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Giappone: progetto di mappatura degli ultimi passi delle vittime dello tsunami del 2011

Categorie: Asia orientale, Giappone, Citizen Media, Disastri, Media & Giornalismi, Tecnologia
Screenshot of video walkthrough of interactive map of Tohoku Tsunami. Image taken from YouTube.

Screenshot del video con la mappa interattiva dello tsunami Tohokui. Immagine tratta da YouTube. [1]

Un progetto innovativo di mappatura [2] [jp, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] traccia gli ultimi momenti delle vittime durante il terremoto e lo tsunami che colpì il Giappone a marzo 2011 [3][en].

Il progetto “Non dobbiamo mai dimenticare: registrazione degli ultimi movimenti delle vittime durante il disastro dello tsunami” ( 忘れない: 震災犠牲者の行動記録), esamina gli ultimi momenti di 1,326 persone,  [4]basandosi su interviste ai loro familiari sopravvissuti.

Venerdì 11 marzo 2011, alle 2:46 PM ora locale, si verificò un imponente terremoto sul fondo marino nel nord-ovest del Giappone. Il terremoto ha scatenato un fortissimo tsunami che distrusse molti paesi costieri e città lungo oltre 500 km delle coste giapponesi.

Lo tsunami dell'11 marzo ha ucciso quasi 16,000 persone e altre 2,562 sono tuttora disperse [5] [it] e presumibilmente morte.

Nella prefettura di Iwate, con i suoi stretti fiordi vicino la costa, i quali potevano incanalare l'energia dello tsunami, ci sono state delle onde altissime; alcune di queste è stato riportato che fossero alte come un palazzo di 10 piani [6] [en]. Ben 5,797 residenti di Iwate [7] sono morti o sono dispersi a causa dello tsunami.

“Non dobbiamo mai dimenticare: registrazione degli ultimi movimenti delle vittime durante il disastro dello tsunami” mostra la vera potenza e l'orrore dello tsunami.

Il Progetto ‘Non dobbiamo mai dimenticare’ [2] ( 忘れない: 震災犠牲者の行動記録) vuole tracciare gli ultimi passi di queste persone prima che o tsunami colpisse dove vivevano. ll progetto online di mappatura fornisce approfondimenti sulla reazione tra le persone e le catastrofi naturali, e promette di aiutare i governi a migliorare le loro azioni di risposta per salvare vite umane.

Una pagina con molti video dimostrativi della mappatura in diverse città è disponibile qui [10].

L'applicazione online di mappatura completa è disponibile qui [2]. Usando il menù in alto a sinistra, gli utenti possono selezionare singoli paesi e città lungo la costa di Iwate.

I punti blu rappresentano le vittime maschili [11], quelli rossi indicano quelle femminili. Le animazioni mostrano il percorso che le persone hanno intrapreso nei 10 minuti successivi allo tsunami. Alcuni sono fuggiti correndo, mentre altri hanno camminato, fatto che spiega perchè certe persone hanno percorso una distanza maggiore in 10 minuti. Usando la barra di scorrimento in alto è possibile andare avanti e indietro nel tempo.

Screenshot 2016-03-18 at 5.45.42 PM - Display 2 [2]

Screenshot da Non dobbiamo mai dimenticare ( 忘れない: 震災犠牲者の行動記録) strumento online di mappatura. [2]

Cliccando sul punto ci vengono date informazioni sulla persona, incluso nome ed età, e come ha trascorso i suoi ultimi 10 minuti da viva viene indicato in un popup nella parte destra della schermata.

Ogni punto sulla mappa rappresenta qualcuno che è morto, e le informazioni sulle sue circostanze, il suo percorso e cosa ha fatto è stato determinato dopo l'intervista ai familiari sopravvissuti, che probabilmente gli avevano parlato al cellulare quando lo tsunami stava arrivando.

La mappa fornisce anche informazioni prese da Google Street View, in modo che si possa osservare la posizione esatta delle vittime dello tsunami.

Ci sono sparecchi video di spiegazione passo dopo passo [10] relativi a diversi paesi lungo la costa.

Il progetto è il risultato della collaborazione tra la Tokyo Metropolitan University [12] [en] e il suo design studio WTNV [13] locale, e dell'organo di stampa di Tohoku Iwate Nippo [14].

Alcuni approfondimenti del progetto di mappatura includono il fatto che, perfino quando risuonavano chiaramente gli allarmi tsunami, molte delle vittime si sono recate immediatamente nei ripari di emergenza comunitari (避難所, hinanjo) piuttosto che andare su un terreno più in alto, dove avrebbero presumibilmente avuto maggiori possibilità di sopravvivere.