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Il “matrimonio cristiano” libanese tra Aoun e Geagea lascia molti scettici

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Libano, Citizen Media, Guerra & conflitti, Storia
Samir Geagea (left) and Michel Aoun (right) cutting a cake to celebrate the former's endorsement of the latter (screenshot of television appearance on LBC Lebanon)

Samir Geagea (a sinistra) e Michel Aoun (a destra) mentre tagliano una torta per celebrare l'approvazione del primo nei confronti del secondo (screenshot dell'apparizione televisiva su LBC Lebanon)

Il leader delle forze libanesi Samir Geagea ha approvato la candidatura [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] del leader del Movimento patriottico libero Michel Aoun alla presidenza del Libano. Questa mossa è stata una sorpresa per la maggior parte degli osservatori per due motivi:

  1. Samir Geagea era lui stesso un candidato alla presidenza
  2. Samir Geagea e Michel Aoun erano su fazioni opposte durante la guerra civile libanese (1975-1990)

Geagea è il presidente esecutivo delle Forze libanesi, il secondo più grande partito politico cristiano in Libano, mentre Aoun è il fondatore del Movimento patriottico libero, il più grande partito politico cristiano del Paese.

Il sito di informazione Now Lebanon ha descritto [2] l’approvazione come una “bomba politica”, ma non tutti sono rimasti sorpresi dalla decisione di Geagea. Ramez Dagher, blogger di “Moulahazat”, ha scritto un lungo post [3] analizzando quello che ha definito “il matrimonio cristiano” da un punto di vista strategico.

Infatti, quasi due anni fa, Dagher scrisse un articolo intitolato “quando i signori della guerra diventano candidati alla presidenza [4]“, dicendo che “i candidati [alla presidenza] sono dell'era della guerra civile, i loro programmi sono dell'era della guerra civile, i partiti sono dell’era della guerra civile, i legislatori sono dell'era della guerra civile, l'assenza di elezioni parlamentari è dell'era della guerra civile, e anche il nostro ex signore dell'Est è in una guerra civile “. In altre parole, per quelli di noi che sono diventati cinici nei confronti della politica libanese, il fatto che un ex signore della guerra abbia deciso di sostenere un altro ex signore della guerra non è stato un vero e proprio shock.

Per quanto riguarda la reazione del pubblico, è difficile da descrivere. Nonostante un ministro anonimo abbia affermato in un'intervista ad [5] Al Monitor che “più dell'85% dell'opinione pubblica cristiana è ora dalla parte di Michel Aoun”, la notizia dell'approvazione di Aoun da parte di Geagea si è rivelata a dir poco discutibile. Con meme, tweet, canzoni e barzellette, l'internet libanese è esploso di incredulità, indignazione o semplicemente di vecchio sarcasmo.

Lo scopo di questo post è semplicemente quello di documentare i ricordi. La guerra civile libanese è stata una complessa serie di eventi durati 15 anni e nessun articolo può comprendere appieno la sua complessità. Dato che Samir Geagea e Michel Aoun stanno attualmente facendo notizia in Libano, abbiamo concentrato i nostri sforzi sui libanesi che hanno parlato delle azioni di questi due uomini durante la guerra. Ci saranno altre storie, storie di persone scomparse e di attuali signori della guerra diventati politici, di caduti e di sopravvissuti.

Maya Mikdashi: Siamo solo stati fortunati!

La prima storia è di Maya Mikdashi, co-editrice di Jadaliyya, che ha scritto un articolo intitolato “Lodiamo ora gli uomini assassini [6]”, in cui affronta il trauma causato non solo da Geagea e Aoun, ma anche da altri importanti politici attualmente nel governo libanese.

Ecco un estratto:

Reading and watching Geagea give press statements on his candidacy, I remember the space of terror he used to occupy for myself and my friends in Tariq al-Jadidah. I remember watching mortars explode from a window with a view of the northern coast with my grade school classmates during the Aoun-Geagea war. I remember a year spent in a mountainous Beirut suburb, away from school and from an apartment untenably close to “the Green Line.” Today, I try to imagine what a Palestinian in Lebanon thinks when she sees Geagea on TV confidently lay out why he should be president. Does her heartbreak as one by one, journalists fail to ask Geagea about his involvement in war time massacres? Has her heart been broken too many times in Lebanon, and does she simply change the channel? No one asks Geagea, or his rival Gemeyyel, about their wartime alliances with Israel, or their complicity in the siege of West Beirut, or their wars with rival Maronite leaders that left thousands dead and maimed.

