Tra il mucchio di nuove parole popolari uscite in Giappone, solo quattro hanno vinto il New Buzzwords Award [1] [ja] del 2013, un concorso annuale tenuto dalla U-Can, una società di formazione a distanza, e dalla casa editrice Liberal National.
In un risultato senza precedenti, i quattro vincitori che tagliano il primo posto su 50 candidati sono:
1. Imadesho!
Significa “Che ne dici di adesso?!”, frase resa popolare da Hayashi Osamu, un docente universitario di giapponese moderno di una scuola privata intensiva chiamata cram school [2] [en, come i link successivi salvo diversa indicazione], per averla usata in una pubblicità della scuola, dicendo che era il momento di iniziare a studiare per gli esami.
2. O-mo-te-na-shi
Pronunciare semplicemente a voce alta la parola giapponese “omotenashi”, significa esprimere ospitalità. Parola oggi in voga e introdotta da Christel Takigawa, una giornalista di notizie, che ha tenuto il discorso alla finale olimpica in Giappone. I due concetti di ospitalità e calda accoglienza sono profondamente radicati nella cultura giapponese
3. Jejeje
Significa “Cosa? Cosa?! COSA!?”, frase entrata nel vocabolario grazie alla serie televisiva popolare del 2013 “Amachan [3]”. È un’espressione dialettale che esprime stupore, usata dalla protagonista della serie, originaria della regione di Tohoku. La ragazza tenta di diventare una celebrità a Tokyo, ma alla fine ritorna nel Tohoku per contribuire a dare nuova vita all’area dopo il Grande Terremoto del Giappone orientale [4].
4. Baigaeshi
Ancora da una serie televisiva “baigaeshi” significa “duplice vendetta” o “vendetta” ed è lo slogan del personaggio principale di “Hanazawa Naoki [5],”un banchiere che si ribella al suo capo irragionevole.
Yukihiro Matsumoto ha commentato su Twitter il collegamento televisivo delle quattro parole:
流行語大賞。4つ選ばれたものすべてがテレビ由来ということは、テレビの影響力はまだまだ大きいってことだよね。
— Yukihiro Matsumoto (@yukihiro_matz) 2013, 12月 2 [6]
Le quattro parole selezionate dal Buzzwords Award hanno una comune origine televisiva, ciò prova che la sfera d’influenza della televisione è maggiore di quanto lo fosse prima.
Tra le altre parole rientrate nelle prime dieci, secondo la lista pubblicata il 2 dicembre 2013, c’è “hate speech”, una parola popolare nel 2013, l’anno della protesta contro la Corea [7] e contro la crescente popolarità dei suoi prodotti nel mercato giapponese.
Ci sono altre parole nella lista delle prime dieci, come “PM 2.5 [8]”, come viene comunemente chiamato l'inquinamento atmosferico sotto forma di particolato, diventato in voga dopo i timori che l'inquinamento della Cina [8] possa raggiungere il Giappone; “Secret Protection Bill [9]”, un controverso disegno di legge che potrebbe inasprire le sanzioni per la divulgazione di segreti nazionali o anche“Abenomics [10]”, una sorta di slogan per la gestione delle politiche economiche del presidente Shinzo Abe.
Net Buzzwords Award
Un altro concorso, il “Net Buzzword Award [11]” [ja], annunciato il 2 dicembre, sembra stia generando una discussione anche maggiore. Il premio, il cui scopo è di mettere in rilievo i termini più alla moda su Internet, è stato istituito da un motore di ricerca giapponese al quale partecipano gli utenti di 2chan, una sorta di bacheca online, esprimendo i loro voti [12] [ja] su quello che pensano siano le frasi più note dell’anno.
Anche il Net Buzzwords Award ha premiato “Imadesho!”, mentre “Baigaeshi” è arrivata terza. Al secondo posto “gekiokopunpunmaru”, una frase bambinesca per esprimere molta rabbia in forma onomatopeica e quindi piuttosto difficile da tradurre.
Katsura Igarashi commentando su Twitter le somiglianze tra i due concorsi ha scritto:
ネット流行語大賞が普通の流行語大賞と大して変わらないの、隠れ家としてのネットの終焉だなあ。
— 五十嵐桂 (@tvoisdeadend) 2013, 12月 2 [13]
Il Net Buzzwords Award e l'annuale Buzzwords Award sono più o meno uguali. Diciamo che segnano la fine di internet come luogo di rifugio.