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L'Hong Kong Film Awards censurato in Cina per la nomination del film distopico ‘Ten Years’

Categorie: Asia orientale, Cina, Hong Kong (Cina), Taiwan (ROC), Arte & Cultura, Citizen Media, Film, Libertà d'espressione, Politica, Storia
Screen capture from Ten Years' trailer. [1]

“Ho infranto la legge vendendo uova?” Immagine tratta dal trailer di Ten Years.

Quest'anno, i cinesi della Cina continentale non potranno vedere il trentacinquesimo Hong Kong Film Awards né in televisione né online, e tutto perché un film indipendente “Ten Years [2]” [en, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione] “Dieci Anni” — è stato nominato Miglior Film del 2015.

Il premio, istituito nel 1982, è uno degli eventi più accreditati per celebrare i successi dell'industria del cinema in lingua cinese. Come negli scorsi anni, l'emittente statale China Central Television (CCTV) e il servizio di online TV del gigante tecnologico Tencent avrebbero i diritti necessari a trasmettere la cerimonia di premiazione al pubblico della Cina continentale. Tuttavia, nonostante gli accordi iniziali, entrambi hanno ritirato la messa in onda dell'evento, previsto per il 3 aprile.

L'organizzatore della cerimonia di premiazione ha rivelato che l'Ufficio per l'Amministrazione Cinese del Cyberspazio [3], diretto da Liu Wei, ha vietato la trasmissione della cerimonia in Cina perché i funzionari sono in disaccordo con la candidatura di “Ten Years”.

Il film indipendente a budget ridotto comprende cinque episodi, ognuno rappresentante un futuro distopico ambientato a Hong Kong nell'anno 2025 e generato dalla crescente interferenza della Cina sulla città. Il film è stato ben accolto a Hong Kong, gradito per l'intercettazione del sentimento popolare del posto. Di fatto ha battuto l'ultimo episodio di Star Wars al botteghino locale. Di seguito il trailer ufficiale del film (sottotitolato in inglese):

Uno degli episodi del film, “Self-Immolator” — “Colui che si immola”, come sottolinea il canale di informazione americano CNN's review [4], ritrae un misterioso personaggio che si dà alle fiamme di fronte all'Ambasciata Britannica. La storia si svolge sullo sfondo del “movimento localista” che rifiuta l'identità cinese imposta dopo che l'ex colonia britannica venne restituita alla Cina nel 1997.

In quanto regione amministrativa speciale, Hong Kong dovrebbe godere di un alto grado di autonomia rispetto alla Cina. Ma le paure che Pechino stringa la presa riguardo la relativa libertà della città rispetto al controllo del Partito Comunista Cinese abbondano — e non senza motivo [5]. Allo stesso tempo, un energico fronte pro-democratico ha svolto per anni in città la sua campagna per maggiori diritti. Nel 2014, a migliaia hanno partecipato alla Rivoluzione degli Ombrelli [6] che ha occupato il centro di Hong Kong per tre mesi, pretendendo che ai cittadini fosse permesso di nominare i propri candidati. Dato il fallimento della protesta pacifica, i “localisti” in preda alla frustrazione hanno esortato ad adottare strategie più provocatorie e di disturbo perché la città possa ottenere la propria autonomia.

Ad ogni modo, il Global Times, giornale portavoce del Partito Comunista Cinese, ha etichettato il film come “un virus” che diffonde pessimismo e preoccupazione nella città. Le notizie rivelano che il divieto imposto all'Hong Kong Film Awards sia direttamente associato alla nomina di “Ten Years” come Miglior Film e che l'ordine provenga dalle più alte sfere dell'autorità di propaganda cinese. Oltre al blocco della trasmissione della cerimonia, tutti gli organi di stampa hanno ricevuto l'ordine di evitare di menzionare il film in alcun modo.

In risposta al divieto, il regista di “Self-Immolator”, Kiwi Chow, ha dichiarato [7]al reporter della piattaforma d'informazione online HK01 [zh]:

這種做法,再一次反映他們對電影的芥蒂,甚至是怯懦。(中央怕電影帶來影響?)我不想給一個答案,但我想帶出一個思考,問所有人,怕這部電影的甚麼?這部電影包含很多觀點與想法,如果我們要與中央溝通,可以嘗試理解,他們到底在怕甚麼。

Il modo in cui hanno gestito la questione riflette la loro preoccupazione verso il film [in quanto mezzo]. Di cosa ha paura Pechino esattamente? Non voglio dare una risposta diretta, ma voglio rivolgere a tutti questo interrogativo: Cosa c'è di tanto terribile in questo film? Ha ritratto diversi pensieri e opinioni; può fungere da punto di partenza per comunicazione e comprensione. Dunque cosa temono esattamente?

Organizzazioni studentesche facenti capo a 12 università e scuole superiori locali hanno organizzato una proiezione itinerante [8][zh] del film tra febbraio e marzo.

Pare che la Cina non si sia fermata con gli Hong Kong Awards. Il 22 febbraio, a quanto si dice, le autorità di propaganda della Cina continentale avrebbero bandito anche i Golden Horse Film Awards di Taiwan dalle trasmissioni cinesi, allo stesso modo.