Fra tutte le notizie tristi e violente che arrivano dallo Yemen, assassinii, esplosioni di bombe, gli attacchi dei droni USA e i sequestri, siamo riusciti a scovare alcuni piccoli elementi che forse vi siete persi:
1. Dopo due anni dietro le sbarre e nessuna accusa nei loro confronti, alcuni dei Giovani Rivoluzionari dello Yemen sono stati rilasciati [1][en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], sebbene alcuni di loro siano ad oggi ancora in prigione.
2. Il giornalista Abdulillah Hayader Shaye [3], che è stato imprigionato per quasi tre anni, [4] per aver svelato un attacco missilistico USA [5] nel remoto villaggio di montagna di Al-Ma'jallah, che ha causato 41 morti, è stato rilasciato e ha ricevuto il Premio per i Diritti Umani Alkaramah [6]. Ma non ha potuto partecipare alla cerimonia che si è svolta a Ginevra e ricevere il premio di persona, perché si trova attualmente agli arresti domiciliari [7]e non gli è permesso lasciare il Paese.
La giornalista Iona Craig e il giornalista investigativo autore de “La guerre dei droni”, Jeremy Scahill, hanno ritirato il premio per suo conto.
With @ionacraig [8] in Geneva for the @AlkaramaHR [9] Award to honor Yemeni journalist @AbdulEla [3] pic.twitter.com/hghkDZDqT9 [10]
— jeremy scahill (@jeremyscahill) December 6, 2013 [11]
Con @ionacraig a Ginevra per l'@AlkaramaHR Award, per celebrare il giornalista yemenita @AbdulEla
3. Il film yemenita “Karamah Has No Walls [12]“, che documenta i sanguinari eventi del 18 marzo 2011, avvenuti durante la rivoluzione yemenita, diretto dalla regista scozzese-yemenita Sarah Ishaq [13], è stato selezionato per una nomination [14] all’Oscar [15]. “Karamah” in arabo significa “dignità”.
Ecco il trailer:
Sarah Ishaq ha inoltre diretto il film documentario “The Mulberry House [16]“, che è stato trasmesso in numerosi festival internazionali del cinema nel mondo.
4. Lanciato con succeso lo scorso anno, TedxSanaa [17] ha tenuto quest'anno un altro evento sul tema “Le azioni contano [18]” [it], che ha avuto lo stesso risultato positivo di TedxAden, [19] avviato ll'11 dicembre 2013. Nella costituzione del progetto sono stati riposti un grande sforzo e un'ottima organizzazione, a cominciare dal flash-mob creativo [20] che lo annunciava, fino allo stimolante elenco di oratori e la varietà di soggetti in esso inclusi.
5. La coppia olandese che era stata rapita, la giornalista Judith Spiegel e il suo compagno Boudewijn Berendsens, è stata infine rilasciata [21] in tutta sicurezza dopo sei mesi di prigionia. I due erano disarmati e hanno affermato di aver ricevuto un buon trattamento dai loro rapitori. Judith ha dichiarato nel suo primo post su Facebook [22] dopo il rilascio:
Sì sì sì siamo liberi! Stiamo molto bene. Vi contatteremo presto, ma per ora: grazie mille per il supporto che ci avete dato. Non potete immaginare quanto sia stato meraviglioso è stato e lo è ancora per noi e per le nostre famiglie. Vi vogliamo bene e amiamo ancora lo Yemen (fatta eccezione per alcuni stronzi). Judith e Bou

Un murales dell'artista yemenita Murad Subay, in solidarietà con Judith durante il suo sequestro.
6. Il 15 dicembre è passata al parlamento yemenita una legge che vieta gli attacchi dei droni [25]. Il paese è stato vittima di continui attacchi dei droni degli USA [26] per anni, e recentemente c'è stato un attacco drone che ha colpito uccidendo 17 civili che stavano prendendo parte a un matrimonio [27]in Yemen. Certo, suona come una buona notizia, ma è stata semplicemente un'azione simbolica, dal momento che i legislatori possiedono in realtà poteri limitati, soprattutto quando lo stesso presidente del Paese supporta i droni [28] e non ci sono segnali che questi possano essere fermati in breve tempo.
Told that there wasn't a single MP who voted against today's drone. Telling. #yemen [29]
— Adam Baron (@adammbaron) December 15, 2013 [30]
E’ stato riferito che nessun membro del parlamento ha votato contro il drone di oggi. Per dire. #yemen
At this point, there's little indication that #yemen [29] parliament's drone ban is anything more than a symbolic gesture.
— Adam Baron (@adammbaron) December 15, 2013 [31]
A questo punto, ci sono pochi indizi che suggeriscono che il divieto del parlamento dello #yemen sull'uso dei droni sia qualcosa di più di un gesto simbolico.
7. Infine, è stato finalmente concordato un percorso per quanto riguarda la questione del “meridionale” [32]. Sono state garantite alcune autonomie per le regioni meridionali dello Yemen, in seguito ai reclami del movimento secessionista, che reclama la fine dell'unità fra il Nord e il Sud [33]dello Yemen, avvenuta nel 1990. Una commissione, formata dal presidente Abdu Rabu Mansour Hadi, sceglierà se formare due regioni nel sud e quattro nel nord, o due grandi entità, una a nord e una a sud.
E’ troppo presto per stabilire se queste ultime novità siano positive o negative, ma noi continuiamo ad essere ottimisti e a sperare di sentire più notizie positive dallo Yemen per il prossimo anno!