Corea del sud: prete cattolico critica il governo e viene accusato di essere “pro-nord”

La Corea del Sud ha avviato un’indagine su un illustre sacerdote cattolico per le sue osservazioni in cui invita il Presidente del paese a dimettersi, a causa dei numerosi brogli che si sono verificati durante le elezioni dello scorso anno, ad opera del Ministero della Difesa e dei servizi segreti.

Park Chang-shin, sacerdote della diocesi di Jeonju e membro dell’Associazione dei Preti Cattolici per la Giustizia, dopo aver criticato il presidente per lo scandalo elettorale, è sotto tiro per i commenti fatti sulla Corea del Nord. Durante una delle sue recenti omelie (testo completo [ko]) ha detto: “E’ naturale che la Corea del Nord abbia attaccato l’isola di Yeonpyeong, dal momento che gli Stati Uniti e la Corea del Sud intrattengono esercitazioni militari vicino ai suoi confini”, riferendosi all’attacco della Corea del Nord nel novembre 2010, che ha causato la morte di due civili e due marines.

L’aver deciso di perseguirlo, si sta ritorcendo [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] contro il governo. Il Primo Ministro ha classificato le sue considerazioni come “distruttive per il paese e di supporto al nemico”, mentre il Ministro della Difesa come “nemico dello stato”. Ironicamente, in quella stessa omelia, Park ha detto che si è così bombardati dalla retorica “pro-Nord”, che i regimi conservatori amano usare ed abusare per reprimere le voci critiche, dopo averle marchiate come simpatizzanti della Corea del Nord”. 

Dalla fine dell’ estate di quest’anno, la leadership cattolica nella Corea del Sud, guidata dall’Associazione dei Sacerdoti Cattolici della Giustizia, ha protestato condannando la sistematica interferenza del governo, organizzando una combinazione di messa cattolica e fiaccolate di protesta. Il gruppo si ricorda [ko] per aver resistito contro la legge dittatoriale del padre del Presidente Park [it] negli anni 70, e per aver portato alla luce la tortura e la morte di Park Jong Chul, un personaggio fondamentale del Movimento Democratico del giugno 1987.

Le ultime notizie sullo scandalo elettorale danno 24,2 milioni di tweet, scritti dai servizi segreti e dal Comando per la sicurezza informatica del Ministero della Difesa, per diffamare i candidati dell’opposizione ed elogiare l’attuale Presidente (donna) Park Geun-hye. In risposte alle proteste crescenti, la presidente recentemente ha detto che “non tollererà alcun atto che potrebbe causare divisione sociale e ferire l’unità nazionale”.

Il web coreano ha risposto con rabbia e preoccupazione sulla libertà di espressione nazionale e sulla democrazia, alla luce del trattamento ricevuto da Padre Park.

Un noto giornalista partecipativo @mediamongu, ha twittato una foto che ritrae una speciale messa organizzata dal CPAJ e celebrata da Padre Park, il 22 Novembre. Si dice che abbiano partecipato alla protesta circa in 400 tra sacerdoti e fedeli:

Dopo la messa e la protesta a favore delle dimissioni della Presidente Park, i sacerdoti e i fedeli sono andati nelle strade, con le candele in mano e gridando “ Presidente, dimettiti!”.

Molti utenti del web hanno manifestato il loro timore nei riguardi della retorica “pro-Nord”, usata così frequentemente contro i gruppi progressivi e oppositori del governo:  

Il governo della Park sta manipolando la storia del bombardamento dell’isola di Yeonpyeong, per marchiare il CPAJ come associazione “pro-Nord”. Se non fosse stato per questo episodio, avrebbero trovato qualche altra scusa. Questa [retorica] è l’unica carta che possono usare in questo momento [è per questo che cui stanno usando questa tattica]. Qualsiasi gruppo che critica le elezioni truccate sarà marchiato come elemento “pro-Nord”, anche se si tratta di protestanti, buddisti won, buddisti coreani dell’ordine Jogye o altro. E’ davvero patetico.

Sotto la [precedente] amministrazione di Lee Myung-bak, ogni voce critica nei confronti del governo è stata etichettata come “pro-Nord”. Ora anche il CPAJ è etichettato come gruppo cattolico “pro-Nord”. E’ chiaro: chiunque dica qualcosa di negativo contro il governo e vuole le dimissioni della Park è un “pro-Nord”!

La società civile della città di Gwangiu ha detto: “ Sosteniamo con vigore il CPAJ e la loro protesta, i cui membri hanno accusato il governo di collusione e di aver violato la Costituzione, e i leader religiosi hanno continuato a tenere messe e proteste – se la retorica “pro-Nord” è l’unica risposta che il governo Park può dare a tutte queste voci, presto dovranno affrontare una resistenza più feroce e diffusa.

I netizen lamentano anche che i media coreani si sono schierati con la classe dirigente, e che i membri della chiesa cattolica siano stati attaccati [ko] da gruppi conservatori.

La logica della separazione tra “Stato e Chiesa” è fatta per impedire la collusione tra politica e religione, non per limitare la libertà di espressione, che invece è protetta dalla costituzione. Voi, media coreani, siete così occupati a diluire la manipolazione del NIS [Servizi segreti coreani] sullo scandalo elettorale [pubblicando altre notizie di primo piano] Se potete abbaiare al vostro padrone, almeno abbiate la cortesia di capire contro chi abbaiare e ricordatevi che il vostro capo è il popolo. Pagherete per questo.

 

Il CPAJ è stato bombardato con la scusa della retorica “pro-Nord” e i media hanno semplicemente amplificato gli assalti.

Oggi, proprio dopo il commento minaccioso della presidente Park Geun-hye, che non lascerà questi ribelli in pace [nota: questa è la versione che è arrivata all’utente, non le esatte parole della Presidente], il gruppo conservatore dei Veterani Goyeopje ha letteralmente cestinato la chiesa Jeonju. Dal momento che la Park Geun-hye ha detto che prenderà delle ferme misure contro le proteste illegali e violente, vediamo come reagirà a quest’ attacco illegale e violento contro la santa chiesa.

Dopo il fiasco di Lee Seok-ki, [i gruppi conservatori] hanno bruciato l’effige di Lee Seok-ki. Ora marchiano il CPAJ come “pro-Nord” e bruciano le loro effigi. Dai, è stancante – è come se stessimo guardando il sacrificio di una strega che brucia. In questo tipo di ricatti messi in atto, non c’è niente di nuovo.

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