Il film festival giordano Karama Human Rights Film Festival [1] [en, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione] ha steso il red carpet nel quartiere Shuja'iyya di Gaza. [2]
La scelta di Shuja'iyya, nominata anche Shejaiya, di ospitare il Karama Gaza Film Festival [2] è altamente simbolica. Una delle zone più povere e più popolate dell'enclave, Shuja'iyya è stato lo scenario del brutale massacro [3]durante l'operazione militare israeliana a Gaza, la scorsa estate. Il massacro [4] ha portato alla morte di almeno 90 palestinesi il 20 Luglio 2014
Il Karama (che arabo significa “dignità”) Festival, che è cominciato il 13 maggio e terminato il giorno successivo, si autodefinisce come “una piattaforma che usa le arti cinematografiche che convolgono i diritti umani e la giustizia sociale, per creare una piattaforma multiculturale che raggiunga il maggior pubblico possibile insieme a registi, artisti, attivisti e persone interessate, accrescere la presa di coscienza pubblica e incoraggiare il loro impegno in azioni che possano eliminare la violazione dei diritti umani”
Tra i film che sono stati proiettati al Karama Gaza Film Festival ci sono “I'm Human [5]” (Razan Haikal, Giordania/Germania), “Baghdad Messi [6]” (Sahim Omar Kalifa, Iraq) e “Roshmia [7]” (Salim Abu Jabal, Palestina).
Dan Cohen [9], giornalista americano di base a Gaza, ha interpretato questo evento come una simbolica ripresa dei palestinesi:
The red carpet was rolled out through the rubble of Shujaiya. What a deep display of resilience from these survivors! pic.twitter.com/d320Nmg4B4 [10]
— Dan Cohen (@dancohen3000) May 12, 2015 [11]
Il Red Carpet è stato srotolato sulle macerie di Shujaiya. Che manifestazione di ripresa da parte di questi sopravvissuti!
Un paio di mesi dopo il massacro, DemocracyNow! ha intervistato [12] Eran Efrati, la spia israeliana che era stata arrestata [13] [it] da Israele dopo la sua pubblicazione con i dettagli sul massacro, basata su interviste condotte a soldati israeliani presenti a Shuja'iyya. Efrati ha parlato del massacro inclusa l'uccisone del ragazzo 23enne Salem Khaleel Shamaly, la cui morte è stata filmata dall’International Solidarity Movement [14].