I remember listening to the news with my family on the way to school the day that Gemeyyel left Beirut for Paris—It was a happy day. Years earlier, my five-year-old self had found an unexploded ordinance on our balcony in Tariq al-Jadidah. Amin Gemeyyel was President and he had ordered the army to shell the area. Many refused the order and deserted. I like to think that the unexploded ordinance on our balcony was the result of a soldier consciously removing explosive materials from mortal shells, knowing that his act would save the lives of residents. In reality, however, we have no idea why that shell did not explode. We were just lucky.

We were lucky again when the Lebanese army shelled our neighborhood during Aoun’s “War of Liberation” against the Syrian army, a war which apparently required the Lebanese army to shell heavily congested civilian areas in West Beirut. One particularly terrifying night, as my family was clustered in our foyer where we had been sleeping for days, my mother spread her arms across a wall and kissed it. This is the first memory I have of my parents as ordinary people; fragile, afraid, vulnerable. I have never been as profoundly shaken in my life as I was in that moment, watching my mother hug a concrete wall during a night of heavy shelling.

The legacies of Aoun, Geagea and Gemeyyel are the hundreds of thousands of killed and wounded during the Lebanese civil war. Their legacies are massacres and sieges and mortars and snipers and kidnapping and millions of dollars stolen and embezzled from citizens and the treasury. They are not alone with this legacy: leaders of rival political units and “different sides” should also be defined by their wartime crimes.

Leggendo e guardando Geagea rilasciare dichiarazioni alla stampa sulla sua candidatura, ricordo lo spazio di terrore che occupava per me e per i miei amici a Tariq al-Jadidah. Ricordo di aver visto i mortai esplodere da una finestra con vista sulla costa settentrionale con i miei compagni di scuola elementare durante la guerra Aoun-Geagea. Ricordo un anno trascorso in un sobborgo montuoso di Beirut, lontano dalla scuola e da un appartamento insostenibilmente vicino alla “Linea Verde”. Oggi, provo ad immaginare cosa pensa un palestinese in Libano quando vede Geagea in TV spiegare con fierezza perché dovrebbe essere eletto presidente. Il suo cuore spezzato come uno per uno, i giornalisti non riescono a chiedere a Geagea del suo coinvolgimento nei massacri in tempo di guerra? Il suo cuore si è spezzato troppe volte in Libano e cambia semplicemente canale? Nessuno chiede a Geagea, o alla sua rivale Gemeyyel, circa le loro alleanze in tempo di guerra con Israele, o la loro complicità nell'assedio di Beirut Ovest, o le loro guerre con i leader rivali maroniti che hanno lasciato migliaia di morti e mutilati.

Ricordo di aver ascoltato le notizie con la mia famiglia mentre andavo a scuola il giorno in cui Gemeyyel lasciò Beirut per Parigi: fu un giorno felice quello. Anni prima, quando avevo cinque anni trovai un ordigno inesploso sul nostro balcone a Tariq al-Jadidah. Amin Gemeyyel era presidente e aveva ordinato all'esercito di bombardare l'area. Molti rifiutarono l'ordine e disertarono. Mi piace pensare che l'ordigno inesploso sul nostro balcone sia stato grazie ad un soldato che rimuoveva consapevolmente materiali esplosivi dai proiettili mortali, sapendo che il suo gesto avrebbe salvato la vita dei residenti. In realtà, tuttavia, non abbiamo idea del motivo per cui quella bomba non sia esplosa. Siamo stati solo fortunati.

