Nel blog Memory in Latin America [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], Lillie Langtry ha pubblicato una serie di post sui “luoghi della memoria” nella capitale del Cile, Santiago: edifici o luoghi legati al colpo di stato [3] [it] che destituì il presidente socialista Salvador Allende [4] l'11 settembre 1973, e poi i 17 anni di dittatura di Augusto Pinochet [5][it]. Quest'anno, 2013, sono 40 anni [6] dal golpe.
1. Museo della Memoria e dei Diritti Umani
Questo tour virtuale comincia con il Museo della Memoria e dei Diritti Umani [8] [es], “un luogo grande e impressionante”, come spiega [9] Lillie:
Purtroppo non è permesso fare foto all'interno ed è davvero un peccato, perché la parte più impressionante per me è l'enorme parete di fotografie dei desaparecidos, che si estende lungo tutto lo spazio interno. C'è anche un punto in cui ci si può fermare ad osservarlo e cercare di individuare nomi e volti.
Al piano terra, vari terminali mostrano immagini del golpe del 1973 e delle sue conseguenze. Man mano che si salgono le scale, le varie aree coprono aspetti quali l'esilio e la solidarietà internazionale, la copertura mediatica e la tortura – includendo un agghiacciante dispositivo per scariche elettriche (prodotto da General Electric – che non ne indicava un tale utilizzo!). Ci sono anche oggetti fatti dai prigionieri e fotografie dei luoghi commemorativi che si trovano in Cile.
Lillie nota anche che “Questo non è esplicitamente uno spazio in cui troverai una sorta di pseudo-neutralità o equilibrio tra le fazioni pro e contro Pinochet”, e cita il catalogo del museo:
“Il compito di foggiare una memoria storica dev'essere guidato da un indicatore morale; dobbiamo costruire una lettura del trauma collettivo che vada oltre e trascenda ciò che è evidente, una storia di vittime e criminali, colpevoli e innocenti. L'obiettivo del museo è di costruire una memoria e di divenire uno spazio che aiuti la cultura dei diritti umani e i valori democratici a trasformarsi nella base etica condivisa della nostra presente e futura coesistenza. Solo in questo modo possiamo realizzare la nostra rivendicazione: MAI PIÙ.”
Altre foto del museo (anche alcune dell'interno) si trovano su Flickr [11].
2. Londres 38
In un altro post, Lillie scrive di un ex centro di detenzione e tortura, chiamato Londres 38 [13]:
Era usato dalla DINA (polizia segreta) come centro di tortura e detenzione per gli oppositori del regime, almeno 98 di questi morirono lì per le consegueze della detenzione [14] [es]. Di fronte all'edificio i nomi delle vittime sono incisi sul selciato (in modo simile allo Stolperstein [15] [it] in Germania).
E aggiunge:
All'inizio ero un po’ sorpresa dalla condizione dei muri, ma, ovviamente, ha molto più senso vederli così che artificialmente restaurati. Di sicuro si ha una percezione più forte di quanto avvenne in quel luogo; anche se è davvero sorprendente pensare alla centralità di questo spazio. Ilovechile.cl scrive che l'edificio era conosciuto per la musica classica che si sentiva provenire da esso – è piuttosto agghiacciante capire che cosa copriva quella musica.
3. La Moneda
Lillie include anche un post sul palazzo presidenziale cileno [18], che fu bombardato [19] durante il colpo di stato dell'11 settembre 1973.
A proposito del bombardamento, Francisco Vergara Perucich scrive in Democracities [20]:
Questo palazzo, considerato il simbolo dell'indipendenza nazionale e della tradizione democratica, una concreta espressione del progresso sociale, fu completamente bruciato e distrutto dalle stesse forze militari che avevano giurato lealtà alla nazione e alla sua costituzione. Immaginate due F-16 che bombardano la Casa Bianca, o due Typhoon che bombardano Buckingham Palace… Una scena davvero difficile da credere. Questo attacco fu il segno della fine dell’ era repubblicana e democratica.
4. Monumento in memoria dei Desaparecidos
Nel suo ultimo post sui luoghi della memoria a Santiago, Lillie ricorda il Monumento in memoria dei Desaparecidos [23]: “una lunga parete in pietra sulla quale è incisa la lista delle vittime”.
Spiega che il momumento si trova dentro a un cimitero:
Mi è sempre piaciuto vedere i monumenti usati come parte del tessuto della vita. In questo caso, alla base del momumento si trovano varie lettere, foto, piccoli pacchetti, fiori e altro. È un posto lugubre, ma, in fondo, si trova in un cimitero. La cosa importante è che queste vittime prima non avevano un luogo in cui le loro famiglie potessero andare a piangerle, e adesso ce l'hanno, e sono ricordati nel cimitero principale della capitale, come parte della storia del paese.
Si può visitare il blog [2] di Lillie per altre informazioni sulla memoria e i diritti umani in America Latina. Oppure si può anche seguirla su Twitter: @Lillie_Langtry. [25]
5. Lo Stadio Nazionale
Infine, abbiamo voluto aggiungere un altro luogo della memoria a Santiago del Cile: lo Stadio Nazionale [27] (Estadio Nacional in spagnolo), che venne utilizzato come centro di detenzione e tortura.
Come spiega Pascale Bonnefoy [28] su Global Post [29] , “le stime sul numero totale dei prigionieri variano da 7.000 a 20.000, includendo circa 1.000 donne. […] La tortura avveniva nella pista di ciclismo, negli uffici amministrativi, nei corridoi e sul campo di gioco. Non c'è un'idea chiara di quanta gente venne uccisa o scomparve nello stadio.”