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Brasile: #MarcoCivil una proposta al mondo per una nuova politica digitale

Categorie: America Latina, Brasile, Citizen Media, Cyber-attivismo, Governance, Legge, Libertà d'espressione, Relazioni internazionali, Tecnologia
Projecções do colectivo Marco Civil Já no vão do MASP em São Paulo. [1]

Proiezioni del collettivo Marco Civil Já [2] (Marco Civile adesso) sulla parete esterna del Museo d'arte di San Paolo (MASP) a San Paolo, in favore di #InternetLivre [3] (internet libero) e del #MarcoCivil. [4] Condivisa su Facebook, Ottobre 2013.

Nell'ultimo intervento della Presidente brasiliana [5] [it] Dilma Roussef alle Nazioni Unite, le sue dure critiche al programma di spionaggio americano e la proposta dell'elaborazione globale di una nuova politica digitale, hanno ricevuto un grande appoggio da parte delle organizzazioni internazionali che si battono per il rispetto dei diritti digitali dei cittadini. Ma si sono anche levate delle voci critiche e scettiche [6][pt].
Nel suo discorso [7] (pdf [8]) [en], pronunciato nella 68ª Assemblea Generale dell’ ONU, il 24 di settembre 2013, Rousseff propone [9] [pt, come tutti gli altri link eccetto ove indicato] “la creazione di una ‘carta dei diritti’ multilaterale, per la gestione e l'uso di internet e delle misure che garantiscano l'efficace difesa dei dati”, basandosi su cinque principi:

Liberdade de expressão, privacidade do individuo e respeito aos direitos humanos; Governança democrática, multilateral e aberta; Universalidade que assegura o desenvolvimento social e humano e a construção de sociedades inclusivas e não discriminatórias; Diversidade cultural, sem imposição de crenças, costumes e valores; e neutralidade da rede, ao respeitar apenas critérios técnicos e éticos, tornando inadmissível restrição por motivos políticos, comerciais e religiosos.

Libertà d'espressione, privacy e rispetto dei diritti umani; gestione democratica, multilaterale ed aperta; carattere di universalità che assicuri lo sviluppo sociale ed umano, e la costruzione di società inclusive e non discriminanti; diversità culturale senza l'imposizione di credi, tradizioni e valori; neutralità della rete, nel rispetto dei criteri tecnici ed etici, e l'impossibilità di restrizioni per motivi politici, commerciali e religiosi.

Più di 170 tra individui ed organizzazioni della società civile hanno già firmato la lettera aperta [10] [en] nella quale ringraziano “profondamente il solenne impegno [della Rousseff] nel campo della giustizia e dello sviluppo sociale, di cui un Internet aperto, stabile e attendibile è un elemento imprescindibile”.

La lettera esalta il “coraggio” del discorso e l'importanza di adottare il Marco Civil, una carta dei diritti degli utenti di internet, progetto che al momento è al vaglio del Congresso in Brasile, ed aggiunge:

[reforçamos o] apoio para a extensão a esferas mais amplas de governança da Internet da experiência do modelo multiparticipativo brasileiro de governança, liderado pelo CGI.br [Comitê Gestor da Internet no Brasil].

[reiteriamo] il nostro appoggio, perchè si estenda alle alte sfere di governo l'esperienza dell'internet brasiliano, basata sul modello multipartecipativo di governo, guidato dal CGI.br [Comitato di gestione di Internet in Brasile]

Breve cronologia del #MarcoCivil

I lavori di stesura del progetto di legge sono iniziati esattamente quattro anni fa, “con l'obiettivo di consolidare diritti, doveri e principi per l'utilizzo e lo sviluppo di Internet in Brasile” (Cgi.br, pdf [11]). Il Marco Civil è in corso di approvazione dall’ 11 settembre 2013, con procedimento di urgenza alla Camera dei deputati e dovrebbe essere sottoposto alla votazione finale a fine ottobre.

Nell'agosto 2012 Global Voices Advocacy ha pubblicato un articolo [12] che contestualizzava le implicazioni del progetto di legge ed il processo che ha portato alla sua elaborazione. L'iniziativa inserita nell'ambito della promozione di diritti civili, ha comunque provocato opinioni diverse [13] in Brasile: è considerata pioneristica per il suo approccio e per il processo partecipativo a cui ha dato l'avvio, “un esempio ammirato a livello internazionale che assomiglia al procedimento di stesura di una Carta di principi”.

Per rendere l'idea dell'ampio processo collaborativo, democratico e trasparente che ha portato alla stesura della bozza del progetto del Marco Civil, è importante sottolineare che la bozza è rimasto accessibile al pubblico fra la fine del 2009 e la metà del 2010. Durante questa fase in cui il dibattito era aperto a qualsiasi utente di internet, il testo ricevette più di due mila contributi diretti, provenienti da diversi settori della società (ONG, governo, università, ed altre). Grazie a questo ampio dibattito interno alla società, il testo del Marco Civil è arrivato al Congresso sotto forma di testo maturo e tecnicamente solido, racconta lo specialista Ronaldo Lemos in un’ intervista [14] al sito A Rede. 
 

Mutilato o perfezionato ?

Sono state aggiunte 34 proposte di emendamento al testo, in attesa di approvazione in seduta plenaria.

Una sorta di autorità nel panorama della democratizzazione delle comunicazioni in Brasile, Carlos “C.A.” Afonso [15], considera gli emendamenti una “mutilazione [16]” al testo collaborativo del 2012.

