Netizen Report: in Malesia si diffonde meme che raffigura il Primo Ministro come un clown

(Malaysian Prime Minister Najib Razak depicted as a clown.) Image: @kuasasiswa / Twitter

(Il Primo Ministro della Malesia Najib Razak con l'aspetto di un clown). Immagine: @kuasasiswa / Twitter

Il Netizen Report di Global Voices Advocacy presenta una panoramica internazionale di problemi, vittorie e nuove tendenze riguardo ai diritti web in tutto il mondo.

Un meme che mette in ridicolo il primo ministro della Malesia Najib Razak si diffonde dopo le minacce della polizia del Paese all’artista [en, come i link seguenti] Fahmi Reza per aver caricato l'immagine di Razak con l'aspetto di un clown. Lo scopo del post era la critica alla legge del Paese “Sull'attività sovversiva”. In risposta al post di Reza il centro di polizia per il supporto contro il cyber-bullismo gli ha scritto su Twitter: “Adesso Lei è sotto osservazione della polizia. Utilizzi il Suo account responsabilmente e conformemente alla legge”. Il gruppo Grafik Rebel Untuk Protes & Aktivisme (Grafica ribelle per le proteste e l'attivismo) è intervenuta a sostegno di Reza e ha invitato tutti i sostenitori a pubblicare immagini con il clown sotto l'hashtag #kitasemuapenghaust (siamo tutti ribelli). In risposta alle minacce, Reza ha proclamato una satira sotto forma di espressione artistica, che deve “essere difesa a qualunque costo”.

L'Uganda dice “no” ai grandi social network nel giorno delle elezioni presidenziali

Il 18 febbraio, nel giorno delle elezioni presidenziali, l'Uganda ha bloccato Facebook, Twitter, WhatsApp e portafogli mobili. La BBC considera questa corsa alle elezioni la più consistente nella storia del Paese. L'attuale presidente Yoweri Museveni, che ha guidato il Paese per 30 anni, ha spiegato che l'obiettivo del bloccaggio era di fermare i “bugiardi”, e ha aggiunto: “Se volete [avere] i diritti, usateli nel modo giusto”. Molti abitanti dell'Uganda si sono rivolti a social network virtuali e privati per aggirare il bloccaggio, dando alla luce il trend di Twitter #UgandaDecides (l'Uganda decide). Sabato 20 febbraio è stata comunicata la vittoria di Museveni.

In prigione per aver offeso il sultano in Oman

Il governo dell'Oman ha condannato il cyber-attivista Hassan Al-Basham a tre anni di prigione con varie accuse, tra le quali “offesa al sultano” e l'utilizzo di Internet in un modo considerato potenzialmente “deleterio per i valori religiosi”. Secondo il Centro per i diritti umani dei Paesi del Golfo Persico, nei suoi post Al-Basham difendeva i prigionieri della coscienza e agiva a livello sociale e umanitario.

Un post su Facebook sul cattivo contratto di governo porta all'accusa di diffamazione in Ghana

A Evron Hughes, attivo commentatore di questioni socio-politiche, è stata fatta causa per diffamazione da parte del vice procuratore generale del Ghana. La causa di ciò sono i suoi commenti su Facebook. Il suo post si riferiva ad un contratto controverso tra il Ghana e la compagnia di Dubai AMERI Group, che avrebbe venduto al governo del Ghana 10 turbine a gas a prezzo gonfiato.

L'FBI chiede ad Apple di sbloccare iPhone. Apple dice: “Impossibile, caro!”

Apple ha ricevuto grandi applausi su internet la scorsa settimana per il rifiuto di intraprendere su richiesta dell'FBI misure che, come spiega la compagnia, avrebbero messo a rischio il sistema operativo iOS. L'FBI sperava di ottenere l'accesso all'iPhone di Saied Rizwan Faruk, uno degli esecutori dell’omicidio di massa di San Bernardino [it] lo scorso dicembre, ma Apple finora non ha ceduto, appellandosi alla preoccupazione di una protezione seria, e anche a problemi giuridici. Il 16 febbraio il direttore esecutivo di Apple Tim Cook ha pubblicato una lettera ai clienti Apple, esponendo la posizione della compagnia e spiegando che la creazione di un nuovo sistema operativo sicuro per lo sbloccaggio di un iPhone, in primo luogo, avrebbe minato la sicurezza di milioni di altri dispositivi con iOS e, in secondo luogo, avrebbe creato “un pericoloso precedente” giuridico, che avrebbe seriamente ampliato l'accesso al governo degli USA. ACLU, EFF e molti su Reddit sono d'accordo. Da quel momento Apple ha pubblicato FAQ aggiuntive, rispondendo ad ulteriori domande riguardo alla propria posizione, e il direttore dell'FBI ha reagito con una personale lettera aperta. Tra le pubbliche liti furiose su crittografia, privacy e sicurezza nazionale, la lettera di Apple ha già suscitato ulteriori discussioni.

Ehi, mass media stranieri: il governo cinese ha nuove regole per voi

Il ministero dell'industria e delle tecnologie informatiche della Cina ha pubblicato nuove regole che impediscono ai mass media stranieri di pubblicare qualsiasi cosa online in Cina; entreranno in vigore a marzo. Tutti i pubblicatori di contenuti web conserveranno i loro server e i loro equipaggiamenti tecnici nel territorio cinese. Questo passo colpisce in maniera particolarmente forte i mass media occidentali come il New York Times, Bloomberg e Dow Jones, che hanno fatto investimenti significativi nella produzione di novità per il pubblico cinese. Ci si aspetta, tuttavia, che provvedere all'osservazione delle nuove regole sarà difficile.

A questo articolo hanno contribuito Weiping Li, Hae-in Lim e Sarah Mayers West.

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