Starboy è nato quando Trinidad e Tobago ha rappresentato una Nuova Opera Teatrale

Promotional photo for the new indigenous music-theatre work, Jab Molassie, premiering in Trinidad and Tobago this week. Photo by Maria Nunes, courtesy the Calabash Foundation for the Arts, used with permission.

Foto promozionale per il nuovo lavoro teatrale indigeno, Jab Molassie, in anteprima questa settimana a Trinidad e Tobago. Foto di Maria Nunes, grazie alla Fondazione delle Arti di Calabash. Su autorizzazione.

Laventille [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] — una delle aree più creative di Trinidad e, ancora oggi, una delle più povere. Jab Molassie, il diavolo mascherato, ha ingannato Starboy, il musicista in difficoltà, facendogli credere di poter realizzare i suoi sogni più improbabili scambiando il suo strumento con un libro magico. Jab insegnerà a Starboy come utilizzare il libro, se Starboy gli insegnerà come suonare il violino. Il patto è fatto, ma Starboy scopre, dopo molto tempo, che lui è ricco ma miserabile. Gli manca la sua vecchia vita, ma soprattuto la sua musica. Senza niente tra le mani, suona per il Diavolo durante un gioco per riguadagnare la sua libertà. Ma Starboy si sbarazzerà davvero di Jab Molassie?

Se la trama delle recenti opere teatrali di Trinidad e Tobago vi sembra famigliare, è perché si tratta di un riadattamento del lavoro solista Igor Stravinsky's The Soldier's Tale. Caitlyn Kamminga, un nativo di New Orleans che attualmente lavora come assistente di contrabbasso nell'Accademia di Arti Sceniche dell'Università di Trinidad e Tobago, ha scritto il libretto e ha collaborato con un compositore risedente a Londra, Dominique Le Gendre, emerso dall'opera di Trinidad, per portare il concetto sul palco. L'anteprima mondiale di Jab Molassie avrà luogo questo giovedì al Teatro The Little Carib di Port of Spain, che è stato fondato dal leggendario ballerino Beryl McBurnie di Trinidad e Tobago ed è stato per molto tempo il luogo d'espressione e dello sviluppo della cultura indigena. Global Voices ha aperto delle trattative con alcuni dei maggiori musicisti per avere maggiore informazioni sulla produzione.

Global Voices (GV): Spiega cos'è Jab Molassie e perché è importante per Trinidad e Tobago.

Dominique Le Gendre (DLG): Jab Molassie is a translation into Trinidadian culture of Stravinsky's “The Soldier's Tale”, [which] shows the universality of the original story. It is a timely cautionary tale that alerts the audience to the relaxed presence of temptation in all of its forms and the dire consequences of succumbing. It also reminds us that while we make mistakes in life, redemption requires effort if we are to hold on to the most essential part of ourselves: our integrity.

What is original about this work is the way in which it brings together characters, locations and elements of Trinidad's present with its past through the use of carnival, music design and lighting, all the while remaining a piece that is thoroughly of its time.

Dominique Le Gendre (DLG): Jab Molassie è una traduzione adattata alla cultura di Trinidad di “The Soldier's Tale” di Stravinsky, che mostra l'universalità della storia originale. È un storia tempestiva, che mostra allo spettatore la presenza di tutte le forme di seduzione e le conseguenze che si hanno nel cedervi. Ci ricorda che mentre commettiamo errori nella nostra vita, la redenzione ha bisogno di sforzi, se resistiamo alla parte più importante di noi stessi: la nostra integrità. Questo lavoro si distingue per il modo in cui i personaggi, i luoghi e gli elementi di Trinidad, presenti e passati, vengono messi insieme con l'uso del carnevale, di musica e luci, è un'opera che si adatto al suo tempo.

Natalia Dopwell and Roger Roberts playing the role of the Jab Molassies; Nickolai Salcedo as Starboy is between them. Photo by Maria Nunes, used with permission.

Natalia Dopwell e Roger Roberts mentre recitano nell'opera di Jab Molassies; Nickolai Salcedo, mentre interpreta Starboy, è in mezzo a loro. Foto di Maria Nunes. Su autorizzazione.

