Ecuador: #Ruraleando, un blog che umanizza la medicina

[Tutti i link sono in spagnolo, salvo diversa indicazione ]

In un angolo dell'Ecuador, a Patután, nella provincia di Cotopaxi [en], la gente è connessa al mondo attraverso un blog: #ruraleando. È probabile che i pazienti che quotidianamente vanno al centro medico della parrocchia, non sappiano che, a fine giornata, Denisse Calle (@niches13), senza paura né autocensura, pubblica post sui problemi e i progressi del sistema sanitario, e racconta, giorno dopo giorno, la sua vita dall'inizio del suo lavoro come medico nelle zone rurali. Lo fa perché sa di cosa parla: domanda, analizza, verifica e propone soluzioni.

Se date un'occhiata a #ruraleando, fermatevi al giorno 112, quando la dottoressa ha incontrato Segundo, un tossicodipendente in riabilitazione, che è arrivato con un'infezione intestinale e se ne è andato con un sorriso, dopo che gli era stata data la possibilità di ricominciare la sua vita.

Nel blog si trova inoltre la storia di un paziente di 29 anni con un alto livello di zucchero nel sangue, al quale, dopo essere arrivato all'ospedale per degli esami, è stato detto che stava bene e di tornare quattro giorni dopo senza che gli fosse fatto alcun esame.

Nello stesso post l'autrice racconta del suo incontro con Marlon, un bambino con esigenze particolari, che è andato al centro e rimasto colpito dalla musica di Pink Floyd.

Queste sono storie comuni, così comuni che sembrano normali.

Il blog ci insegna a considerare la medicina al di là della professione, una professione che non si concentra più sul paziente, ma che consiste nel prescrivere farmaci ed esami medici. Ci permette di commuoverci di fronte al dolore, riflettendo la parte umana dei problemi di una comunità.

Imagen tomada de #ruraleando

Denisse con una delle sue pazienti. Immagine tratta da #ruraleando e usata con licensa Creative Commons (CC BY-SA 3.0 EC)

Grazie al blog, Denisse ha potuto mettersi in contatto con i responsabili dei servizi sanitari a livello nazionale e informarli delle necessità che non si vedono, non si sentono o non si vivono, a meno che si sia parte di questa realtà.

Inoltre, grazie a un progetto di formazione di primo soccorso, dopo aver aiutato un uomo, vittima di un incidente stradale che si trovava in gravi condizioni, Denisse ha avuto la possibilità di mettersi in contatto con il Ministro della Salute e degli Interni. In un post, la dottoressa spiega:

Un hombre inmóvil sobre el asfalto, gente (20 personas) alrededor, 2 policías… y nadie, NADIE! se acercó a siquiera tocarle el pulso… me arrodillé y cuando iba a tocarlo, la policía me dijo “qué va a hacer? no lo puede tocar, no le puede hacer nada!” a lo que le respondí SOY MÉDICO!, entonces me autorizó hacerlo…  Sí! suena absurdo! autorizarle a alguien auxiliar a un desconocido que ha sufrido un accidente, mientras tu le preguntas a la gente sobre si vio el vehículo que atropelló a la persona, por dónde se fue, de qué color era. 

Un uomo privo di sensi sull'asfalto, con circa 20 persone e due poliziotti attorno a lui… e nessuno, NESSUNO, che gli si avvicinasse per sentire il polso… Mi sono inginocchiata e mentre stavo per toccarlo, la polizia mi ha detto: “Cosa stai facendo? Non puoi toccarlo, non puoi fare niente per lui!” Al che io risposi: “SONO UN MEDICO!” e mi hanno dato il permesso. Sì! Sembra assurdo! Aver bisogno di un'autorizzazione per aiutare uno sconosciuto ferito in un incidente stradale, mentre si chiede alle persone attorno se hanno visto l'auto che ha investito l'uomo, da che parte è andata o di che colore era.

A luglio, Denisse ha ricevuto un invito a partecipare al Seminario-Taller Internacional ”Retos Actuales de la Salud Pública en Ecuador y Vigilancia Ciudadana de las Políticas Públicas y Servicios de Salud” [Conferenza Internazionale sulle sfide attuali nel sistema sanitario dell'Ecuador e l'osservanza civica delle politiche pubbliche e dei servizi sanitari”] in cui il Premio Nobel per la Medicina, Thomas Südhof [en], ha risposto a uno dei suoi quesiti tramite la BBC [en].

In questo modo, poco a poco, quello che era iniziato come un sogno sta diventando realtà. Nel suo primo post, pubblicato nel febbraio 2013, Denisse ha scritto articoli sul suo desiderio di “mostrare che il cambiamento nel sistema sanitario inizia dalle zone rurali; l'educazione delle comunità su cose che sembrano piccole e prive di importanza può portare a grandi cambiamenti.”

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