Siamo stati di nuovo fortunati quando l'esercito libanese ha bombardato il nostro quartiere durante la “Guerra di liberazione” di Aoun contro l'esercito siriano, una guerra che, a quanto pare, ha richiesto all'esercito libanese di bombardare aree civili pesantemente congestionate a Beirut occidentale. Fu una notte particolarmente terrificante, poiché la mia famiglia era raggruppata nel nostro atrio dove dormivamo da giorni, mia madre allargò le braccia su un muro e lo baciò. Questo è il primo ricordo che ho dei miei genitori come persone comuni; fragili, impauriti, vulnerabili. Non sono mai stato così profondamente scosso in vita mia come lo ero in quel momento, guardando mia madre abbracciare un muro di cemento durante una notte di pesanti bombardamenti.

Le eredità di Aoun, Geagea e Gemeyyel sono le centinaia di migliaia di morti e feriti durante la guerra civile libanese. Le loro eredità sono massacri, assedi, mortai, cecchini, rapimenti e milioni di dollari rubati e sottratti ai cittadini e al tesoro. Non sono soli con questa eredità: anche i leader delle unità politiche rivali e delle “parti diverse” dovrebbero essere definiti dai loro crimini in tempo di guerra.

Wadad Halwani: Si sono riconciliati a nostre spese

La seconda storia [7] [Ar] è quella di Wadad Halwani, il cui marito, membro dell'Organizzazione per l'Azione Comunista, è stato rapito nel 1982. Halwani è ora il presidente del “Comitato delle famiglie degli scomparsi e dei rapiti”. In un'intervista [8] al quotidiano francofono libanese L'Orient Le Jour, ha spiegato il motivo che la spinge a lottare per le persone scomparse: “Oggi ho una nuova responsabilità, che è quella di cercare circa 17.000 persone rapite ufficialmente segnalate”, aggiungendo che non si arrenderà mai finché la sua missione non sarà completata [ar]:

Wadad Halwani [9]

January 19 at 4:32pm [10] ·

 وقت تقاتلوا، تقاتلوا فينا وعا حسابنا . وقت تصالحوا ، تصالحوا وبيتصالحوا من دوننا وعا ضهرنا

هالقاعدة مُعتمدة مش من هلّق، بل من بداية الحرب في لبنان سنة 1975 وحتى نهايتا وبعدا سارية المفعول حتى اليوم.
هالقاعدة مش محصورة بين عون وجعجع ، بل بين جميع زعماء الميليشيات والأحزاب اللي تقاتلت وتسبّبت بوقوع عشرات الآلاف من القتلى والجرحى والمعوقين والمفقودين والمهجّرين… عدا عن حجم الدمار الذي أصاب لبنان على كافة المستويات.
نحنا، بقصد ناس هالبلد ما نزال نعاني من آثار تلك الحرب حتى اليوم وعلى كافة المستويات..
ما يزال هؤلاء (قادة الحرب) يعيشون ويتنقّلون بحرية بيننا ، ما زالوا يتحكّمون بمفاصل البلاد والعباد بمنطق شريعة الغاب، بمنطق زمن الحرب ذاته.. يعني بعدهم متل ما كانوا عم يمارسوا بالحرب.. يعني هتّي ما تغيّروا بالسلم..
غريب يكون لهلّق في حدا من ناس هالبلد بيصطفّ مع هذا المرشح أو ذاك، مع هذا الـ”زعيم” أو ذاك…!!!

Sorry يمكن عم هلوس

Quando hanno combattuto, hanno combattuto con noi e per nostro conto. Quando si sono riconciliati, hanno fatto senza di noi e a nostre spese. Questa è la loro strada, non solo ora, ma dall'inizio della guerra civile in Libano nel 1975, fino alla sua fine, e continua fino ad oggi. Questo atteggiamento non è limitato ad Aoun e Geagea ma include tutti i leader delle milizie e dei partiti che sono entrati in guerra che hanno causato decine di migliaia di morti e feriti, oltre a coloro che sono diventati disabili, che sono scomparsi e sono stati costretti a immigrare, oltre alla distruzione che ha interessato tutti gli aspetti della vita in Libano. E noi, il popolo di questo paese, continuiamo a subire gli effetti di quella guerra fino ad oggi, su tutti i livelli. E quei signori della guerra continuano a vivere e muoversi liberamente tra noi. Sono ancora responsabili di tutti gli aspetti di questo paese e di tutte le persone con la mentalità chiusa che avevano durante la guerra. Non sono cambiati in tempi di pace. È strano che le persone fino ad ora supportino questo o quel candidato! Scusa, potrei avere le allucinazioni.

