Morire di fame a Madaya, Siria: le immagini che non avreste mai voluto vedere

Forty thousand people live in this Syria town, Madaya, where they have been starving to death and surrounded by landmines for the past six months. Photo credit: Madaya page on Facebook

Quattrocento persone vivono in questa cittadina siriana, Madaya, dove negli ultimi sei mesi sono state ridotti alla fame e circondate da mine antiuomo. Crediti della foto: pagina Facebook di Madaya

Quarantamila persone che vivono attualmente nella cittadina siriana di Madaya [it], vicino al monte Qalamoun, stanno morendo di fame mentre il mondo le osserva in silenzio, riferiscono gli attivisti. La piccola città montana, situata a 1,400 metri sopra il livello del mare, si trova a 40 chilomentri a nord di Damasco, sotto il governtorato di Rif Dimashq, accanto al confine libanese, ed è stata assediata delle forze del governo siriano sostenute dalla milizia di Hizbulla che sta bloccando l'entrata di cibo e degli aiuti umanitari da luglio.

Si trova al centro della lotta tra diverse fazioni coinvolte negli scontri in corso in Siria, e queste persone ne stanno pagando il caro prezzo.

In un'inchiesta pubblicata ieri, insieme a strazianti foto di siriani affamati e di residenti di Madaya morti per fame, l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) con sede in Gran Bretagna, ha spiegato cosa sta accadendo [en, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione] (Nota dell'Editor: Global Voices ha scelto di non ripubblicare le foto in questione a causa del loro contenuto grafico esplicito).

Gli abitanti della cittadina di Madaya stanno morendo di fame da 174 giorni a causa di un assedio strettissimo ad opera delle forze del regime e di di Hezbollah. La città ospita 40,000 persone inclusi 20,000 civili che hanno abbandonato le loro case a Zabdani, dopo aver assistito a scontri violentissimi e ai pesanti bombardamenti da parte del regime e delle forze aeree.

Il SOHR ha rilevato centinaia di mine antiuomo piazzate da Hezbollah e dalle forze di al-Assad attorno alla città di Madaya, oltre ad aver bloccato le aree circostanti con fili spinati e alte recinzioni per prevenire furti o operazioni dall'esterno. In città sono presenti 1200 pazienti in condizioni mediche croniche e 300 bambini stanno soffrendo di malnutrizione e diverse malattie. La grave mancanza di scorte di medicine e cibo sta portando i prezzi dei generi alimentari drammaticamente alle stelle: 1 kg di zucchero o riso cosano 3600 SP, circa 90 dollari. Il SOHR ha documentato la morte di 17 civili incluse 17 donne e bambini per mancanza di cibo e medicinali o di mine antiuomo, e di cecchini che si attivano durante i tentativi di raccogliere cibo nei dintorni della città.

Le agenzie di stampa riportano che la gente di Madaya si sta nutrendo di foglie, insetti e perfino di gatti, dopo che il cibo a loro disposizione è finito. Sulla sua pagina Facebook, Hand in Hand for Syria disegna un'immagine ancora più orripilante:

La maggioranza delle foto che vengono dalla piccola cittadina di Madaya (nei sobborghi di Damasco) sono troppo esplicite da condividere. Immagini scioccanti che rappresentano il vero volto della disperazione umana; persone ridotte a meri scheletri – con occhi scavati e costole sporgenti, che aspettano la morte per rivendicare il proprio nome.

Negli ultimi 6 mesi, la gente di Madaya è vissuta sotto un gravissimo assedio. I raccolti e le scorte di cibo si sono ridotte, lasciandosi dietro nient'altro che disperazione. Il cibo rimanente in città è diventato così costoso che la maggioranza delle persone semplicemente non può comprarlo.

Hanno iniziato a bollire i raccolti. Quando questi finiranno, dovranno bollire l'erba e le piante… poi gli insetti. Quando la malnutrizione diventerà insostenibile la gente inizierà a mangiare i gatti.

I gatti.

Ad oggi, la fame ha tolto la vita a più di 50 persone in città. La malnutrizione si sta diffondendo, e con il freddo clima invernale che sta arrivando, centinaia di persone sono a rischio di ipotermia.

Ma il mondo non sta battendo ciglio secondo il blogger BSyria, che scrive:

Assad sta affamando Madaya. Bambini, donne e uomini ridotti alla fame. Il mondo resta a guardare.

Secondo Raed Bourhan, un montatore siriano di base a Beirut, Libano, l'inverno in arrivo aggraverà ulteriormente la situazione già disastrosa di Madaya.

Migliaia di persone stanno vivendo in un gelo invernale rigidissimo a -5° e la legna disponibile è molto rara.

In un altro tweet, egli ha condiviso le foto di bambini “derubati dei loro diritti” mentre la guerra in Siria continua:

I bambini hanno perso i loro diritti di base alla felicità, all'educazione, al calore e alla speranza.

E in un terzo tweet spiega come i prezzi degli alimenti siano saliti alle stelle nelle zone assediate, circondate dalle mine antiuomo e dai cecchini che impediscono ai residenti di andarsene:

I prezzi del cibo sono arrivati al record di 1 kg di cereali e riso al costo di almeno 100 dollari.

Proprio sulla pagina Facebook di Madaya è stato lanciato un appello di richiamo agli attivisti affinchè mostrino solidarietà a Madaya protestando davanti le ambasciate russe (la Russia è impegnata negli attacchi aerei in Siria) e agli uffici delle Nazioni Unite:

Invito agli attivisti e alle organizzazioni umanitarie e per i diritti umani di tutto il mondo, per mostrare solidarietà all'assediata Madaya protestando davanti le ambasciate russe e agli uffici delle Nazioni Unite.
‪#‎save_madaya‬ (#salvate_madaya)
‪#‎respond_to_us‬ (#rispondeteci)

Un altro post supplica il mondo di salvare i bambini di Madaya:

A Syrian child from Madaya, besieged for the past six months. Photo credit: Madaya page on Facebook

Un bambini siriano di Madaya, cittadina assediata negli ultimi sei mesi. Crediti della foto: pagina Facebook di Madaya

Su Facebook, il siriano Kenan Rahbani ha condiviso le foto dei residenti di Madaya affamati e ha aggiunto:

Scusatemi per aver condiviso queste immagini esplicite, ma devo farlo.

Queste persone non sono affamate perchè sono povere o perchè non hanno cibo. Hezbollah e il regime di Assad stanno facendo morire di fame la città di Madaya. E’ stata completamente assediata e cibo, medicinali o acqua non possono entrare. Anche le Nazioni Unite sono qui ma non possono entrare in città perchè Hezbollah e il regime di Assad non glielo permettono.

Questo sta accadendo nel 2016 in Siria. E l'ISIS non ha niente a che fare con tutto ciò.

E l'attivista siriana Rafif Joueati si domanda quante altre persone dovranno morire prima che il mondo agisca:

Madaya non è la prima a soffrire la fame sotto assedio, e nemmeno l'ultima. La domanda è, quante altre decine di migliaia di persone dovranno morire prima dell'intervento internazionale?

E chiede anche:

Cosa succederà quando non ci saranno più foglie da mangiare?

E si domanda:

Ciechi. Se avessimo detto che 40,000 cuccioli stavano morendo di fame il mondo intero sarebbe sceso in marcia a protestare. Umani? Non proprio.

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