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Siria: gli artisti e l'Eid in tempo di guerra

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Siria, Arte & Cultura, Citizen Media, Guerra & conflitti, Politica, Rifugiati

Mentre in Siria sale [1] [ar] il bilancio delle vittime [2] [en, come tutti i link salvo diversa indicazione] e dei profughi [3], i giovani artisti di talento del Paese esprimono su tela il loro rifiuto di festeggiare l’Eid al-Adha [4] [it], la festività islamica che celebra il sacrificio.

Tra gli ultimi pezzi del musicista Wael Alkak [5] [ar] vi è la “Canzone dell'Eid”, un esperimento sulla musica folkloristica siriana ispirato all'opera “Bon Voyage” di Tammam Azzam [6] [en, ar].

Il testo della canzone è composto da una frase ricorrente che si sviluppa con l'avanzare della canzone.

A seguire la traduzione:

Nessuno può resistere a nessuno,
perché tutti sono tristi.
Nessuno può resistere a nessuno,
perché tutti hanno perso. (x2).

Non è rimasto nessuno per resistere a nessuno,
dato che tutti hanno perso.
Non è rimasto nessuno per resistere a nessuno,
dato che sono tutti fuggiti.

La canzone sembra riflettere il sentimento di indifferenza generale nei confronti dell'Eid, e il fatto che il popolo siriano è al limite della sopportazione. Tuttavia, la canzone di Alkak è pregna di quello stesso pessimismo espresso anche da altri artisti siriani. Ecco alcuni esempi:

Done by Maher A. Husn. It reads, We do not want your Eid.

Autore: Maher A. Husn. In arabo si legge “Non vogliamo il vostro Eid”

Di Wajdi Saleh, intitolato Nessun Eid ora che nostro figlio è un martire, in riferimento ai bambini morti a Ghouta.

Rising artist Sedki Al Imam approaches Eid with jest

L'artista emergente Sedki al-Imam legge l'Eid in chiave umoristica. Per celebrare l'Eid, i musulmani sacrificano una capra o una pecora e ne distribuiscono la carne ai poveri, ai vicini e ai parenti.

Caricature by Husam al-Saadi shows Bashar Assad butchering Syria's map as though it were an Eid sacrifice.

Nella caricatura di Husam al-Saadi, Bashar Assad taglia la mappa della Siria come se fosse un sacrificio per l'Eid.

Suzan Yaseen paints "The Martyr and the Eid Dress."

Dipinto di Susan Yaseen: I martiri e il vestito per l'Eid

Mohammad Hamawi incarta l'Eid della Siria in un pacco regalo insanguinato.

Altri artisti, invece, hanno affrontato l'aspetto umanitario del problema e si sono concentrati sui profughi:

Hani Abbas sketches a Ferris wheel with refugee tents

Nel suo disegno, Hani Abbas rappresenta una ruota panoramica con le tende dei profughi.

La scena dell'arte siriana non sarebbe completa senza il contributo degli abitanti di Kafranbel [7]. L'utente Recan ha rilanciato su Twitter il loro ultimo cartello:

Felice Eid dalla Siria [Cartello in arabo: “E cento di queste bombe”].

C'è un messaggio dietro queste opere, e dice che la sofferenza della Siria sta soffocando quanto è rimasto della nazione, e c'è bisogno di aiuto. Il noto scrittore Amal Hanano spiega la difficile realtà [11] sopportata dal popolo siriano; ad esempio, per molti non è più neanche possibile permettersi la carne.

Quest'anno in Siria saranno in molti a non sacrificare l'agnello per l'Eid. Per milioni di persone, la carne è diventata un lusso.

È arte che lotta per una causa quella del Syrian Revolution Multimedia Team [13] [ar] che tramite l'uso della grafica esorta la gente a donare il sacrificio dell'Eid alla Siria:

Done by the Syrian Revolution Multimedia Team, who are urging people to send their Eid sacrifice to Syria. The sheep says, "Send me to Syria they need me more there."

Creato dal Syrian Revolution Multimedia Team per esortare le persone a inviare il sacrificio dell'Eid in Siria. La pecora nella vignetta dice: “Mandatemi in Siria, è lì che hanno più bisogno di me”.

Anche i siriani della diaspora avvertono il dolore del loro Paese, e non se la sentono di celebrare la festività, come riferisce Omar Kuptan:

Non puoi andartene a comprare il vestito per l'Eid o sentire l'atmosfera di festa quando il tuo Paese sopravvive a stento.

Altri soffrono la distanza:

Un altro Eid lontano da casa.

Comunque, fra pessimisti e realisti, si leva una voce che augura alla Siria un felice Eid con una raffinata stampa artistica e con colori accesi, a voler dire “passerà anche questa”.

By Abdo Meknas

Di Abdo Meknas

Sì, passerà.


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