Zeina Allouche: non volevo morire nuda

La terza storia è quella di Zeina Allouche, che ricorda come era solita dormire nella vasca da bagno completamente vestita poiché non voleva che il suo cadavere fosse visto nudo, definendo così la cosiddetta “Guerra di Liberazione” di Aoun come una “Guerra di Eliminazione” [ar]:

كنت انام في بانيو الحمام في الطابق 11 في الحمرا وانا مرتدية ملابسي لانني لم اكن اريد ان اراني أشلاء عارية على التلفزيون…مذكرات حرب الإلغاء

Dormivo nella vasca da bagno all’undicesimo piano di Himra. Ero completamente vestita perché non volevo far vedere le parti del mio corpo esplose e nude in televisione… dai ricordi della Guerra di Eliminazione

La quarta storia è quella di Joelle Boutros, ricercatrice dell’Agenda Legale [11] e blogger di joojle31 [12] [ar], che ricorda le sofferenze causate da Michel Aoun e Samir Geagea e chiede ad entrambi di porre le basi per una “vera riconciliazione tra le persone, e non solo una riconciliazione tra i leader e i funzionari settari al fine di realizzare i loro obiettivi politici”:

 بتذكر كل صاروخ تفرجنا عليه انا وخيي عم يمرق فوق راسنا خلال حرب الالغاء. بتذكر صريخ بيي من الوجع وقت كسر اجرو وما قدرنا ناخدو عالمستشفى بسبب القذائف الدايرة. بتذكر خبار جارتنا عن التبهدل يلي كانت تتعرضلو كل ما بدها تمرق ع حاجز البربارة. بتذكر كيف كان بيي يمنعنا نقول انو بيحبّ عون قدام جارنا يلي بيحارب مع القوات خوفا علينا. بتذكر كمان ورقة ستي بالمطبخ “ممنوع التكلم في السياسة” لأن كانت عم تحاول توّقف الخناقات على الغدا كل احد (هيدي بعد ال ٢٠٠٥). بتذكر العالم يلي قوّصت وضربت بعضها بال ٢٠٠٧ وقت العونيين قرروا يسكروا الطرقات ويحرقوا دواليب. بتذكر حملات التحريض والتخوين والاهانات والمسبات يلي كانت تبّلش عالشاشات وتخلص بالصالونات. بتذكر الامل عند العالم من بعد زيارة عون لجعجع بالسجن والانتكاسة دغري بعدها. ترشيح جعجع لعون بيكون صادق وبداية صفحة جديدة وكل هالشعر بس يعتذروا عن حروبهم الهمجية. بس يعتذروا من كل عائلة خسرت حدا من افرادها بسبب قتالهم المستمر. بس يعتذروا من العائلات يلي بقيت مقسومة لليوم بسبب عداوتهم. يعتذروا ويأسسوا لمصالحة حقيقية بين القاعدة مش مصالحة مفصلة على قياس القيادات والمسؤولين الحزبيين ومصالحهم السياسية. يعتذروا على هال٣٠.سنة من حياتنا! يعتذروا!

Ricordo ogni razzo che volava sopra la mia testa e quella di mio fratello durante la Guerra di Eliminazione. Ricordo le urla di mio padre quando si è rotto una gamba e non abbiamo potuto portarlo in ospedale a causa della caduta del mortaio. Ricordo le lamentele della mia vicina a causa dell'umiliazione che subiva ogni volta che doveva attraversare il posto di blocco di Barbara. Ricordo come mio padre ci proibì di dire che amava Aoun di fronte al nostro vicino che ha combattuto con le forze libanesi a causa della sua paura su di noi. Ricordo anche il biglietto messo in cucina da mia nonna: “Discutere di politica è proibito”, mentre cercava di porre fine ai litigi durante il pranzo della domenica (questo era dopo il 2005). Ricordo le persone che si spararono e si picchiarono a vicenda nel 2007, quando i sostenitori di Aoun decisero di bloccare le strade e dar fuoco alle gomme. Ricordo le campagne di istigazione, insulti e accuse iniziate in TV e finite in soggiorno. Ricordo la speranza delle persone dopo che Aoun è andato a trovare Geagea in prigione e come in seguito tutto è andato a sud. La nomina di Aoun da parte di Geagea sarebbe genuina e un'occasione per voltare pagina se solo si scusassero per le loro guerre barbare. Dovranno scusarsi con tutti coloro che hanno perso un membro della famiglia a causa dei loro continui litigi. Dovrebbero scusarsi con le famiglie che si sono divise a causa della loro inimicizia fino ad oggi. Dovrebbero scusarsi e gettare le basi per una vera e propria riconciliazione tra le persone, e non solo una riconciliazione tra i leader e funzionari settari per realizzare i loro obiettivi politici. Dovrebbero scusarsi per questi 30 anni della nostra vita! Dovrebbero chiedere scusa.

