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Russia: bloccato l'accesso all'evento Facebook organizzato per Alexei Navalny

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Legge, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica, Protesta, Ultim'ora, RuNet Echo
Images mixed by Tetyana Lokot.

Immagine creata da Tatjana Lokot.

A un solo giorno dalla pubblicazione, l'evento Facebook [1][ru, come i link a seguire, tranne dove diversamente indicato] promosso per Alexei Navalny, membro dell'opposizione e critico verso Putin, attraverso il quale si voleva pubblicizzare una manifestazione in suo favore organizzata dai sostenitori [2] [en], è stato reso inaccessible agli utenti russi.

La pagina, che nel giro di 24 ore aveva raccolto oltre 12 mila adesioni, è bloccata anche per chi, pur trovandosi all'estero, ha registrato il proprio profilo in Russia.

Per aggirare l'ostacolo, il dibattito si è immediatamente spostato su altre piattaforme, come Tor e Hola, che sembrano funzionare con una connessione VPN non russa. Numerosi utenti hanno inviato a Facebook dei messaggi di protesta.

Sembra che la pagina eventi del 15 gennaio non funzioni su Facebook. Ho spedito un reclamo.

Lo stesso evento è stato bloccato anche su Vkontakte [5].

Ecco come appare il gruppo VK. Sicuramente adesso tutti si dimenticheranno dov'è piazza Manežnaja a Mosca. [testo della schermata: Questa pagina è stata bloccata dall'Ufficio del Procuratore Generale della Federazione russa, disposizione № 27-27-2014 del 20 dicembre 2014.]

Roscomnadzor, il servizio federale per il controllo delle tecnologie d’informazione, ha dichiarato [8] a TV Rain che la pagina contravveniva al divieto [9] di invitare a partecipare ad eventi non autorizzati dalle autorità.

I sostenitori di Navalny hanno prontamente creato un secondo evento Facebook [10] a cui hanno già aderito 4000 utenti.

La manifestazione è fissata per il 15 gennaio 2015, data in cui dovrebbe essere pronunciata la sentenza nei confronti dei fratelli Navalny, accusati di truffa ai danni di una ditta di cosmetici francese.

Alla richiesta di un chiarimento da parte di RuNet Echo, Facebook ha fatto sapere, tramite un portavoce, che si sta cercando di far luce sulla vicenda.