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Fermare i matrimoni tra bambini in India, un tendone nuziale alla volta

Categorie: India, Citizen Media, Diritti umani, Donne & Genere, Giovani, Legge
Is this child marriage? Image from Flickr by Naga Rick (2009) CC BY-NC-ND [1]

E’ questo il matrimonio tra bambini? Foto da Flickr di Naga Rick (2009) CC BY-NC-ND

I venditori di tendoni nello stato indiano occidentale del Rajasthan stanno prendendo posizione contro il matrimonio tra minori. In più di 47,000 hanno dichiarato [2] [en, come tutti i link seguenti] che non forniranno tendoni per le cerimonie dove i bambini figurano come la sposa o lo sposo, e chiederanno i certificati di nascita per controllare l’età. Se verranno a conoscenza che un matrimonio precoce sta per essere celebrato, informeranno la polizia locale.

Come in altre parti del mondo, in India il matrimonio tra minori è un problema grave. La legge contro questo tipo di unioni del 2006 bandisce la pratica, fissando l’età legale [3] per il matrimonio a 18 anni per le donne e a 21 per gli uomini. Nonostante questo, l’India compare al tredicesimo posto [4] nella classifica Child Marriage Hot Spots, un rapporto stilato dall’International Centre For Research On Women. Il censimento del 2011 [5] ha rivelato che quasi 17 milioni di bambini indiani tra i 10 e i 19 anni – circa il 6% di questa fascia di età – sono sposati.

Il governo sta intraprendendo diverse azioni per frenare il matrimonio tra minori, tra le quali il lancio di iniziative per ritardare i matrimoni. Tuttavia, nei villaggi dalle condizioni economiche più povere, le bambine vengono spesso fatte sposare prima dell’età legale perché ciò significa una bocca in meno da sfamare in famiglia. Un filmato segreto uscito recentemente [6], nel quale si vede una bambina di cinque anni piangere mentre è costretta a sposare un ragazzino di 11 anni in una cerimonia a Chittorgarh, nel Rajasthan, ha causato enorme indignazione [7] sui social media.

In rete, gli utenti hanno elogiato l’annuncio dei venditori di tendoni e si dichiarano contrari a matrimoni tra minori. Kiran Agarwal [8] ha scritto su Facebook che la comunità deve collaborare per condannare quest’antica usanza:

Come possiamo definirci progressisti quando una tradizione così dannosa prospera? Dovremmo essere tutti vigili nelle nostre rispettive zone, così che le autorità locali possano intraprendere azioni per fermarla.

Mimu Chakraborty [9] scrive:

L’India sarà un paese sviluppato il giorno in cui la sua gente penserà all'educazione dei bambini e non al matrimonio di una bambina dopo la sua nascita.