GV: Caitlyn, cosa ti ha spinto a scrivere il libretto? Dal momento che non appartiene al paese di Trinidad, come sei riuscito a catturare lo spirito e la cultura autentica del luogo?

Caitlyn Kamminga (CK): When we [Caitlyn and her husband, British trombonist Aidan Chamberlain] arrived in Trinidad in 2009, the National Academy for the Performing Arts had not yet been built. Amongst other things, we had been brought over to help create the programs for a newly-forming Academy for the Performing Arts. My colleagues and I hit the ground running, networking in the community. A big part of our ongoing research is creating a relevant concert series that opens the doors of NAPA to the public, offering a professional model to our students.

Stravinsky, at the time of writing L'Histoire, was heavily influenced by the in vogue ‘primitivism’ and African rhythms that Europeans were hearing for the first time. I really wanted to perform the work in Trinidad and Tobago, as I thought it would go down very well. It was my husband who suggested a local adaptation to make the work more accessible to Trinbagonian audiences. Once I started doing research […] I became completely immersed in the poetry of the language. I had a wonderful partner in the process, the original Corporal [a character in the play] , who was a security guard at my children's school. He was from Belmont and […] frankly, he would take the piss out of my choices of language: ‘Miss Caitlyn, they might say that in New Orleans…but a Trini would never say that!’ He was a wonderful man. Sadly, I have lost touch with him. But I am eternally grateful for his input, for the time and care that he took in helping me.

Caitlyn Kamminga (CK): Quando siamo arrivati [Caitlyn e sua moglie Aidan Chamberlain, trombonista britannica] a Trinidad nel 2009, l’Accademia Nazionale delle Arti Performative non era ancora stata costruita. Tra le altre cose, siamo stati portati qui per aiutare a creare i programmi di una nuova Accademia di Arti Performative. Io e i miei colleghi siamo partiti in quarta con la collaborazione. Gran parte della nostra attività è dedicata alla creazione di una serie di importanti concerti, offrendo un modello professionale ai nostri studenti.

Stravinsky, al momento della stesura de L'Histoire, era fortemente influenzato dal ‘primitivismo’ in voga e dai ritmi africani che gli Europei stavano cominciando ad ascoltare. Volevo eseguire l'opera di Trinidad e Tobago, perché pensavo che il pubblico l'avrebbe gradita. È  stato mio marito che mi ha suggerito un'adattamento locale dell'opera, per renderla più accessibile alle persone di Trinidad e Tobago. Dopo aver fatto alcune ricerche […] mi sono immersa del tutto nella poesia e nel linguaggio. Ho avuto un fantastico alleato in questo percorso, il Caporale [un personaggio dell'opera], che è stato un addetto alla sicurezza nella scuola dei miei figli. Era di Belmont e […] francamente, sfotteva le mie scelte linguistiche: ‘Signora Caitlyn, questo potrebbero dirlo a New Orleans…ma a Trini non lo direbbero mai’ era un uomo strepitoso. Sfortunatamente non siamo rimasti in contatto. Ma gli sarò eternamente grata per i suoi consigli, per il tempo che mi ha dedicato e per l'interesse dimostrato.

Germaine Wilson and Wendell Manwarren in the role of the Corporals. Photo by Maria Nunes, used with permission.

Germaine Wilson e Wendell Manwarren nel ruolo di Corporali. Foto di Maria Nunes. Su autorizzazione.

GV: Come è stata coinvolta Dominique?

CK: Dominique and I already had a professional relationship, as she had written a piece for my group Ibis EnsembleFragments 1, which drew from Derek Walcott's Nobel speech. When the plan to perform the new libretto with the original score by Stravinsky fell through, I decided to approach Dominique about the possibility of commissioning new music. I loved her music and as the idea grew and formed, I realized how the creation of an entirely new work would make a much greater impact. Dom has been so delightfully creative and supportive through the process.

CK:  Io e Dominique avevamo già avuto dei contatti professionali, dal momento che aveva scritto un pezzo per il mio gruppo Ensemble, Frammento 1, tratto dal discorso del Nobel di Derek Walcott. Dopo che l'idea di eseguire il nuovo libretto con la partitura originale di Stravinsky è svanita, ho deciso di avvicinarmi a Dominique per commissionare nuova musica. Amo la sua musica e quando l'idea ha cominciato a prendere forma, ho capito che la creazione di un'opera del tutto nuova avrebbe avuto un grandissimo impatto. Dom è stata molto creativa e d'aiuto.

