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Perchè alcuni cinesi gioiscono per l'esclusione della Cina dal Partenariato Trans-Pacifico?

Categorie: Asia orientale, Cina, Citizen Media, Economia & Business, Relazioni internazionali
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La Cina è stata esclusa dall'accordo di Partenariato Trans-Pacifico Foto: Gobierno de Chile via wikipedia.

Il 5 ottobre 2015, dopo cinque anni di trattative, 12 paesi hanno annunciato [2] [en] di aver raggiunto un accordo per quanto riguarda il Partenariato Trans-Pacifico (TPP) [3] [it] guidato dagli USA, un  patto commerciale radicale che prevede di fissare gli standard dell’economia mondiale al 40% [4] [en].

I paesi sono: Brunei, Giappone, Malesia, Singapore, Vietnam, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Cile, Messico, Perù e Stati Uniti. Esclusa da questa lista è la Cina, la più grande economia in Asia e la seconda nel mondo. E’ improbabile che il paese possa iscriversi al TPP a breve, a causa dell’incapacità di Pechino di rispettare le regolamentazioni imposte ai membri [5] [en] riguardo temi come i diritti del lavoro, l’impegno sulla protezione ambientale, la tutela dei diritti sulla proprietà intellettuale, la gestione valutaria, l’amministrazione di Internet e le politiche sulla concorrenza leale delle imprese statali.

Un portavoce del governo cinese ha cercato di sminuire l’importanza dell’accordo e ha sottolineato che il paese è aperto a ogni tipo di meccanismo che segua le regole del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio). Ma sul web alcuni cinesi si sono mostrati preoccupati, temendo che ciò potrebbe ulteriormente peggiorare l’andamento economico del paese. Altri contrariamente sembravano entusiasti, reputando l’esclusione come una prova evidente del bisogno di più riforme sociali ed economiche.

Uno svantaggio economico per la Cina?

Il TPP permette ai paesi membri di ridurre o abolire le tariffe per rendere il commercio più economico e promuovere gli affari in tutti i paesi coinvolti. Alcuni analisti cinesi hanno indicato che il TPP potrebbe accellerare il movimento dei posti di lavoro nelle fabbriche a salario basso fuori dalla Cina e all’interno dei paesi a basso costo come il Vietnam e la Malesia, dato che i produttori sono alla ricerca di benefici per il libero scambio dei loro tessuti e per altri prodotti.

La banca centrale cinese stima che il paese potrebbe perdere il 2,2 % [6] [en] nell'aumento del prodotto interno lordo (GDP) se Pechino non si unirà al TPP, in accordo con il commento di Ma Jun, capo economista presso la banca centrale cinese, pubblicato l’8 ottobre sulla gazzetta ufficiale Shanghai Security News.

Il governo degli Stati Uniti non ha nascosto la sua intenzione di escludere la Cina dall’accordo commerciale – il presidente Barack Obama ha elogiato il TPP in un comunicato [7][en] come un modo per affrontare la crescente influenza della Cina sull’Asia.

Gli analisti, tuttavia, affermano che gli effetti economici potrebbero essere minori rispetto alle previsioni di Washington.

Nel frattempo, la Cina ha perseguito i propri accordi commerciali bilaterali con paesi quali l’Australia e la Corea del Sud. La Cina è anche impegnata nelle trattative del Partenariato Economico Comprensivo Regionale (RCPE) [3] [en], che collegherebbe tra loro i 10 membri dell’Associazione delle Nazioni del Sud Est Asiatico con l’Australia, Cina, India, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud, che rappresentano circa il 30% del prodotto interno lordo globale.

‘Noi non osiamo unirci al patto?’

Anche se le autorità cinesi hanno risposto freddamente riguardo l’esclusione del paese, la gente ha condiviso il proprio disappunto sul web riguardo l’accordo. Molti credono che la Cina sia in un vicolo cieco, a causa della sua mancanza di volontà o della sua incapacità ad approfondire le sue riforme.

Christopher Kim, famoso economista, sul popolare social media cinese Weibo, ha criticato [8] [zh, come tutti i link seguenti] il monopolio delle imprese statali cinesi che stanno ulteriormente bloccando l'integrazione del paese nel mondo:

在TPP准入条件中,国企私有化,针对中国而来,改革近40年,国企的垄断实力没有弱化,反而越做越大,要想加入TPP,就得国企私有化,这对于占尽天时地利的既得利益阶层的国企,比登天还难,更重要的是,在不公平竞争环境下,国企私有化也是极少权贵瓜分国有资产,这就是中国的残局。

Tra i canoni del TPP, la privatizzazione delle imprese statali è stata programmata per prendere di mira la Cina. Le aziende statali cinesi hanno rafforzato, piuttosto che indebolito, il loro monopolio nel corso degli ultimi decenni. E’ estremamente difficile portare avanti la privatizzazione in seguito a questi interessi acquisiti. E c’è di più, la privatizzazione delle imprese statali potrebbe portare al fatto che una minoranza dei pezzi grossi si spartisca i beni dello Stato. Questa è la fine della Cina.

