Messico: 250 giorni senza gli studenti di Ayotzinapa

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A 250 giorni dalla sparizione degli studenti di Ayotzinapa, in Messico, giustizia ancora non è fatta.

Il 3 giugno 2015 sono trascorsi 250 giorni da uno dei capitoli più dolorosi della storia recente degli Stati Uniti del Messico: la sparizione e l'omicidio ad Iguala [it] degli studenti della Scuola Normale Rurale Raúl Isidro Burgos [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], con sede ad Ayotzinapa, nello stato di Guerrero [it] (sulla costa ovest del paese).

A questa serie di eventi Global Voices ha dedicato uno speciale di approfondimento.

A questo punto, occorre evidenziare come non siano state poche le voci che hanno parlato di responsabilità dello Stato per questi fatti violenti, come nel caso degli accademici Imanol Ordorika e Adolfo Gilly, che dall'ottobre 2014 hanno segnalato:

La desaparición y matanza de estudiantes normalistas en Iguala, Guerrero, es un crimen de Estado, cometido en un país donde la tortura, las desapariciones y las muertes violentas se han convertido en hechos cotidianos. Están ya confirmados el asesinato de tres estudiantes y cuatro ciudadanos y la desaparición forzada de cuarenta y tres estudiantes de la Escuela Normal Rural de Ayotzinapa.

Las víctimas son jóvenes estudiantes que, en el contexto de privaciones y pobreza de sus propias familias, luchan por la defensa de la educación pública en medio de las difíciles condiciones de las Escuelas Normales Rurales, objeto de acoso estatal y federal durante décadas.

La sparizione e uccisione degli studenti normalisti a Iguala, Guerrero, è un crimine di Stato, commesso in un paese dove la tortura, le sparizioni e le morti violente sono diventati eventi quotidiani. Sono stati già confermati gli omicidi dei tre studenti e quattro cittadini, e la sparizione forzata di quarantatré studenti della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa.

Le vittime sono giovani studenti che, nel contesto di privazioni e povertà delle loro famiglie, lottano per la difesa dell'educazione pubblica all'interno delle difficili condizioni delle Scuole Normali Rurali, oggetto di abusi statali e federali per decenni.

Tale asserzione si deve analizzare nel contesto delle dichiarazioni del relatore speciale delle Nazioni Unite, Juan Méndez, quando afferma che “la tortura e i pessimi trattamenti nei confronti degli arrestati sono talmente diffusi in Messico da accadere in un contesto di impunità”.

É importante ricordare il motivo per cui si parla di responsabilità di Stato su questi fatti, per il quale basterebbe riprendere la dichiarazione della ONG Cittadini sostenitori dei Diritti Umani sul caso:

En dichos actos participaron tanto policías municipales de Iguala, Guerrero en coordinación personas vestidas de civil, ante la total “ausencia, pasividad y tolerancia”, de las fuerzas federales, la gendarmería, y las fuerzas armadas cuya presencia es notoria en el estado de Guerrero, ante la vigencia del operativo “Guerrero Seguro”.

A tali atti parteciparono sia poliziotti municipali di Iguala che quelli di Guerrero, coordinando persone vestite da civili, di fronte al totale “assenteismo, passività e tolleranza” delle forze federali, della gendarmeria, e delle forze armate – la cui presenza è nota nello stato di Guerrero, nel contesto di validità delle misure operative che vanno sotto il nome di “Guerrero Sicura”.

Le indagini condotte dalla Procura Generale della Repubblica (PGR) hanno portato nel novembre del 2014 all'arresto del sindaco di Iguala e di sua moglie, José Luis Abarca e María de los Ángeles Pineda, noti come la “Coppia Imperiale” per il loro modo eccentrico di vivere, sospettati di aver ordinato la mattanza senza che fino ad oggi siano stati sottoposti a un processo penale per l'omicidio degli studenti. Sicuramente, sono imputati per altri delitti come la criminalità organizzata.

Nelle indagini sul caso, l’Equipe Argentina di Antropologia Forense ha giocato un ruolo di primo piano, dal momento che il ritrovamento dei resti umani, bruciati e polverizzati, è avvenuta in una discarica vicino a Iguala.

Jesús Murillo Karam, a capo della Procura PGR e da cui sono partite le indagini del caso Ayotzinapa, è stato costretto a dimettersi dall'incarico ed è stato sostituito dall'altra legislatrice Arely Gómez, una persona con poca esperienza in questioni penali ma con una lunga storia nella classe politica. Gómez ha segnalato al suo arrivo in Procura:

Estoy convencida que la investigación que se realizó por el exprocurador Murillo Karam fue una investigación profunda, seria y exhaustiva. Esto lo realizaron varias personas de la Procuraduría General de la República con un alto nivel.

Sono convinta che le indagini realizzate dall'ex procuratore Murillo Karam siano state svolte in maniera approfondita, seria ed esaustiva. Ciò è stato possibile grazie a diverse persone di alto livello della Procura Generale della Repubblica.

Continuamente si realizzano manifestazioni e lunghe marce per commemorare i fatti funesti di iguala. Lo scorso 26 maggio 2015 si è svolta ancora un'edizione dell’ “Azione Globale per Ayotzinapa” nel Distretto Federale (capitale messicana) con la partecipazione dei familiari degli studenti in questione.

Su Twitter il racconto del settimanale Proceso, che ha informato del ritiro della propaganda elettorale come atto di protesta per i fatti di Ayotzinapa:

Il ritiro della propaganda elettorale si inquadra nel contesto delle proteste per gli 8 mesi di Ayotzinapa

L'utente Enrique D. ha commentato:

La memoria fa fiorire semi di libertà. Il Messico non può dimenticare, bisogna farlo bere alla fonte della memoria.

L'utente Compa Elephanthorn ha lanciato la seguente dichiarazione:

“Se voti per il PRI ricorda che i prossimi desaparecidos potrebbero essere i tuoi figli o qualsiasi altra persona cara.”

Bisogna ricordare come le sigle PRI corrispondano al Partito Rivoluzionario Istituzionale [it], a cui appartiene l'attuale presidente, Enrique Peña e per coincidenza, anche la Procuratrice Gómez quando arrivò al Senato.

Epigmenio Ibarra, con più di 229,000 follower su Twitter, quotidianamente pubblica una “lista riepilogativa” di ciascuno studente in questione, menzionando il suo nome e accompagnandolo con qualche hashtag o messaggio di protesta:

Un appello: Insieme per la giustizia e la verità su Ayotzinapa, Insieme per la giustizia ABC, nè perdono nè oblio. A fuoco lo stato.

A pochi giorni dallo svolgimento della giornata elettorale del paese, in cui si dovranno eleggere i membri del potere Esecutivo e Legislativo negli ambiti locali e federali, è ancora incerta la questione se la cittadinanza possa esercitare un voto di protesta verso il Partito di Rivoluzione Democratica (PRD) [it], gruppo da cui provengono sia il sindaco di Iguala (oggi in prigione) e (l'odierno deposto) governatore di Guerrero al momento dei fatti violenti, Ángel Aguirre Rivero.

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