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Iraq: proteste contro la corruzione del governo e la mancanza di servizi base

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Iraq, Citizen Media, Diritti umani, Politica, Protesta
"Pretendiamo che il governo importi 328 mucche da latte e le usi per sostituire il parlamento," twitta Hayder Al-Khoei, che mostra il cartello che ha preparato per una protesta in Iraq [1]

“Pretendiamo che il governo importi 328 mucche da latte e le usi per sostituire il parlamento,” scrive su Twitter Hayder Al-Khoei, che condivide [1]il cartello che ha preparato per una recente protesta in Iraq. Le mucche sono più utili, aggiunge.

È la sesta settimana di fila in cui, il venerdì, gli iracheni scendono sulle strade della capitale Baghdad e in altre città del paese, per protestare contro la diffusa corruzione del governo e la mancanza di servizi fondamentali. La protesta è iniziata quando la popolazione si è stancata delle frequenti interruzioni di corrente, mentre le temperature estive raggiungevano i 50 gradi.

Le manifestazioni hanno raggiunto l'apice venerdì 28 agosto, dopo l'appello del religioso sciita Moqtada al-Sadr ai propri seguaci, affinché si unissero alle proteste contro la corruzione. Si è trattato di un aumento promettente, anche se il venerdì seguente si sono presentate meno persone.

L'utente @HayderSH dice che ha visto un ‘evidente calo’ nel numero [en, come tutti i link successivi]:

Evidente calo nel numero di manifestanti alla protesta di oggi a Tahrir rispetto al venerdì precedente.

Stando alle fonti, il 28 agosto, 15.000 persone hanno manifestato a Baghdad e in molte altre città in tutto il paese, concentrate principalmente nelle province meridionali. I dimostranti portavano bandiere irachene e cartelloni con slogan che criticavano gli agenti e i politici corrotti, ad esempio: ‘Dove sono i nostri soldi?’. Alcuni hanno anche preparato delle luci che formavano la parola “civile”, pretendendo i propri diritti civili fondamentali.

Proteste presso piazza Tahrir, Baghdad, stamattina.

Le proteste di oggi a piazza Tahrir.

I manifestanti a piazza Tahrir hanno messo delle luci per scrivere “civile”, collegandosi alla loro richiesta di un “paese civile”.

Nonostante le pretese dei manifestanti siano iniziate in piccolo, come chiedere di migliorare la mancanza di elettricità e acqua pulita, nel mezzo di un'ondata di caldo di più di 50 gradi, ora sono diventate più complesse. Attualmente insistono affinché il ministro Haider al-Abadi prenda importanti provvedimenti. Le prime richieste sono aumentate dopo che il Grande Ayatollah sciita Ali al-Sistani, il 7 agosto, ha chiesto che Al-Abadi prendesse provvedimenti contro la corruzione politica.

In risposta, [13] il Ministro ha proposto una serie di riforme e provvedimenti politici, come l'eliminazione di varie posizioni più elevate del governo, la fine delle quote di partito e la fine della corruzione.

Il Primo Ministro Al-Abadi delinea le nuove riforme per migliorare il governo e affrontare la corruzione; fa appello all'appoggio del Consiglio dei Ministri e del Parlamento.

Il Consiglio dei Ministri appoggia all'unanimità il primo insieme di riforme proposte dal Primo Ministro Al-Abadi.

Tuttavia, si è limitato [13] a licenziare tre vice Primi Ministri e pochi Ministri, e ha ordinato alle forze di sicurezza di restringere l'accesso alla Zona Verde di Baghdad, lasciando i manifestanti diffidenti e ancor più determinati. Il 28 agosto, il Primo Ministro ha annunciato un'altra serie di provvedimenti per garantire la “giustizia sociale”.

Il Primo Ministro Al-Abadi emette una serie di nuovi provvedimenti per migliorare la giustizia sociale.

Dopo che numerosi religiosi sciiti hanno incitato i propri seguaci a unirsi alle manifestazioni, le proteste hanno guadagnato maggior peso. In un discorso trasmesso in televisione il 24 agosto, il portavoce di Al-Sadr ha letto una dichiarazione [22]:

“We announce to all people and to the Sadrists in particular the need to participate in protests this Friday in Baghdad.”

“The Sadrist participants should merge with the other protesters in a single, national Iraqi crucible.”

“Annunciamo a tutti, e ai sadristi in particolare, la necessità di partecipare alle proteste di venerdì a Baghdad.”

“I sadristi si uniranno agli altri manifestanti in un'unica entità nazionale irachena.”

Anche se l'appello è riuscito ad attirare più persone alla protesta, alcuni hanno messo in discussione l'appoggio di Al-Sadr, sottolineando il suo ruolo di leader del partito politico, il Movimento sadrista, e chiedendosi come mai non stia cambiando il sistema politico dall'interno.

Al-Sadr chiede ai suoi seguaci di partecipare alle proteste di domani. Non dovrebbe anche chiedere ai propri rappresentanti al governo di dimettersi?

I manifestanti contro la corruzione hanno ottenuto un enorme appoggio sui social media come Twitter e Facebook.

Andate a manifestare per i vostri diritti, gente di Baghdad!

Per sostenere la protesta irachena di massa, oggi a Baghdad, in piazza Tahrir, per il lavoro, la fornitura di servizi e la responsabilità.

Baghdad, manifestazioni contro la corruzione. La volontà di queste persone è irriducibile.

Anche l'esercito, al quale era stato ordinato di non reprimere con la forza le proteste, ha mostrato appoggio ai manifestanti.

Baghdad, le forze di sicurezza continuano a mostrare una virtù esemplare e il massimo rispetto per i loro concittadini che manifestano.

Il movimento contro la corruzione ha unito sunniti e sciiti, alcune persone hanno persino invocato una riforma politica totale e la fondazione di uno stato laico.

A Baghdad protestano in migliaia contro la corruzione del governo. No al governo sunnita. No al governo sciita. Sì allo stato laico!

Consulta anche la pagina speciale in continuo aggiornamento su Global Voices Checkdesk [33][en]