GV: Dominique, ci ha guidati verso la tua composizione — cosa cercavi di catturare attraverso la musica? 

DLG: Per mezzo della composizione ho voluto evocare la musica con cui sono cresciuta: una combinazione di musica classica, la musica degli anni 1930-70 di Trinidad, la musica della stessa epoca di Martinica e del Venezuela e di utilizzare tutti questi suoni per catturare lo spirito dei personaggi con il loro dinamismo, inventiva, umorismo, inganno, compassione, invidia, desiderio, punti di forza e di debolezza. Il processo in sé è stato lento, volevamo assicurarci che la musica stesse rappresentando appieno ogni personaggio con le sue verità e menzogne, mantenendo, allo stesso tempo, un punto di vista esterno. In un certo senso, il processo di scrittura è difficile da spiegare, una volta che la scenografia e i personaggi sono delineati, arriva una voce che devo seguire, mentre mi chiedo quali sono le domande a cui poter rispondere per assicurarmi che ciò che sto scrivendo sia coerente.

DLG: Per mezzo della composizione ho voluto evocare la musica con cui sono cresciuta: una combinazione di musica classica, la musica degli anni 1930-70 di Trinidad, la musica della stessa epoca di Martinica e del Venezuela e di utilizzare tutti questi suoni per catturare lo spirito dei personaggi con il loro dinamismo, inventiva, umorismo, inganno, compassione, invidia, desiderio, punti di forza e di debolezza. Il processo in sé è stato lento, volevamo assicurarci che la musica stesse rappresentando appieno ogni personaggio con le sue verità e menzogne, mantenendo, allo stesso tempo, un punto di vista esterno. In un certo senso, il processo di scrittura è difficile da spiegare, una volta che la scenografia e i personaggi sono delineati, arriva una voce che devo seguire, mentre mi chiedo quali sono le domande a cui poter rispondere per assicurarmi che ciò che sto scrivendo sia coerente.

Some of the musicians performing in Jab Molassie. Photo by Maria Nunes, used with permission.

Alcuni musicisti mentre eseguono il Jab Molassie. Foto di Maria Nunes, su autorizzazione.

GV: Com'è stata coinvolta l'Università di Trinidad e Tobago e perché ha svolto un ruolo importante per la Fondazione delle Arti di Calabash, la quale ha contribuito nello sviluppo dell'opera e nel rendere gli studenti partecipi dell'iniziativa? 

CK: My work at the UTT as an Assistant Professor in the music department and as a teaching artist requires creating constant circles from the student body out into the community and bringing the community back into the Academy for the Performing Arts. The Campus Concert Series was designed first and foremost as a professional model for our students. Both of the workshops and the premiere have been wonderful opportunities for students to work in a professional environment. Thanks to Calabash's fundraising efforts and their belief in the educational benefits of working alongside the amazing cast, the students signed professional contracts and were paid stipends in return for their commitment.

CK: Il mio lavoro all'UTT come assistente nel dipartimento di musica e come insegnante d'arte richiede la creazione costante di una rete che va dal corpo studentesco alla comunità, in modo da condurre la comunità all'interno dell'Accademia di Arti Performative. Il Campus Concert Series, un evento che include una serie di concerti, è stato prima di tutto ideato come modello professionale per i nostri studenti. Sia i workshop che l'anteprima sono state delle opportunità fantastiche per far lavorare i nostri studenti in ambienti professionali. Grazie agli sforzi della raccolta fondi di Calabash e all'idea che lavorare in un cast formidabile avrebbe avuto dei vantaggi a livello formativo, gli studenti hanno firmato contratti professionali e sono stati pagati per il loro impegno.

Consultare la seconda parte del raconto, quando discuteremo dei modi in cui Jab Molassie ha tratto vantaggi da una collaborazione internazionale, delle difficoltà di mettere in scena qualcosa e dei piani futuri della produzione.

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