Secondo Bruno Marinoni, che scrive [17] per l’ Osservatorio del Diritto di Comunicazione:

Imagem de intervenção urbana por Marco Civil Já denunciando ligações entre o Ministro de Telecomunicações Paulo Bernardo e as grandes empresas que fornecem serviços de internet. [18]

Foto volantino urbano per “Marco Civile Adesso” che denuncia i legami tra il Ministro delle Telecomunicazioni, Paulo Bernardo, e le grandi imprese che forniscono servizi internet.

As polêmicas se concentram [agora] nas questões referentes à manutenção do princípio da “neutralidade de rede”, ao armazenamento dos registros de acesso pelos provedores e à forma de lidar com os direitos autorais.

Le polemiche si concentrano [adesso] sulle questioni che fanno riferimento alla conservazione del principio di “neutralità della rete”, la conservazione dei registri di accesso da parte dei server, ed alla forma di gestione dei diritti d'autore.

Riguardo la neutralità della rete, alcuni difendono il traffic shaping [19] [it] con proposte di emendamento che la flessibilizzano, altri denunciano le decisioni del governo “in favore degli interessi dei grandi gruppi editoriali”, come raccontano Renato Rovai e Sérgio Amadeu sulla Revista Fórum [20].

L'attivista João Carlos Caribe, commentatore delle politiche digitali in Brasile, ha inviato il seguente tweet:

Una cosa è certa: nel 2014 non voterò per un politico che sia stato finanziato dalle Teles [grandi provider di telecomunicazioni] ! Fate lo stesso contro chi li favorisce

Neutralità nella rete: la garanzia del libero flusso di scambi su internet, senza che i fornitori del servizio interferiscano o alterino tale scambio. Progetto documentario collaborativo incluso nella campagna freenetfilm.org (@freenetfilm), con la regia di Naor Elimelech e Gabriel Ranzani, ed il coordinamento di Joana Varón.

Il cloud ha una sede fisica ?

L'intenzione dei fornitori del servizio di internet di immagazzinare – in modo obbligatorio o col permesso dell'utente – i registri di accesso degli utenti preoccupano anche quelli che seguono il movimento #MarcoCivil.

E questo timore si è amplificato [22] in seguito alla proposta di emendamento, appoggiata dalla presidente Dilma, che stabilisce che la registrazione di dati da parte di cittadini brasiliani in siti come Google e Facebook deve essere mantenuta fisicamente sul territorio nazionale [23] [en]. La proposta arriva nel bel mezzo “dello scandalo di spionaggio di massa compiuto dall'Agenzia nazionale di sicurezza degli Stati Uniti (NSA)” con la promessa di Dilma che il Brasile “raddoppierà gli sforzi per dotarsi di una legislazione, delle tecnologie e dei meccanismi che ci proteggano dall'intercettazione illegale di comunicazioni e dati”.

Mega Sim, un movimento che vuole “elaborare un'agenda positiva nella politica culturale del Brasile” ha commentato:

Vale a dire: registrare dati nel paese è il sogno di internet della Cina, dell'Iran e di altri totalitarismi, ma è IMPOSSIBILE

Emma Llansó, del Centro per la Tecnologia e la Democrazia, sottolinea che [26]:

Questo tipo di richiesta di localizzazione di dati [27] [it] potrebbe diventare un ostacolo al libero flusso di informazioni online, e non manterrà necessariamente le informazioni dei brasiliani fuori dalla portata della NSA.

All'opera

Attraverso la pagina Facebook del Marco Civil Já [28] è stata convocato una protesta contra la censura in internet [29] per il 16 ottobre a San Paolo, di fronte alla sede di Vivo-Telefónica, una delle principali compagnie telefoniche. Lo stesso gruppo responsabile del sito marcocivil.org.br [30], ha lanciato un manifestazione [31]in difesa dei tre principi fondamentali previsti nelle versioni anteriori del documento: neutralità della rete, privacy e libertà d'espressione.

Tutto indica che la votazione per il Marco Civil avverrà tra poche settimane, e riguardo a questo “Marco Civil internazionale” è già all'opera. La presidente ha annunciato su Twitter che dopo l'approvazione al Congresso porterà il nuovo testo all'ONU, secondo quanto racconta [32] Murilo Roncolato nel blog dell'Estadão:

Pelo Twitter, a presidente Dilma Rousseff afirmou ter enviado um “novo” Marco Civil [33] ao Congresso, sem detalhar se a novidade se refere a um novo texto ou emendas à proposta que corre no Congresso em caráter de urgência. Dilma anunciou ainda que o projeto será votado nas “próximas semanas [34]” e garantiu que enviará o documento à ONU, tornando as diretrizes uma lista de princípios oficial do órgão internacional.

La presidente Dilma Roussef ha affermato via Twitter di aver inviato un “nuovo” Marco Civil [33] al Congresso, senza specificare se la novità si riferisca al nuovo testo o a degli emendamenti alla proposta che viene presentata al Congresso con provvedimento d'urgenza. Dilma ha annunciato inoltre che il progetto sarà votato nelle “prossime settimane [34]” ed ha garantito che invierà il documento all’ ONU, facendo diventare le linee guida come una lista ufficiale di principi per l'organizzazione internazionale.

Trovate maggiori informazioni sul Marco Civil alla pagina Hangout di GV Face, in cui discutiamo il progetto di legge con esperti della regione! Date un'occhiata qui: http://bit.ly/1e91Lkr

Nathalie Gazzaneo [35] ha collaborato a questo post.