Rouwa Saba: questa grande bugia non mi restituirà un'infanzia felice!

La quinta storia è di Rouwa Saba  [13][ar], che scrive di come la sua famiglia fosse bloccata tra le forze di Michel Aoun e le forze di Samir Geagea:

بوقتها… كنا عايشين بمنطقة إسمها “حبوب” بجبيل.
بوقتها… كنا مجبورين نقعد عَ العتمة كل الليل، حتى لو في كهربا. كانت الشمعة غالية. إذا ضوّيناها حتى نفتش على شي ناكلو، كانت تكلّفنا قذيفة أو قنبلة.
بوقتها… كانوا العونيي تحت شباكنا والقوات فوق، يعني فيكن تتخايلوا المعارك اللي كانت تدور بيناتُن ونحنا بالنص.
بوقتها… كان بابا يقعد عَ أرض المطبخ كل ليلة ويتكي راسو عَ البراد، قبل ما نركض صوبو ويغمرنا أنا وخيي كل واحد بإيد ونبقى هيك كل السهرة. وكان لحتى ينسّينا صوت القذايف والرصاص، يخترع قصص يخبّرنا ياها.
بوقتها… انقطعنا من الخبز (وبوقتها كنا ياما ننام نحنا وجوعانين) بس مش ممكن إنسى مشهد إمي طالعة عَ الدرج الخارجي رَكض. أكتر مرّة خفت بحياتي. كانت صيد سهل للطرفين. وبعدما ركضت وراها قال لحتى إحمي ضهرها (هيك بقوصوني أنا ومش هيي) ركض خيي وبيّي ورايي، وكان آخر يوم إلنا بالبيت. قصفوه. وطار الدرج. وطار الشباك اللي كان يخلّيهن يستكتروا علينا ضو الشمعة. بس زمطنا، هيك قالت إمي.
بوقتها… الزمطة من الموت كانت ترف.
بوقتها… ولكانوا أهلي دبّروا بيت تاني، خبّونا القوات بالدبابة تبعن أنا وخيي. مش لأنن هني مناح، بس كان عنا واسطة. خالي بالصدم. ما بنسى هالنهار. صوت اللاسلكي وكلمة عمليات وبعدها إحتدام المعارك والرصاص والقنابل والقذايف. كلها مشاهد مش ممكن إنسيها حتى لو اجتمع عون وجعجع مبارح!
حتى لو بوّسوا بعض مبارح…
حتى لو عملوا وثيقة تفاهم بين بعض مبارح…
حتى لو قالوا إنو تعلّموا من التاريخ لبناء المستقبل…
اللي بفكّر للحظة بالحرب، السلام ما بكون ولا مرّة من أولوياتو.
هيدي طفولة بشعة… بشعة بسبب عون وجعجع.
مستحيل كذبة كبيرة وتصرّف كيدي يرجعوا يعَيشوني طفولة حلوة ويمحوا أصوات الرصاص والقنابل والقذايف اللي ربيت عليها.
قبل ما تتفقوا… بدكُن ما تواخذوني يعني، بس مجبورين تعتذروا مني ومن كل عيلة شرّدتوها ودمّرتوا بيتها وقتّلتوا أحد أفرادها.
قبل ما تتبسّموا وتنكتوا مع بعض علينا… مجبورين تعتذروا لأنكن كنتوا سبب تدمير حياة بكاملها.
وآه مبروك الصلحة… لابقين لبعض.
هيك اتنين ما بيلبقوا… إلا لبعض!
مبروك عليكن جمهورية الزبالة والمجارير.
‫#‏طز_فيكن_وبالجمهورية_تبعكن‬ [14]

