volte con l'hashtag #OndeEstáAmarildo? [8]

Il Blogger Jorge Antonio Barros, specializzato nel campo della sicurezza ha dato risalto alla campagna [9] ricordando che:

Como trata-se de um morador pobre de uma favela do Rio, esse caso tem tudo para cair no esquecimento. Felizmente a onda de protestos mantém a comunidade mobilizada.

Dato che si tratta di un abitante povero di una favela di Rio, questo caso ha tutti gli elementi per finire nel dimenticatoio. Fortunatamente le proteste mantengono viva la comunità per la sua ricerca.

In un altro post ha aggiunto: [10]

O que é preciso de fato é que seja estabelecido o estado de direito democrático na favela pacificada. A polícia tem que agir por lá como age em áreas nobres da cidade, apesar de no Leblon ter sido um fiasco.

Ciò che più di tutti ha urgenza di essere dichiarato, è lo stato di diritto democratico all'interno della Favela in modo pacifico. La polizia si deve comportare nelle favelas allo stesso modo in cui opera nelle parti più prestigiose della città anche se l'esempio dell'istituzione del quartiere Leblon [11] [it] non sia stato proprio un successo.

Pagine online di movimenti sociali che lottano contro la violenza delle polizia come Mães de Maio [12] (Madri di maggio) e Rede de Comunidades e Movimentos contra a Violência [13], (network di comunità e movimenti contro la violenza) hanno continuato la campagna su Facebook con buoni risultati. Con immagini, frasi dirette e manifestazioni di solidarietà in diverse città brasiliane, hanno ottenuto visibilità in quest'ultimo periodo.

Banner na página de Facebook Mães de Maio. [14]

Banner nella pagina Facebook “Madri di maggio”.

Moradores da Favela do Moinho em São Paulo demonstrando sua solidariedade.  Foto de: Caio Castor, usada com permissão. [15]

Abitanti della Favela di Moinho dimostrando la loro solidarietà.
Foto: Caio Castor, autorizzata.

Gli abitanti della Favela di Moinho a San Paolo, che subiscono le pressioni della speculazione immobiliare della città [16] hanno organizzato un movimento di resistenza dimostrando la loro solidarietà.

Su Facebook si sono diffuse traduzioni della frase “Dov'è Amarildo?” [17] in differenti lingue, in cerca di appoggio e visibilità internazionale.

Azioni di solidarietà sono arrivate anche da Uruguay [18]Regno Unito [19]Palestina, [20] Stati Uniti [21]Francia [22] e Spagna [23]. Un brasiliano residente a Berlino ha realizzato un meme [24] per la diffusione della campagna in Germania.

il 18 luglio scorso il rapper MV Bill ha commentato via Twitter:

La famiglia di AMARILDO ha già confermato la totale estraneità di coinvolgimento nel traffico della droga, “vuole semplicemente la restituzione del corpo per una degna sepoltura”

— MV Bill (@mvbill) 18 luglio 2013 [25]

Tra le proteste sia in strada che on line, è stata organizzata [26] una manifestazione con il tag #CadêOAmarildo [27] (#Dov'èAmarildo) per il pomeriggio del 24 luglio, arrivando ai trending topics di Twitter. Il governatore di Rio de Janeiro, Sergio Cabral, ha ricevuto la famiglia di Amarildo promettendo loro di  [28]“mobilizzare tutto il governo” pur di riuscire a trovarlo. Nello stesso giorno tutta la famiglia è stata inserita [29]nel programma di protezione testimoni, ma il deputato Marcelo Freixona  ha criticato [30] tale scelta via Facebook a causa della lunga lista d'attesa prevista normalmente per essere ammessi nel programma. La moglie di Amarildo, Elisabeth Gomes da Silva, ha dichiarato [31] di essere rimasta “frustrata” dalla riunione con il governatore e che nessuna soluzione concreta è stata ancora trovata.

Approfittando della presenza di Papa Francesco a Rio de Janeiro in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, un gruppo di attivisti ha preparato un messaggio da mandare al pontefice [32]affisso su uno striscione in un palazzo al centro della città. Durante la visita del Papa in una favela [33] di Rio, il 25 luglio, il giorrnalista Bolívar Torres (@bolivartorres) ha commentato su Twitter:

Hanno detto che il papa “ha fatto un forte discorso politico”. Non è né forte né politico se non si menziona #cadeoamarildo [35].

— Bolívar Torres (@inner_island) 25 luglio 2013 [34]

Gianlluca Simi, ha scritto [36] sulla rivista alternativa O Viés:

Não há novidades sobre o paradeiro de Amarildo. O seu caso é frequentemente divulgado em redes sociais e a pressão para esclarecê-lo tem aumentado por todo o Brasil. Sabemos, pela dedilhar do dia-a-dia, que as providências prometidas pelas autoridades não vão necessariamente se tornar realidade. Isso, no entanto, pouco tem a ver com o descrédito às instituições do país em si. Tem muito mais a ver com a mentalidade que cerca o desaparecimento de um negro, pobre e favelado. São dois cenários que, infelizmente, já não nos assustam mais: a polícia que aterroriza e o favelado (suposto criminoso) que desaparece.

Non ci sono novità sulla scomparsa di Amarildo. Il suo caso è continuamente diffuso sulle reti sociali e in tutto il Brasile si fa forte pressione per chiarire la situazione. Sappiamo che le promesse fatte dalle autorità non andranno necessariamente a realizzarsi. Ciò ha poco a che vedere con la pessima reputazione che le istituzioni si stanno creando nel Paese. Riguarda principalmente la mentalità che circonda la scomparsa di un un uomo nero, povero e delle Favelas. Sono due scenari che tristemente non fanno più paura: la polizia che incute terrore e l'abitante della favela (supposto delinquente) e la sua sparizione.

In collaborazione con Raphael Tsavkko Garcia [37].