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Cuba: aumenta tutto tranne che i salari dei lavoratori statali

Categorie: America Latina, Caraibi, Cuba, Citizen Media, Economia & Business, Lavoro, Ultim'ora
Los precios de los productos alimenticios se han incrementado durante los últimos tiempos en Cuba (Foto cortesía de la autora)

Negli ultimi tempi, a Cuba, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati, mentre la paga dei lavoratori statali rimane la stessa. (Foto di cortesia dell'autrice)

Il congresso appena conclusosi dell’Unione Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC) [1][es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], l'unica organizzazione di questo tipo nel paese, si è chiuso con la conferma che non ci sarà un aumento salariale per i lavoratori statali, a meno che ci sia un aumento della produttività.

A Cuba, il salario medio dei lavoratori statali è di circa 15 dollari mensili, secondo la tassa di cambio della moneta ufficiale cubana, e i costi del tenore di vita sono aumentati negli ultimi anni, in seguito all'applicazione di misure economiche come l'eliminazione di alcuni alimenti del carrello della spesa base sussidiato dallo Stato. A questo si aggiunge il considerevole aumento dei prezzi degli alimenti nel mercato non statale.

Secondo il presidente cubano, Raúl Castro [2],

sería irresponsable y con efectos contraproducentes disponer un aumento generalizado de los salarios en el sector estatal, ya que lo único que causaría es una espiral inflacionaria en los precios, de no estar debidamente respaldado por un incremento suficiente de la oferta de bienes y servicios.

sarebbe irresponsabile e avrebbe effetti controproducenti disporre un aumento generalizzato dei salari nel settore statale, visto che l'unica cosa che causerebbe è una spirale inflazionistica nei prezzi, a meno che non sia debitamente supportato da un incremento sufficiente dell'offerta di beni e di servizi.

La questione dell'aumento dei salari, condizionante per il rialzo della produttività, ha fatto rifocalizzato il dibattito sul circolo vizioso in cui Cuba si è trovata negli ultimi tempi.

In questo senso, il nuovosegretario  eletto della CTC, Ulises Guilarte, ha segnalato [3] che conseguentemente questo circolo è:

Los problemas del salario se identifican como el principal obstáculo para el incremento de la productividad y la eficiencia, señalándose en no pocos lugares como causa de desmotivación, apatía y desinterés por el trabajo, con las consiguientes afectaciones en la disciplina laboral, el éxodo de trabajadores calificados hacia actividades mejor remuneradas pero menos exigentes desde el punto de vista profesional, produciéndose sin dudas un proceso de descapitalización de la fuerza de trabajo, lo que ha impactado fundamentalmente en las ramas industriales básicas, el Ministerio de la Construcción y otros, además de la negativa cada vez más frecuente a ser promovidos a responsabilidades de dirección.

I problemi relativi ai salari sono il principale ostacolo per l'aumento della produttività e dell'efficienza in molto campi, causando demotivazione, apatia e disinteresse per il lavoro, con conseguenti effetti nella disciplina del lavoro e nell'esodo dei lavoratori qualificati verso attività più remunerative, ma meno esigenti dal punto di vista professionale, producendo senza dubbio un processo di sottocapitalizzazione della forza del lavoro, cosa che ha colpito i rami industriali basilari, il Ministero della Costruzione e altri, come anche le sempre più negate promozioni verso posizioni direzionali.

Nel suo discorso, Raúl Castro ha confermato [4] [en] che i servizi medici potrebbero ricevere un incremento salariale, “posto che il principale guadagno per il paese in questo momento è dovuto al lavoro di migliaia di medici che prestano servizio all'esterno”.

A gennaio 2011, l'ambasciatore del Brasile nell'Avana ha annunciato [5] che quest'anno ci saranno 11,000 medici cubani che lavoreranno nelle zone più povere e remote del paese.

La Cooperazione Sud-Sud, partner dell'Organizzazione Panamericana della Salute, darà circa 500 milioni di dollari annuali a Cuba.

Dal suo blog Esquinas de Cuba [6], Alejandro Ulloa scrive [7]:

(…) De no lograr abundantes inversiones extranjeras, al igual que la recapitalización de importantes sectores productivos, la economía cubana estará moviéndose en este círculo vicioso, que atenta a todas luces contra el incremento del poder adquisitivo de los salarios, verdadero problema que afecta a la población hoy.

(…) Non potendo ottenere investimenti stranieri significativi, come la ricapitalizzazione dei principali settori produttivi, l'economia cubana continuerà a muoversi in questo circolo vizioso, che chiaramente danneggia contro l'aumento del potere acquisitivo dei salari, il vero problema che colpisce la popolazione oggi.