All’epoca, vivevamo in un posto chiamato Haboub, a Jubeil. All'epoca, eravamo costretti a stare al buio ogni notte, anche se c'era l'elettricità. Le candele erano costose. Se ne avessimo acceso una anche solo per cercare qualcosa, il prezzo sarebbe potuto essere un razzo o una bomba. All'epoca, i sostenitori di Aoun erano sotto le nostre finestre e le forze armate erano sui tetti, quindi potete solo immaginare i combattimenti che ci sono stati tra loro, mentre noi eravamo bloccati nel mezzo. All'epoca, mio padre si sedeva sul pavimento della cucina e poggiava la testa sul frigorifero, prima che io e mio fratello corressimo da lui e ci abbracciasse, ed è così che passavamo la notte. Inventava storie per tenerci occupati dai rumori di mortai e proiettili. All'epoca, non avevamo pane. Andavamo a dormire affamati. Non potrò mai dimenticare quando mia madre è scesa dalle scale. È stato il momento in cui ho avuto più paura. Era un bersaglio facile per entrambe le parti. Sono corso dietro di lei pensando che se l'avessero uccisa, avrebbero picchiato me e non lei, e mio fratello è corso dietro di me e mio padre dietro di lui. Era il nostro ultimo giorno in casa. L'hanno fatto saltare in aria. Le scale sono scomparse. Anche le finestre, che ci impedivano di avere la luce delle candele, erano sparite. Ma siamo sopravvissuti. È quello che ha detto mia madre. All'epoca, sopravvivere alla morte era un lusso. All'epoca, fino a quando la mia famiglia non fu in grado di assicurarci un'altra casa, le Forze nascosero me e mio fratello in un carro armato, non perché fossero bravi, ma perché avevamo dei contatti. Mio zio era nell'unità speciale delle forze libanesi. Non dimenticherò mai quel giorno. I suoni della radio, che parlano delle operazioni, e poi dell'intensificazione dei combattimenti, dei proiettili, delle bombe e dei mortai. Sono tutte scene che non dimenticherò mai, anche se ieri Aoun e Geagea si sono incontrati! Anche se ieri si sono baciati! Anche se ieri hanno firmato un accordo di intesa e anche se hanno affermato di aver imparato dal passato per consentire loro di costruire il futuro. Coloro che pensano alla guerra, non mettono mai la pace tra le loro priorità. Quella fu un'infanzia brutta, brutta e tutto per colpa di Aoun e Geagea. Una grande bugia non mi restituirà un'infanzia felice e non mi farà dimenticare i rumori di proiettili e delle bombe con cui sono cresciuta. Prima di raggiungere un accordo, dovreste scusarvi con me e con tutte le famiglie che avete fatto fuggire, avete distrutto le loro case e ucciso i loro membri. Prima di sorridere e scherzare tra di voi, siete costretti a scusarvi perché siete responsabili della distruzione di intere vite. E congratulazioni per la vostra riconciliazione, vi meritate l'un l'altro. Le persone come voi due sono fatte l'una per l'altra. Congratulazioni per la repubblica dei rifiuti e delle fognature. Al diavolo te e la tua repubblica!

Abir Ghattas: chiedo di meglio!

L'ultima storia [15] [it] è quella di Abir Ghattas, coautore di questo articolo. Essendo troppo giovane all'epoca, non ricorda la guerra in sé, ma piuttosto chiede cosa ci aspetta per quelli come noi che sono nati alla fine o dopo la guerra civile [en]:

A lot of people are sharing stories of the times Aoun and Geagea bombed their neighborhoods. I can't testify to that, as I was too young to remember and had the “luxury” to be born in a remote village in the north of Lebanon. I can't testify firsthand to the pain of the war, to the loss, to the fear, to the death surrounding you. But I can testify to the hatred i saw and see every day between people my age or younger, who also did not live the war. I am not dismissing their experiences or those shared by their loved ones, but they themselves did not live the war, yet they hate each other, they listen to songs and learn how to honk, put stickers on their cars, and wage their own war, with no bloodshed, but a cold war still… Where is the urge to question those they blindly follow, and ask why? What happened? Who won? How many people died? What happened to those kidnapped? How many women and girls were raped? How many corpses were tied and dragged by cars like war trophies? How many loaves of bread were stolen at checkpoints? Why? How?

