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Pakistan: giovane eroe confronta un attentatore per salvare la scuola

Categorie: Asia meridionale, Pakistan, Citizen Media, Diritti umani, Giovani, Guerra & conflitti, Politica
Tribute to Aitzaz Hassan's bravery that saves dozens lives in Hangu, KPK at Karachi press club.  Image by Ayub Mohammad. Copyright Demotix (11/1/2014) [1]

Un tributo al coraggio di Aitezaz Hassan che has salvato decine di vite ad Hangu, KPK tenuto al press club di Karachi. Immagine di Ayub Mohammad. Copyright Demotix (11/1/2014)

Uno studente di 14 anni, Aitezaz Hasan [2] [en, come gli altri link] è diventato l'ultimo giovane eroe pakistano, dopo aver sacrificato la sua vita per fermare un attentatore suicida che voleva entrare nella sua scuola nel distretto di Hangu, nel Pakistan nord-occidentale.

Aitezaz si trovava fuori dal cancello della scuola quando ha visto un uomo con indosso un giubbotto esplosivo. Con coraggio si è lanciato sull'attentatore e gli ha impedito di entrare all'interno dell'edificio, a Ibrahimzai, un'area in mano agli sciiti, nel distretto di Hangu. Poco dopo l'attentatore si è fatto esplodere, uccidendo entrambi.

Secondo i mass media [3], al momento dell'attacco c'erano circa 1.000 studenti nella scuola.

Aitezaz è stato proclamato eroe nazionale dall'amministrazione provinciale. Ci sono campagne sui social network per conferirgli la Nishan-e-Haider, la più prestigiosa medaglia al valore del Paese. Il primo ministro pakistano, Mohammad Nawaz Sharif l'ha indicato [4] per la Sitara-e- Shujat, la più importante medaglia al valore civile del Pakistan, che può essere conferita solo dopo l'approvazione del Presidente.

Gli utenti di Twitter hanno utilizzato gli hashtag #onemillionaitzaz (#unmilionediaitzaz) e #AitzazBraveheart (#AitzazCuoreimpavido) per omaggiarlo.

Nasim Zehra [5], una giornalista televisiva, scrive:

Signor primo ministro i cittadini credono che lo Stato del Pakistan debba conferire la medaglia Nishan-i-Haider al coraggioso figlio del Pakistan Aitezaz #onemillionaitzaz

Samar Minallah Khan, [8] antropologa e regista di documentari della regione nord-occidentale del Pakistan, scrive:

Aitzaz Shaheed, quale più grande sacrificio potevi fare! Sei un vero eroe! #Hero #BraveSoul #onemillionAitzaz #Salute

Sherry Rehman [14], l'ex ambasciatore pakistano negli Stati uniti, ha postato su Twitter una foto della scuola di Hasan:

Commovente: i compagni di classe di Aitzaz Hussain hanno messo una sua foto sulla sua sedia. #AitzazBraveheart #Pakistan

Oltre a rendere tributo e merito a Hasan, alcuni utenti di Twitter hanno contestato il fallimento del governo nel fare apertamente i nomi degli assassini e nel condannare gli attacchi suicidi nella regione. I Talebani hanno preso di mira moschee e aree sciite con sempre più frequenza. [19]Il Pakistan Tehreek-i-Insaaf [20] o PTI è al governo nella provincia nord-occidentale del KPK. Nonostante gli attacchi dei Talebani, stanno spingendo per avviare un dialogo con loro.

Saman Jafri [21] un politico affiliato al partito MQM [22] e membro dell'Assemblea Nazionale del Pakistan, scrive:

Gli #unmilionediAitzaz posso gentilmente denunciare apertamente gli assassini di Aitzaz e i loro simili (Talebani) e smetterla di chiedere il dialogo con loro? #Pakistan

Salman Sikandar [24] si chiede come mai il governo federale non incolpi il Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP) dell'uccisione di Aitezaz, anche se l'amministrazione provinciale del Sindh recentemente si è avvalsa della stessa organizzazione per l'assassinio di Choudhary Aslam, conosciuto come il poliziotto più severo del Pakistan [25]:

Gentili NawazSharif/Imran Khan & Co, chi è responsabile dell'uccisione di Aitzaz Haan” Il governo di Sindh ha chiaramente coinvolto il TTP nel caso Ch Aslam.

Sul suo blog, Mona Nasir from Peshawar si domanda  [27]per quanto ancora i loro figli debbano sacrificare la loro vita:

 

Quando leggo questa storia incredibile sul coraggio di questo ragazzo, o di chiunque altro perda la vita in questa guerra inutile, mi dico che ne è morto un altro. Più di 60.000 sono stati uccisi e più di un milione sono i profughi, a seguito di operazioni in aree dove noi siamo i responsabili di tutto questo caos, però non siamo ancora sicuri dove stia esattamente la radice del male: è la nostra guerra o come la affrontiamo.

Zarrar Khurro, scrive sul giornale in lingua inglese Dawn: “Siamo degni di Aitzaz Husain?” [28]

Non abbiamo bisogno di altri Aitzaz. Né di uno né di un milione. Quello di cui abbiamo bisogno è essere degni di colui che abbiamo perduto. Quello di cui abbiamo bisogno è che coloro che sostengono di guidarci mostrino il coraggio che ha avuto questo ragazzo. Forse questo è troppo per coloro che presentano scuse e insabbiamenti con infallibile regolarità e poi balbettano e tremano quando si tratta di fare i nomi dei responsabili degli omicidi di massa.