India: una mappa delle molestie per rendere più sicure le strade cittadine

Scovare una ragazza indiana che sia riuscita a sfuggire alle molestie che avvengono sulle strade del suo paese può essere una vera sfida. Elsa Marie D’Silva è una delle fondatrici di Safecity [en, come tutti i link seguenti tranne ove diversamente segnalato], un servizio di mappatura a cui chiunque può contribuire per “individuare i vermi.” Quando le è stato chiesto se avesse mai subito molestie per strada, D’Silva ha risposto “non ho mai conosciuto una ragazza indiana che non le abbia subite.” La maggior parte delle donne è addestrata a passare oltre con calma, senza fare scenate.

Safecity strongly believes all women We strongly believes that 'all women have the right to live safely"

Safecity ribadisce con forza che “ogni donna ha il diritto di sentirsi al sicuro”

Il fenomeno delle molestie per strada è fortemente diffuso in India, così come nel resto del mondo, e ciò spinge numerose organizzazioni a entrare in azione allo scopo di combatterlo. Tra quelle attive in India spiccano Freeze the Tease e Hollaback India. Safecity adotta un approccio differente, concentrandosi non solo sulla necessità di reagire ai molestatori, ma anche su quella di “individuare” su una mappa il luogo dell'accaduto.

Part of a Safecity Bystander Campaign, courtesy of Safecity's Facebook page

Parte di una campagna tra i passanti promossa da Safecity, per vedere se “le persone sarebbero accorse ad aiutare la vittima,” per gentile concessione della pagina Facebook di Safecity

Safecity (anche su Twitter e Facebook), ispirato a un progetto analogo attivo in Egitto chiamato Harassmap, è nato come risposta alle proteste di massa seguite al tristemente noto stupro di gruppo di Delhi [it] avvenuto nel dicembre 2012; i suoi creatori volevano mettere a punto una piattaforma e un forum per affrontare il fenomeno con una strategia a lungo termine. Safecity è una piattaforma di aggregazione di informazioni, che ha lo scopo di rendere più facilmente identificabili i punti caldi di una città in cui si sono verificati degli abusi. Al fine di creare uno spazio sicuro per tutti, Safecity chiede agli utenti di “Individuare i vermi!” condividendo racconti, fotografie e/o video e, cosa più importante, il luogo dove è accaduto il fatto.

Fino ad ora, gli eventi segnalati sono stati oltre 2700. Benchè l'attenzione sia posta sulle tendenze generali, piuttosto che sui casi individuali, Safecity ha avviato una collaborazione con la polizia di due stati, per capire come questa fonte di informazioni possa essere utilizzata in coordinamento con le forze dell'ordine.

A poster for schools available on the Safecity website

Un poster per le scuole disponibile sul sito di Safecity

Safecity può anche rappresentare uno strumento di prevenzione. In un caso, ribattezzato “Caso Shakti Mills”, gli accusati hanno confessato di aver violentato quattro donne nello stesso luogo. Secondo gli organizzatori di Safecity, ciò faceva pensare che al verificarsi di altri fatti di questo genere, come sostenuto da D’Silva e Saloni, “se alcune persone avessero segnalato quel luogo come area soggetta a episodi di molestie, si sarebbero potuti prendere provvedimenti adeguati.”

I fondatori di Safecity rappresentano un piccolo gruppo di cittadini accomunati dagli stessi ideali civili, basati sul diritto di vivere in una società sicura. “Crediamo anche che una donna debba essere in grado di recarsi ovunque voglia senza essere preda di paura e angoscia, senza dover calcolare quale tragitto fare per non correre rischi, e senza doversi preoccupare del proprio abbigliamento o delle persone che la circondano.”

Come scritto in una mail da D’Silva e dalla co-fondatrice Saloni Malhotra, “chi molesta lo fa laddove si sente al sicuro; il silenzio delle vittime e dei passanti che assistono alla scena li rende più sicuri di sè e il fenomeno continua a crescere.” Invece di abbandonarsi alla disperazione, gli organizzatori si chiedono: “cosa possiamo fare, in quanto comuni cittadini, per cambiare la situazione? Non è forse la società stessa ad aver dato origine al problema? Cosa possiamo fare per attuare il cambiamento?”

Screenshot of the Safecity map

Fermo immagine della mappa di Safecity

In quest'ottica, Safecity sta lavorando a una serie di video incentrati sull'importanza della consapevolezza da parte delle donne, di come fare per proteggersi. La lista stilata da Safecity include, tra gli altri, questi suggerimenti: evitare di viaggiare da sole, non accettare cibo o bevande da sconosciuti e anche se ci si trova a una festa provvedere da sole al proprio drink. Il consiglio finale della lista è quello di “procurarsi dello spray lacrimogeno o al peperoncino.” Si spera che sia prossimo il momento in cui queste liste non saranno più necessarie.

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