Agenti militari hanno proibito la visione del documentario “Menino Joel” [1] (ragazzo Joel) [pt, come tutti i link successivi], riguardante la morte di un bambino durante operazioni delle forze dell'ordine all'interno del quartiere popolare nel nordest di Amaralina a Salvador, Bahia, proprio dove avrebbe dovuto svolgersi la proiezione.
Sabato 3 agosto, alcuni ragazzi dell’ Associazione degli abitanti del nordest di Amaralina (AMNA) sono stati sorpresi da poliziotti armati, alla visione di un filmato per un progetto di quartiere del circolo Cinemalóca [3]. Gli agenti sostengono che il film inciti all'odio degli abitanti contro i militari, secondo la mozione di disapprovazione [4] firmata da AMNA. Nonostante i giovani abbiano provato a negoziare con gli agenti per la visione di un altro filmato, l'attività è stata sospesa.
Il film “Menino Joel” del regista italiano Max Gaggino, è un video-documentario con testimonianze dei famigliari di Joel da Conceição Castro, bambino di 10 anni, morto durante azioni militari nel quartiere, nel 2010. Lo scorso giugno anche Carlos Alberto Conceição [5], cugino di Joel, è stato ucciso da alcuni agenti generando una serie di proteste per le strade della città.
Sarebbe stato il terzo incontro cinematografico promosso dall'associazione cinefila, con la finalità di “far partecipare e discutere la comunità riguardo la violenza, le precarie condizioni di vita del quartiere e l'abbandono da parte delle autorità pubbliche”.