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La Colombia inasprisce le pene per i colpevoli di attacchi con l'acido

Categorie: America Latina, Colombia, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Donne & Genere
NATALIA PONCE DE LEON FUNDACIÓN

#MaiPiùAcido – Immagine tratta dal racconto pubblicato su Facebook di Natalia Ponce de León.

Agli inizi del 2016 è stata promulgata in Colombia la Legge 1773, [1] [es, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione] conosciuta anche come “Legge Natalia Ponce de León”, che ha innalzato le pene ed eliminato i benefici giudiziari contro gli aggressori che usano acido ed altri agenti chimici. Porta il nome della vittima di uno di questi attacchi, il cui caso aveva acceso un dibattito [2] [it] per la mancanza nel paese di una legislazione relativa a questo tipo di aggressioni.

Il Presidente colombiano Juan Manuel Santos ha evidenziato l'importanza di tale legge, che aspira a “combinare mezzi e articolare istituzioni per fronteggiare, nella migliore forma possibile, questo attacco all'integrità umana”.

Natalia Ponce de León, simbolo della lotta contro gli attacchi con acido in Colombia, è stata l'ospite speciale della cerimonia di promulgazione della legge, durante la quale ha mostrato il suo volto, che di solito copre con una maschera, dopo circa 20 operazioni chirurgiche. La Ponce ha manifestato la sua gratitudine al presidente e a chi ha reso possibile l'approvazione di questa legge, per la quale ha lottato attraverso la sua fondazione [3].

Nel 2014, quando aveva 33 anni, Natalia venne aggredita nell'ingresso del suo palazzo di Bogotà da un giovane ossessionato da lei. E come ci descrive nel suo racconto [4] per il quotidiano El País:

Él intentó matarme, tuve quemaduras en todo el cuerpo, me destruyó la cara totalmente, perdí la calidad de mi vista, tragué ácido lo cual afectó mis vías respiratorias, no pude volver a trabajar, ahora estoy dedicada a mi recuperación, me han sometido a 16 cirugías y me faltan muchas más, hay días de depresión, de tristeza. Pero la vida sigue y aquí estoy para continuar y esperando que se haga justicia.

Ha cercato di uccidermi, avevo bruciature per tutto il corpo, mi aveva distrutto totalmente il viso facendomi perdere molti gradi di vista, e deglutendo un po’ di quell'acido, questo mi aveva danneggiato le vie respiratorie; non sono riuscita a far ritorno al lavoro e adesso mi sto dedicando totalmente al recupero sottoponendomi a sedici operazioni chirurgiche, anche se ne mancano ancora, e ci sono giorni di depressione e tristezza. Ma la vita continua e sono ancora qui per continuare a sperare che venga fatta giustizia.

Dati dell’Istituto di Medicina Legale [5]colombiano rivelano che 56 donne sono state vittime di attacco con acido nel 2010, 46 nel 2011 e 80 nel 2012.

La Ponce ha richiamato anche l'attenzione dell'opinione pubblica affinché si unisca alla sua nuova iniziativa per creare un'unità di attenzione sulle vittime ustionate con l'acido.

La nuova legge considera questi tipi di attacchi come un delitto specifico. Aumenta le pene di 12 e 5 mesi di prigione, fino a 20 per i casi in cui le vittime subiscano dei danni reversibili. Quando gli attacchi generano un danno permanente alla vittima, come nel caso di Natalia, le pene si alzano da 20 anni e 9 mesi a 30 anni e più, a secondo del danno. Ma se l'aggressione lascia come conseguenza la deformazione del viso della vittima, si aumenterà la pena fino ad una terza parte.

Il lavoro di Natalia e della sua fondazione ha ricevuto un appoggio generale che si è manifestato nei social. L'utente Ricardo Galán ha fatto una riflessione in cui ha richiamato l'attenzione del pubblico ministero a proposito della controparte della Ponce, che si trova in carcere nella speranza di una sentenza giudiziaria:

Qualcuno sa se @FiscaliaCol ha chiamato a giudizio l'aggressore di Natalia Ponce? A cosa serve una Legge a suo nome, nella completa impunità?

Juan Davíd C ha espresso un riconoscimento al Presidente, citando anche l'altra legge approvata:

E’ una cosa positiva che si deve sottolineare e sono contento che abbia firmato la legge contro il maltrattamento animale e contro gli attacchi con l'acido, grazie

Mentre altri la celebrano come Alina Mican,

Legge #NataliaPonce è un gran passo in avanti contro l'impunità e la prevenzione degli attacchi con acido in Colombia.

Ma si è manifestato disappunto anche contro il nome che le è stato assegnato:

La Legge contro gli attacchi con acido non dovrebbe soprannominarsi “natalia ponce”. Per rispetto delle mille donne che sono state attaccate precedentemente (almeno facciano finta che gli importi)

L'utente Jesús Adel, tra gli altri, ha espresso la sua solidarietà sebbene non condivida la nuova legge nella sua interezza:

NATALIA PONCE DE LEON Donna coraggiosa che il Signore possa aiutarla nella sua vita, mentre il suo aggressore dovrebbe essere messo per sempre in carcere.

Tramite gli hashtag #‎NoMásAtaquesConÁcido e #NoMásÁcido ( #MaiPiùAttacchiConAcido e #MaiPiùAcido) gli utenti di Twitter hanno mostrato pubblicamente il loro appoggio alla legge. Ecco la risposta di Jorge Peñuela:

#NataliaPonce esempio di coraggio, lotta e perdono. #MaiPiùAttacchiConAcido nel rispetto della vita, per il diritto di vivere in pace.

Qui anche Felipe Potes si è espresso:

Bisogna avere un cuore molto malvagio per sferrare un attacco con l'#Acido verso qualcuno…..MAI PIU'! #MaiPiùAcido

Infine, a novembre scorso anche Natalia Ponce ha riassunto i suoi sforzi [per questa causa n.d.E.] con una frase dal suo account Twitter:

Dalle ceneri rinasce la Fenice e anche la Fondazione Natalia Ponce de León  #MaiPiùAcido #FondazioneNPDL