Yesterday Aoun said, what happened, happened and we should put it behind us, and maybe remember it so that we don't repeat it, and Geagea was smiling besides him… Well, even though it is our fault, I don't want to stop believing that we deserve better.

This endorsement, this deal between two war criminals, is yet another nail in the coffin of our collective memory. We didn't live the war, and we are stripped from our ability to hold those responsible for the death of thousands accountable.

And now, we have to forget and move on, because it is convenient for them? Because in face of mutual elimination after years of wanting to eliminate each other, is the only way to survive? And we can’t demand justice? We can't question their past, and they want us to trust them with our future? No, we deserve better.

They say, this is peace making. How can peace exist without a proper context? How can peace exist without a reconciliation process? How can peace exist without healing from the past? How can peace exist and we are in a silent, brutal, cold, war everyday? Where is peace when all we see is corruption, unaccountability, nepotism, theft, and the dismissal of a whole people?

I demand better!

Molte persone stanno condividendo storie dei tempi in cui Aoun e Geagea hanno bombardato i loro quartieri. Non posso testimoniarlo, perché ero troppo giovane per ricordare e avevo il “lusso” di nascere in un remoto villaggio nel nord del Libano. Non posso testimoniare in prima persona il dolore della guerra, la perdita, la paura, la morte che ti circonda. Ma posso testimoniare l'odio che ho visto e vedo ogni giorno tra persone della mia età o più giovani, che anche loro non hanno vissuto la guerra. Non sto ignorando le loro esperienze o quelle condivise dai loro cari, ma loro stessi non hanno vissuto la guerra, eppure si odiano a vicenda, ascoltano canzoni e imparano a suonare il clacson, mettono adesivi sulle loro auto e fanno la loro guerra, senza spargimento di sangue, ma ancora una guerra fredda … Dov'è la voglia di mettere in discussione coloro che seguono ciecamente, e chiedere perché? Che è successo? Chi ha vinto? Quante persone sono morte? Che fine hanno fatto coloro che sono stati rapiti? Quante donne e ragazze sono state violentate? Quanti cadaveri sono stati legati e trascinati dalle auto come trofei di guerra? Quante pagnotte sono state rubate ai posti di blocco? Perché? Come?

Ieri Aoun ha detto che quello che è successo, è successo e dovremmo lasciarcelo alle spalle, e forse ricordarlo in modo da non ripeterlo, e Geagea sorrideva oltre a lui … Beh, anche se è colpa nostra, non voglio per smettere di credere che meritiamo di meglio.

Questa approvazione, questo accordo tra due criminali di guerra, è l'ennesimo chiodo nella bara della nostra memoria collettiva. Non abbiamo vissuto la guerra e siamo stati privati ​​della nostra capacità di ritenere responsabili coloro che hanno causato la morte di migliaia di persone.

E ora, dobbiamo dimenticare e andare avanti, perché è conveniente per loro? Perché di fronte all'eliminazione reciproca dopo anni di voglia di eliminarsi a vicenda, è l'unico modo per sopravvivere? E non possiamo chiedere giustizia? Non possiamo mettere in discussione il loro passato e loro vogliono che affidiamo loro il nostro futuro? No, meritiamo di meglio.

Dicono che questo è fare la pace. Come può esistere la pace senza un contesto adeguato? Come può esistere la pace senza un processo di riconciliazione? Come può esistere la pace senza “guarigione dal passato”? Come può esistere la pace se siamo tutti i giorni in una guerra silenziosa, brutale, fredda? Dov'è la pace quando tutto ciò che vediamo è corruzione, irresponsabilità, nepotismo, furto e rifiuto di un intero popolo?

Chiedo di meglio!