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Video contro l'omofobia e per la promozione dei diritti LGBT in Libano

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Libano, Citizen Media, Diritti gay (LGBT)

Il 17 maggio ricorrerà la IDAHOT – Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Bifobia e la Transfobia [1][en, come gli altri link, eccetto ove diversamente indicato], in cui si commemora la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di rimuovere l'omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie nel 1990. In attesa dell'evento, ‘Proud Lebanon [2]‘, un'associazione libanese, ha lanciato un video che promuove i diritti LGBT nel paese.

Il video, in cui compaiono personalità di spicco libanesi tra cui la regista Zeina Daccache [3] e il conduttore Fouad Yammine [4] insieme a: Cynthia Karam [5], Bruno Tabbal [6], Carole Abboud [7], Bechara Atallah, Rabih Salloum [8], Medea Azouri [9], Jana Younes [10], Christine Choueiri [11], Natacha Choufani [12], Yvonne el-Hachem [13], Pauline Haddad [14], Elie Youssef e André Nacouzi [15], vuole essere un appello rivolto al Libano a rispettare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e a non discriminare “i diversi”.

بتعرفوا إنو أول مادة بحقوق الانسان بقول إنو كل الناس متساويين بالكرامه و الحقوق.
بتعرفوا إنو بالقرن 21 بعد في ناس عم بيتعرضو للضرب، للتمييز، للإعتقال حتى أوقات للقتل بس لأنن مثليين. الاختلاف مش عيب. العيب هو محاربة الاختلاف. فيه يكون خيك، فيه يكون جارك أو زميلك بالشغل. فيا تكون اختك، رفيقتك أو حتى مديرتك بالشغل. مش لأنك رافض تعترف بوجودن، يعني هني مش موجودين. ما بكفي نعترض عالظلم، لازم كلنا نشتغل لنبدل هل قوانين الظالمه. القوانين بتحمي كل المواطنين. لأنو القوانين هي للحماية مش للإضطهاد. كلنا خلقنا احرار ومتساويين. بعرف إنو صعب نواجه المجتمع بس عالقليله القانون لازم يكون صح. الديموقراطيه مش بس اكثريه واقليه، هي تأمين الحماية لكل المواطنين. مش ضروري تكون فقير لتدافع عن حقوق الفقرا. مش ضروري تكون مرأة، لتدافع عن حقوق المرأة. مش ضروري تكون لاجئ لتدافع عن حقوق اللاجئين. مش ضروري تكون مثلي لتدافع عن حقوق المثليين. بيكفي تكون إنسان. بيكفي تكون انسان… لو اختلفنا ما لازم نختلف، لو اختلفنا ما لازم نختلف.. حتى لو اختلفنا ما لازم نختلف، لو اختلفنا ما لازم نختلف . لاقونا ب 17 ايار بمسرح هوتيل مونرو تنتشارك سوا باليوم العالمي ضد رهاب المثليين من الساعة 11 الصبح لل ساعة 6 المساء.

Sapete che il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma che tutti gli esseri umani sono nati liberi ed eguali in dignità e diritti? Siete al corrente che nel XXI secolo ci sono ancora persone che vengono picchiate, etichettate e arrestate e in alcuni casi persino uccise… solo perché LGBT? Essere diversi non è una vergogna… è una vergogna combattere la diversità. A essere discriminato potrebbe essere vostro fratello, un vostro vicino o un collega. O vostra sorella, un vostro amico e perfino il vostro responsabile scolastico. Non accettare la loro esistenza non significa che non esistano. Protestare contro questa ingiustizia non basta. Dovremmo tutti lavorare in sinergia per sostituire a queste leggi ingiuste con altre che tutelino ogni cittadino. Perché le leggi servono a proteggere, non a discriminare. Tutti siamo nati liberi e uguali. Capisco quanto sia difficile affrontare la società, ma almeno le leggi devono garantire la giustizia. La democrazia non è solo composta da maggioranze e minoranze, ma si occupa anche della sicurezza del cittadino. Non è necessario esser poveri per tutelare i diritti dei poveri. Non è necessario essere donna per tutelare i diritti delle donne. Non è necessario essere un rifugiato per tutelare i diritti dei rifugiati. Nemmeno essere gay per tutelare i diritti della comunità LGBT. Basta essere umani. Anche se siamo diversi gli uni dagli altri, non dovremmo disapprovare su questo. A tal proposito, vi aspettiamo il 17 marzo [16] all'Hotel Monroe, dalle 11 alle 18, per partecipare tutti insieme alla Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Bifobia e la Transfobia.

Dal punto di vista legislativo, lo status dei diritti LGBT in Libano non è molto chiaro. Sebbene non esista alcuna legge che proibisce i rapporti omosessuali nello specifico, esiste un articolo del codice penale, l'Art. 534, che punisce quegli atti sessuali “contrari all'ordine della natura”. Tuttavia, almeno due giudici hanno respinto questo articolo perché considerato inapplicabile.

A gennaio dello scorso anno, in effetti, un giudice aveva stabilito [17] che l'articolo 534 era inapplicabile in quanto “non forniva una chiara interpretazione di cosa fosse considerato contro natura”. La sua decisione era, a sua volta, legata a una precedente sentenza emessa da un altro giudice che, nel 2009, era giunto alla stessa conclusione.

La sentenza del 2014 merita speciale menzione. La storia riguardava il caso di una donna transgender, di cui non si conosce il nome, accusata di aver avuto rapporti sessuali con uomini. Quando il caso fu portato all'attenzione del giudice Naji El Dahdad del tribunale di Jdeide, egli lo respinse [18], sostenendo che:

L'identità di genere non viene definita esclusivamente da documenti legali, ma bisognerebbe considerare lo sviluppo della persona e della sua sessualità. L'omosessualità è un'eccezione alle norme ma non per questo contro natura; pertanto l'articolo 534 (che proibisce i rapporti omosessuali che “contraddicono la legge della natura) non può essere usato per perseguire penalmente gli omosessuali e di conseguenza l'omosessualità non può essere considerata illegale.

L'articolo è stato redatto con la collaborazione di Taline Khajikian e Nour Hajjar.