[Questo articolo è stato scritto originariamente da Alfredo Manjate (@AlMero05) e pubblicato [pt] dal Jornal @Verdade il 2 aprile 2014.]
Il Governo del Mozambico intende perseguire penalmente la prassi di pubblicare su Internet messaggi telefonici (SMS), posta elettronica (email) o qualsiasi altro tipo di articolo che consideri “offensivo o che metta a repentaglio la sicurezza dello Stato”. La proposta di legge che disciplina tale materia è stata approvata dal Consiglio dei Ministri martedì, 1 aprile 2014, e sarà sottoposta al Parlamento per l'approvazione.
La novità è stata avanzata nel corso della riunione sulla nona Sessione del Consiglio dei Ministri dal ministro della Scienza e Tecnologia, Louis Pelembe, il quale ha dichiarato che la disposizione in questione istituirebbe il regime sanzionatorio delle infrazioni cibernetiche in modo da garantire la protezione del consumatore e aumentare la fiducia dei cittadini nell'utilizzo delle transazioni elettroniche come mezzi di comunicazione e prestazione di servizi.
Spiegando in maniera oggettiva ciò che si intende fare con tale norma in procinto di essere sottoposta al Parlamento, Louis Pelembe afferma:
quem enviar, por exemplo, SMS ou e-mail insultuosos ou que possam pôr em causa a segurança do Estado será responsabilizado no âmbito da Proposta de Lei.
Chi invia, ad esempio, SMS o email offensive o che possano mettere a repentaglio la sicurezza dello Stato sarà perseguito conformemente alla Proposta di Legge.
Tale legge concerne anche le transazioni finanziarie fraudolente, l'accesso a Internet o a basi di dati.
Nel caso specifico dei messaggi telefonici, il ministro ha ricordato che essi “nel passato recente hanno creato molta agitazione nel nostro paese” e che per questo motivo era necessario disciplinare tale materia giuridicamente.
Egli si riferiva alla cosiddetta “Rivolta del Pane“[en], scoppiata nel settembre 2010 ed organizzata via SMS [pt] per protestare contro l'aumento del prezzo di pane, acqua ed elettricità. In seguito, il governo mozambicano emanò, tra le altre restrizioni [pt] imposte sui servizi di messaggistica in Mozambico, un decreto legge ministeriale per costringere gli utenti dei telefoni cellulari[pt] prepagati a registrare le proprie schede SIM presso le due compagnie telefoniche operanti nel paese.
Il ministro ritiene che tale Legge miri a fornire al Governo e al paese uno strumento legale che permetta allo Stato mozambicano di regolare e disciplinare le attività nell'ambito delle transazioni elettroniche.
Una volta approvata dal Parlamento, detta legge sarà la prima in Mozambico a regolare tale materia.
Prove dello Stato di Vigilanza
Un messaggio iniziato a circolare sui telefoni cellulari all'inizio del 2014 ha portato la Polizia di Investigazione Criminale (PIC) a contattare [pt] la presidente della Lega dei Diritti Umani (LDH), Alice Mabota, per avere chiarimenti in merito al suo coinvolgimento nei fatti. Il messaggio recitava:
Família moçambicana, acordem!!! Guebuza não nos quer ver vivos. Melhor acabarmos com ele do que ele connosco. Apelamos à manifestação imediata para a retirada dele do poder antes que seja tarde. Colabora com a ideia passando a mensagem para os outros. A sms é da Dr. Alice Mabota.
Famiglia mozambicana, svegliati!!! Guebuza non ci vuole vivi. Meglio finire lui prima che lo faccia con noi. Convochiamo una manifestazione immediata per costringerlo a ritirarsi dal potere prima che sia troppo tardi. Collabora inviando questo messaggio ad altri. Il messaggio è stato inviato dalla Dott.ssa Alice Mabota.
All'uscita della stazione di polizia di Maputo, Alice Mabota ha dichiarato davanti ai giornalisti:
só foram perguntar se a mensagem é da minha autoria e eu disse que não era. Eu forneci-lhes os meus três números de telefone para eles investigarem e ver se a mensagem foi enviada a partir de um deles.
Mi hanno soltanto chiesto se ero io l'autrice del messaggio ed io ho smentito. Ho fornito loro i miei tre numeri di telefono affinché possano verificare se il messaggio è stato inviato da uno di essi.
Recentemente, una relazione esaustiva sui Diritti Umani in Mozambico [en], pubblicata dal Dipartimento di Stato americano, ha riportato che il Governo avrebbe condotto intercettazioni telefoniche nei confronti dei membri dei partiti politici e degli attivisti politici e dei diritti umani in Mozambico.