Cuba: governo indaga su aggressione contro omosessuali denunciata da un blogger

Afromodernidades[Tutti i link sono in lingua spagnola]

L'intellettuale cubano Alberto Abreu Arcia ha denunciato sul suo blog Afromodernidades una violenza fisica contro un gruppo di omosessuali nella città di Cardenas, nella provincia occidentale di Matanzas, il 4 ottobre scorso. Il Centro Nazionale per l'Educazione Sessuale (CENESEX) ha quindi avviato un'inchiesta.

Questo è un altro esempio che dimostra come gli eventi denunciati prima da social network e piattaforme digitali abbiano infine l'attenzione degli organi ufficiali. 

La madrugada de hoy jueves estos actos de agresividad adquirieron connotaciones más violentas cuando varios hombres en un coche se presentaron en el Rápido ubicado en la esquina de Ruíz y Coronel Verdugo, frente a la Plaza Malacof, justo al doblar de mi casa, donde acostumbran a reunirse muchos de ellos y comenzaron a agredirlos verbal y físicamente, recibiendo uno de ellos, en la espalda, varios planazos machete.

All'alba di oggi, questi atti hanno assunto maggiore violenza, quando diversi uomini in macchina sono giunti al Rapido (all'angolo di Ruiz e Coronel Verdugo), di fronte Plaza Malacof, proprio prima di svoltare verso casa mia, dove molti di loro hanno esordito con attacchi verbali e fisici, colpendo diversi uomini alle spalle con colpi di machete.

Più tardi Abreu, che oltre a essere un attivista è un noto ricercatore di studi culturali, scrive cosa implica per gli omosessuali il semplice esercizio dei diritti di cittadini, e la responsabilità degli organi statali:

La actitud de este grupo de gays viene a recordar aquello, de que los derechos y los espacios no se mendigan, sino que se conquistan. (…) Y allí pienso estar, al lado de ellos, porque lo cierto es que a pesar del machete, los planazos, los fustazos, el coche, los cocheros y otros atributos de un entorno pre, uno se cansa. Si las leyes y las instituciones llamadas a ampararnos llegan: perfecto, sino ya da igual. Los maricones tan bien tenemos sangre en las venas, y vamos descubriendo otras formas de empoderarnos, quizás no tan civilizadas (contenidas, disciplinadas), pero son las armas, el otro saber: el saber de gente, que vamos encontrando noche a noche, para el vivir, pensar y enfrentar la calle.

Il comportamento di questo gruppo di omosessuali ricorda che diritti e spazi non si implorano, ma si conquistano(…) Ed è mia intenzione restare al loro fianco, perché è certo che al di là del machete, delle cadute, le frustate, l'auto, gli autisti e tutto il resto, ci si stanca. Se legge e istituzioni sono chiamate a proteggerci arrivano: perfetto, ma non è abbastanza. Noi froci abbiamo anche sangue nelle vene, e stiamo trovando altri modi per acquisire autorità, forse non così civili (né contenuti né disciplinati), ma sono le nostre armi, l'altro modo di sapere: il modo di sapere degli altri, che stiamo scoprendo notte dopo notte, per vivere, pensare e affrontare la strada.

Messaggi di supporto continuano ad arrivare da ogni parte della rete:

Todavía hoy continúan llegando correos de solidaridad por el texto Cocheros homofóbicos agreden a grupo gays en Cárdenas, firmados por diferentes blogueros, activistas y luchadores contra la homofobia entre los que se encuentran el Proyecto Arcoiris y el sitio Afrocubaweb.

Anche oggi continuano ad arrivare lettere di solidarietà […] che portano la firma di diversi blogger, attivisti e nemici dell'omofobia; tra loro, il progetto Rainbow e il sito Afrocubaweb.

Inoltre, la ripubblicazione del post iniziale firmato da Abreu è stata riportata sul sito Rainbow Project e rilanciato dall'account di @bitacorasdecuba:

 bitcub

L'otto ottobre, il Centro Nazionale per l'Educazione Sessuale (CENESEX), appartenente al Ministero della Salute Pubblica, ha postato una nota nel sito ufficiale in cui riconosce le informazioni: “Da diversi giorni circolano, sulla rete e tramite allarmi di attivisti LGBT, informazioni su presunte violenze nei confronti di omosessuali nella città matancera di Cardenas (..)”. 

In seguito, il Centro ha specificato l'intenzione di indagare sulla vicenda:

Por lo que esto representa para la población LGBTHI cubana, y por su repercusión en materia de respeto a los derechos sexuales como derechos humanos mismos, el Servicio de Orientación Jurídica del Centro Nacional de Educación Sexual (CENESEX), desde que tuvo conocimiento del asunto desarrolla un proceso de indagación sobre los mencionados acontecimientos, el cual permitirá determinar su veracidad, darle seguimiento, y en próximos días publicar en este sitio nuestra versión de lo ocurrido.

Per ciò che questo rappresenta per la popolazione LGBT cubana, e per le ripercussioni in materia di rispetto per i diritti sessuali come diritti umani, il Servizio di Consulenza Legale del Centro Nazionale di Educazione Sessuale ha intrapreso un'indagine sugli accadimenti da noi conosciuti, che ci permetterà di verificare la veridicità, monitorarli e, nei prossimi giorni, di pubblicare sul nostro sito la nostra versione dei fatti. 

Pertanto, un gruppo di esperti dell'associazione si è recato sul posto dove si sono svolti i fatti, come riporta Abreu sul suo blog nel post del 22 ottobre:

De igual forma el pasado miércoles 16 de octubre un grupo de CENESEX visitó la ciudad de Cárdenas y realizó una minuciosa investigación sobre los sucesos descriptos en mi texto. Los resultados de la misma, según me comentaron, serán publicados en su sitio web.

Allo stesso modo lo scorso mercoledì, 16 ottobre, una delegazione del CENESEX ha visitato la città di Cardenas conducendo una meticolosa indagine sugli incidenti da me descritti. Secondo ciò che mi è stato riferito, i risultati saranno pubblicati sul loro sito. 

Abreu, ad oggi, attende la fine delle indagini. 

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