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Italia-Gaza: in ricordo di Vittorio Arrigoni

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Israele, Palestina, Governance, Guerra & conflitti

Sono passati già 3 anni da quando Vittorio Arrigoni [1] [it, come tutti i link seguenti] perse tragicamente la vita, il 15 aprile 2011 [2]. Nato a Beasana in Brianza, il 4 febbraio 1975, Fu vittima dell'estremismo religioso a Gaza, dove viveva a causa del suo impegno politico a favore della pace. Vittorio era un reporter, uno scrittore e soprattutto un pacifista.

Il 2 agosto, il gruppo Emergency Valle d’Ittrio, dopo aver ripulito l’Arena della Pace in villa Carmine, a Martina Franca, suggerisce di intitolarla “Arena della Pace Vittorio Arrigoni“.

Nella lettera indirizzata all’Amministrazione Comunale, si legge [3]:

Scriviamo mentre le nostre mani provano a ripulire dalla polvere la parola Pace, in Villa Carmine. Scriviamo mentre il mondo fabbrica macerie, mentre i governanti si astengono dalle responsabilità e addomesticano l’informazione in un mondo malato dove più di nove persone, civili, su dieci pagano con la vita le scelte di una ridicola sicurezza internazionale che nasconde, in realtà, solo ed unicamente interessi economici.

La guerra, che mutila e uccide, trasporta quelle ferite infettate di disperazione fino alle nostre coste e Martina Franca, nelle scorse settimane, ha potuto respirare un po’ di questo dolore.

Anche oggi (sabato 2 agosto), con la gioia dello stare insieme, non abbiamo potuto distrarci dalle informazioni che giungono da tutto il Mediterraneo. Ci siamo guardati le scarpe sporche, scarpe di volontari che come gli zoccoli nelle nostre sale operatorie, da venti anni, curano persone e denunciano la volgarità della guerra, senza essere riusciti ancora a buttarla fuori dalla storia.

In questi giorni è tornato prepotentemente il pensiero ad un compagno di viaggio scomparso, sarebbe meglio dire ucciso, qualche anno fa. Il suo nome era Vittorio Arrigoni, un ragazzo partito dal Nord Italia per girare il mondo e difendere gli ultimi.