Come conseguenza alla convocazione della marcia per i diritti delle donne e dei bambini [po, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] a Maputo, Teodoro Waty, il presidente della commissione per gli Affari costituzionali, i Diritti Umani e la Legalità del Mozambico, ha riportato pubblicamente che gli articoli che violavano questi diritti sono già stati eliminati dalla bozza del codice penale a febbraio, sebbene la popolazione non ne fosse stata informata.
L'annuncio è stato fatto proprio il giorno della marcia, il 20 marzo 2014, dopo la consegna di una petizione da parte di varie organizzazioni della società civile al presidente dell'Assemblea della Repubblica.
Nel comunicato pubblicato il 25 marzo, le stesse organizzazioni hanno reagito con sorpresa all'annuncio di Waty, interpretandolo come una manovra per “screditare e forse impedire la marcia”:
registaram-se manobras de desmotivação da participação na marcha, sob a forma de mensagens de e-mail e Facebook disseminadas pela rede, dizendo que essa manifestação tinha sido cancelada, por haver já uma resposta positiva às demandas que lhe deram origem. Outras mensagens informavam erradamente o dia em que se realizaria a marcha, tendo inclusivamente havido um deputado que na própria 5ª feira falou num programa da Rádio Moçambique, das 6 horas da manhã, informando que já não se realizaria a marcha, porque as reivindicações estavam satisfeitas.
stanno cercando di demotivare la partecipazione alla marcia sotto forma di messaggi email e Facebook disseminati nella rete, che dicono che la manifestazione è stata cancellata poiché c'è stata già una risposta positiva alle richieste che le avevano dato origine. Altri messaggi mostravano la data sbagliata in cui sarebbe avvenuta la marcia, e un deputato, proprio giovedì mattina alle 6, ha detto in un programma di Radio Mozambico che la marcia non sarebbe avvenuta perché le rivendicazioni erano state soddisfatte.
Aumentano le promesse di “proseguire la mobilitazione fino alla votazione finale di questa legge”, e nel frattempo sono già state lanciate altre petizioni anche da alcune organizzazioni internazionali come Amnesty Internacional [en] o Avaaz.
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