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Solidarietà internazionale per gli studenti del Myanmar attaccati dalla polizia

Categorie: Asia orientale, Myanmar (Burma), Citizen Media, Istruzione, Libertà d'espressione, Politica, Protesta
A young person from Nepal holds a placard expressing support to Myanmar student protesters [1]

Una giovane nepalese tiene in mano un cartello che esprime supporto agli studenti che manifestano in Myanmar.

Studenti e attivisti di molte parti del mondo hanno espresso il proprio sostegno per gli studenti che stanno manifestando in Myanmar, e che la scorsa settimana sono stati brutalmente attaccati [2] [it] dalle forze di sicurezza del governo.

La pagina di Facebook ‘We Support Myanmar Students’ [3] [en, come tutti i link seguenti] esorta ogni persona a mostrare la propria solidarietà [4] verso gli studenti del Myanmar, pubblicando foto o organizzando attività di supporto. Attualmente la pagina ha ottenuto più di 20.000 like.

Gli studenti manifestanti nell'ex-capitale, Yangon, sono stati perseguitati e picchiati dalla polizia il 5 marzo. Cinque giorni più tardi, anche una protesta studentesca nella città di Letpadan è stata sgombrata dalla polizia. Più di 100 partecipanti sono stati incarcerati, inclusi dei monaci e dei giornalisti, sebbene alcuni di essi siano stati successivamente rilasciati.

Studenti provenienti da numerose parti del Myanmar protestano [5] da tempo contro un passaggio della Legge Nazionale per l'Istruzione, introdotta dal governo lo scorso anno. Secondo loro, tale legge sopprimerebbe la libertà accademica ed accentrerebbe maggiore autorità nelle mani del governo, appoggiato dalla giunta militare.

Lo scorso gennaio è stata organizzata una marcia di 400 miglia (quasi 650 km) da Mandalay a Yangon, che avrebbe dovuto raggiungere la sua destinazione all'inizio del mese, tuttavia è stata bloccata dalle forze di polizia. Invece di permettere agli studenti di continuare la propria marcia in maniera pacifica, la polizia ha deciso di interromperla con violenza. Questa scelta brutale è stata prontamente condannata [6] dai più.

Espressioni di sostegno per le manifestazioni degli studenti sono giunte anche da altri paesi del mondo. Attraverso Facebook e Twitter, studenti e attivisti da tutto il mondo hanno condiviso l'hashtag ‪#‎wearemmstudents [7] per mostrare solidarietà agli studenti in protesta e a quelli detenuti. Qui di seguito sono riportate alcune foto tratte dalla pagina di Facebook ‘We Support Myanmar Students’.

Support from Palestine [8]

Sostegno dalla Palestina.

Support from China [9]

Sostegno dalla Cina.

Support from Bangladesh. Facebook page of Anik Rahman [10]

Sostegno dal Bangladesh. Dalla pagina di Facebook di Anik Rahman.

Support from Thailand [11]

Sostegno dalla Thailandia.

Support from the United States of America [12]

Sostegno dagli Stati Uniti d'America.

Support from Zambia [13]

Sostegno dallo Zambia.

Support from Vietnam [14]

Sostegno dal Vietnam.

Support from Brazil [15]

Sostegno dal Brasile.

Support from Canada. Facebook page of University for Peace [16]

Sostegno dal Canada. Dalla pagina di Facebook di University for Peace.

Support from Malaysia [17]

Sostegno dalla Malesia.

Il gruppo Panzagar, che aveva già pubblicato la campagna “flower speech [18]” per opporsi ai discorsi di odio su internet, ha iniziato a promuovere attività di supporto per il Myanmar creando il simbolo di un fiore bianco, per condannare la violenza nella società. L'immagine è stata condivisa su Facebook e su altri social network.

Image from Panzagar [19]

Immagine tratta da Panzagar.

Nel frattempo, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha espresso preoccupazione [20] per il presunto uso “eccessivo e sproporzionato” della forza per calmare i manifestanti. In risposta, il governo del Myanmar ha promesso di indagare [21] sull'incidente.

Tutte le foto, tranne dove diversamente dichiarato, sono state scaricate dalla pagina di Facebook ‘We Support Myanmar Students’ [3].