Lig-xu-pu-zi, manager di una società di software, ha usato del sarcasmo per esprimere [9]la sua frustrazione nei confronti degli standard nazionali cinesi:

对于TPP,国人还是习惯阴谋论,打悲情牌。其实,不是他人排斥,而是我们不敢。仅保护知识产权这一条,包括几个互联网巨头在内的很多企业都得完蛋;保护环境资源,恐怕90%以上中小企业都得关门;[…]至于信息自由,包括五毛在内的水军得全部下岗。

La gente ricorre ancora alle teorie cospirative in risposta al TPP. In realtà non sono gli altri a escludere, ma noi che non osiamo unirci al patto! Per quanto riguarda le leggi sulla protezione della proprietà intellettuale, una volta attuate, tutti i giganti nazionali di internet saranno condannati. Sugli impegni della tutela ambientale, il 9% delle nostre piccole e medie imprese saranno costrette a chiudere. […] Per quanto riguarda la libera circolazione delle informazioni, i commentatori del Partito dei 50 Centesimi [10][it] e dell’Esercito dell’Acqua [11][en] perderanno il loro lavoro.

Una frustrazione simile è apparsa in un commento dell’utente “kbldx” sui principi dei membri del TPP:

民主,公平,法制,人权,环保,每一项都是有利于中国人民的,我国连这个基本的门槛都达不到,这是中国人民的悲哀,但在某些人民眼中,这是帝国主义故意制造的迫害中国的罪证,不知道这些人民是什么样的人民

Democrazia, giustizia, stato di diritto, diritti umani, protezione ambientale, ognuno di questi sarebbe un beneficio per il popolo cinese. E’ triste per i cinesi che il nostro paese non possa superare i parametri di riferimento del patto. Tuttavia, agli occhi di alcune persone, ciò è la prova ufficiale dell’imperialismo che perseguita di proposito la Cina. Non so cosa ci sia nella mente di queste persone.

“Campanello d'allarme”

Alcuni dei commenti erano quasi compiaciuti su quello che è stata ritenuta l’imminente disgrazia della Cina. Sun Liping, famoso sociologo dell'Università Tsinghua, ha interpretato [9]la preoccupazione della gente come il riflesso del loro disappunto nei confronti dell’andamento delle riforme in Cina:

关于TPP。第一,这些帖子,不但公知在转,很多做企业的,甚至一般的上班族也在转。第二,转的人看过协议的原文甚至能看懂有关评论吗?估计有相当一部分是没有或不能,很多人兴奋的可能是其中对中国不利的因素。第三,这么多的国人在幸灾乐祸吗?非也,背后可能是对现状的不满与变革的要求。该醒醒了。

Prima di tutto, questi post non vengono scritti solo da pubblici intellettuali ma anche da uomini d’affari e perfino dei semplici impiegati stanno condividendo [questi commenti divertenti sul TPP]. In secondo luogo, la gente ha preso visione del patto? Può comprenderlo appieno in tutto quello che comporta? Probabilmente no, nella maggioranza dei casi. Molte persone sono eccitate probabilmente a causa degli aspetti sfavorevoli per la Cina. In terzo luogo, sono tanti i cinesi che gioiscono per la disgrazia della Cina? No. Dietro a tutto questo si cela il malcontento riguardo lo status quo e la richiesta delle riforme. Il fenomeno è un campanello di allarme.

Nel commento di Sun, molti hanno dato le loro spiegazioni riguardo il fenomeno del “gongolare” (delle disgrazie del proprio paese n.d.E] :

关键是对中国不利的东西居然有这么多人很开心,说明共产党真是欠帐太多。

Il punto critico è che gli svantaggi posti alla Cina rendono tante persone felici, il che dimostra che il Partito Comunista Cinese si rifà troppo alla nazione.

目前一些倒退思潮甚嚣尘上,让国人对改革前景丧失信心。TPP协议的达成对中国改革形成倒逼之势但国人又担忧利益集团死抗到底,这才是国人暗自窃喜又实则无奈的缘由。

Attualmente, alcune convinzioni di regresso sono talmente diffuse che rendono le persone diffidenti verso il futuro della riforme. La conclusione del TPP potrebbe costringere la Cina nel continuare con le riforme, ma le persone sono anche preoccupate che gli interessi acquisiti potrebbero ostinatamente portare alla resistenza. E’ per questo che le persone si sentono segretamente felici ma allo stesso tempo impotenti.