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Messico: nasce la prima rete di telefonia mobile a gestione comunitaria

Categorie: Messico, Citizen Media, Idee, Indigeni, Tecnologia, Rising Voices

Tra le montagne del Messico meridionale sta prendendo forma un nuovo paradigma nel campo delle telecomunicazioni: le reti di telefonia mobile al servizio di comunità indigene e rurali, non servite dai grandi operatori perché considerate scarsamente redditizie. Il progetto Dizha Kieru [1] [en, come gli altri link, salvo diversa indicazione], assegnatario di un microfinanziamento da parte di Rising Voices, è recentemente salito alla ribalta dei media messicani (con articoli comparsi su Noticias del Istmo [2]Sin Embargo [3]Milenio [4], e Nacion [5][es] ) e internazionali (AFP [6]) grazie al suo innovativo progetto che ha dotato Villa Talea de Castro – un villaggio nello stato di Oaxaca [7] [it], abitato in prevalenza da nativi zapotechi, [8] di una rete di telefonia cellulare autonoma e gestita dalla comunità di residenti.

Il finanziamento erogato da Rising Voices sostiene un progetto di giornalismo partecipativo [9] che per mezzo della rete di telefonia indipendente punta a interagire con la comunità, diffondendo notizie e aggiornamenti attraverso uno scambio di SMS con gli abitanti.

rhizomatica [10]

Foto gentilmente concessa da Rhizomatica [11]

Quando Telcel, il gigante messicano della telefonia, si è rifiutato di operare [3] [es] in comunità con meno di 5.000 abitanti, la popolazione del piccolo villaggio indigeno di Villa Talea de Castro ha deciso di aggirare l'ostacolo creando una rete di telefonia mobile indipendente con l'aiuto di Rhizomatica [11], una ONG statunitense con sede a Filadelfia. Secondo alcuni [3] [es] il progetto rappresenta una “vittoria della società civile contro un monopolio storico”.

Il video riportato qui di seguito raccoglie le riflessioni e i commenti della comunità in occasione del lancio della rete:

 

 

Secondo quanto riportato sul sito di Rhizomatica, il problema, in Messico e in altri Paesi, consiste nel fatto che:

… attualmente solo le aziende molto grandi e potenti hanno accesso alle frequenze di telefonia cellulare e alle concessioni necessarie per garantire il servizio. Ma le politiche commerciali e le tecnologie che questi fornitori tradizionali usano non si sono rivelati idonei a risolvere il problema di connettere la popolazione mondiale. Vogliamo sfidare questo monopolio  esclusivo e permettere alle comunità di diventare esse stesse fornitrici di servizi.

I progressi nell'ambito delle tecnologie open-source hanno permesso alle comunità e agli individui di fornire servizi di telefonia cellulare di livello carrier-grade [12], affidabili quanto quella dei grandi vettori. La rete creata dalla comunità messicana, denominata Red Celular de Talea (Rete Cellulare di Talea, RCT) funziona su banda a 900Mhz (una frequenza libera), utilizza un software open-source gratuito per instradare le chiamate, e si appoggia a un fornitore di servizi VoIP [13] [it] per le chiamate negli Stati Uniti; la tecnologia, fornita dall'azienda californiana Range Networks, [14] ha ricevuto l'approvazione della Commissione Federale per le Telecomunicazioni messicana (Cofetel) che ha concesso un permesso provvisorio d'utilizzo di 2 anni. Per usufruire del servizio gli attuali 600 abbonati pagano una tariffa di 15 pesos – meno di 1 euro – al mese. I membri della comunità locale si sono accordati [15] per limitare la durata delle chiamate a 5 minuti, per evitare di saturare le linee.

Come si legge in un comunicato stampa [16] [es] diffuso da Rhizomatica e da altre organizzazioni comunitarie:

La iniciativa buscó identificar las condiciones técnicas, económicas y jurídicas para que las comunidades indígenas que no cuentan con telefonía celular, pudieran hacerlo… así la comunidad opera una red privada interna conectada al servicio de internet que proporciona un concesionario o comercializadora de servicios y a través de éste, un concesionario de voz sobre protocolo de internet VoIP, da el servicio de telefonía al exterior.

Il progetto ha cercato di identificare i presupposti tecnici, economici e giuridici che permettessero alle comunità native prive di accesso alla rete cellulare di usufruire del servizio… in questo modo la comunità gestisce una rete privata interna che si appoggia a una connessione Internet – messa a disposizione da un concessionario o un provider – tramite cui un fornitore di servizi VoIP consente di effettuare chiamate internazionali.

L'obiettivo di Rhizomatica, che al momento sta sviluppando progetti in Messico e in Nigeria, è quello di favorire lo sviluppo delle comunità locali grazie a una maggiore connettività, colmando le lacune lasciate dai principali gestori di telefonia. La sua missione è di “incrementare l’ accesso alla telefonia mobile per gli oltre 2 miliardi persone che non possono usufruire di un servizio per le loro tasche, e per i 700 milioni che non godono di alcun tipo di copertura.”

Villa Talea de Castro in Messico è soltanto uno dei circa 50.000 villaggi abitati da nativi che sono privi di accesso alla rete cellulare; in futuro, i suoi abitanti puntano ad ampliare il raggio d'azione del progetto, estendendolo ad altri villaggi per creare reti di telefonia cellulare indipendenti e attive su base regionale, per coprire tutte le aree rurali dello stato di Oaxaca.

Per avere ulteriori informazioni su Rhizomatica e sui loro progetti, è possibile seguire il loro profilo Twitter [17] o il loro blog [11].