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Macedonia: decine di poliziotti guardano i centinaia in marcia contro la povertà

Categorie: Europa centrale & orientale, Macedonia, Citizen Media, Diritti umani, Economia & Business, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica, Protesta

Come precedentemente annunciato [1] [en], lo scorso primo marzo alle 11:55 in punto si è tenuto il corteo contro la povertà “5 (minuti) alle 12″ di fronte al parlamento, nella capitale Skopje. Immagini [2] e reportage fotografici [3] dell'evento indicano la partecipazione di circa un migliaio di persone, circondate da un nutrito cordone di polizia. Al termine del corteo si è tenuto il “Concert for Dignity” in Jadran Square.

In Macedonia, paese tra i più poveri d'Europa, un cittadino su tre vive al di sotto della soglia di povertà [pdf] [4] [en].

Marcia contro la povertà a  Skopje, 1 marzo 2014. Foto F.S. CC-BY. [5]

Marcia contro la povertà a Skopje. Foto dell'autore, 1 marzo 2014. CC-BY- 2.0

Gli organizzatori dell'evento, 8th of September e Macedonian Platform Against Poverty, chiedono modifiche alle leggi sul welfare affinché sia garantito un salario minimo anche ai cittadini più poveri.
L'evento si è svolto pacificamente, con la sola eccezione dell'attacco di un poliziotto nei confronti di una giornalista. L'attivista Petrit Saracini racconta [6] [mk] su Facebook:

Dobro pomina marsot i koncertot protiv siromastijata, bez incidentite koi gi najavuvaa mediumite na vlasta. Osven eden moment, koga, koj drug, ako ne policijata, povotrno prekardasi, i legitimirase snimatel, a koga direktorkata na Helsinski gi prasala sto pravat, grubo ja otturnale. Pred lugje i kameri. Ic ne im cue. Na edvaj ni 1000 lugje izvadija 1000 dzandari. Nazdravje neka im se dnevnicite. I tie gi plakjame nie.

La marcia e il concerto contro la povertà sono andati bene, senza gli incidenti “predetti” dai media governativi. Almeno fino a quando la polizia decide di strafare e chiede il documento di identità a un cameraman. Quando la direttrice di Helsinki Committee interviene per sapere cosa sta succedendo, viene buttata a terra, di fronte alla gente e alle telecamere. Ma non se ne sono preoccupati. Per meno di mille persone, c'erano altrettanti poliziotti armati. Che possano spendere la paga dei loro straordinari felicemente. Tanto, li paghiamo comunque.

La direttrice di Macedonian Helsinki Committee [7] [en], un'organizzazione per i diritti umani, Uranija Pirovska ha dichiarato [8] [mk] che intende presentare un reclamo ufficiale al Ministero dell'Interno, avallato da un video e da testimoni oculari.

Nel settembre 2013, l'emittente privata Nova TV aveva raccontato [9] e analizzato [10] [mk] un simile incidente, in cui la polizia aveva costretto un loro cameraman a cancellare le riprese di un’aggressione della polizia stessa contro i dimostranti [11] [en] che cercavano di proteggere un noto parco pubblico di Skopje dalla distruzione. Ad oggi, nessun provvedimento è stato preso nei confronti dei colpevoli.

Davanti al palazzo del governo, i dimostranti hanno trovato ad attenderli un cordone di polizia e uno di statue antiche. Il governo infatti sta trasformando la facciata modernista nel cosidetto stile barocco tipico di Skopje 2014 per un costo iniziale di 9 milioni di euro. Foto: F.S. CC-BY. [12]

Davanti al palazzo del governo, i dimostranti hanno trovato ad attenderli un cordone di polizia e uno di statue antiche—veri reperti archeologici— posti lì nel 2007. Con il  progetto Skopje 2014 [13] [en], infatti, il governo sta trasformando l'architettura modernista della città in uno stile falso-barocco per un costo iniziale di 9 milioni di euro. Foto dell'autore. CC-BY.

Il corteo è stato organizzato e promosso attraverso una pagina Facebook [14] e un blog [15] [mk] e su Twitter tramite gli hashtag #5до12 [16] e #5do12 [17] .