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L'undicenne russo re di Internet

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Censorship, Citizen Media, Good News, RuNet Echo
Stepan Saveliev's classmates don't make fun of him anymore. Image edited by Kevin Rothrock.

I compagni di classe di Stepan Saveliev hanno smesso di prenderlo in giro. Immagine aggiunta da Kevin Rothrock.

Il mese scorso una mamma che vive a Mosca ha iniziato a preoccuparsi per suo figlio, un ragazzino di 11 anni. Era così allarmata che ha deciso di  rivolgersi a Facebook facendo una piccola richiesta [1] [ru, come i link successivi] ai suoi amici virtuali. A quanto pare il povero bambino veniva deriso a scuola per via della sua pagina [2] sul social network russo Vkontakte, nella quale si divertiva a pubblicare le fotografie dei suoi giocattoli preferiti, soprattutto dinosauri e carri armati, mettendo spesso in scena piccole battaglie. Il bambino ha riferito alla mamma le parole dei suoi compagni di classe: “Non riesci a prendere nemmeno un like sulla pagina, sei un predente.”

Per salvare la reputazione virtuale di suo figlio e per sollevargli il morale, la mamma si è rivolta ai suoi contatti Facebook, chiedendo loro di fare un salto sulla pagina del bambino e di cliccare “mi piace” sui suoi post.

Più di 4000 persone hanno letto e apprezzato il post di mamma Svetlana e tra queste ben 670 lo hanno condiviso in rete. Adesso suo figlio, Stepan Saveliev ha più di 13.000 follower e migliaia di persone condividono i suoi post ogni giorno. La sua popolarità è cresciuta così tanto da essere stato invitato addirittura da cinque emittenti televisive russe [3]. Sono molte anche le celebrità e i personaggi famosi che hanno scritto [4] al piccolo Stepan in segno di affetto e sostegno. Anche alcune organizzazioni hanno deciso di rendere omaggio al ragazzino. La rivista di tecnologia iCover.ru ha inviato a Stepan un set speciale di Lego, mentre Dmitry Grishin, cofondatore e capo del Mail.ru Group, gli ha fatto recapitare una replica del robot di Star Wars BB-8. Inoltre, tutta la sede di Mail.ru ha deciso di regalare a Stepan anche un abbonamento premium ad Armata, un videogame multiplayer per PC.

Tuttavia a rovinare l'atmosfera nella pagina di Stepan è arrivato l'ex deputato Maxim Ksenzov, capo del Roskomnadzor, organo di supervisione della comunicazione e mass media russi. A quanto pare, nonostante abbia abbandonato il ruolo di censore del governo, Ksenzov si è sentito in dovere di dare un consiglio al bambino: cambiare la sua foto profilo (nella foto il bambino è seduto sulla sua poltrona in una posa ricercata e goffa). In pochi minuti l'esercito di amici di Stepan è intervenuto facendo notare all'ex deputato che nemmeno la sua foto profilo era un granché.

Ksenzov's unsolicited advice doesn't go over well. [5]

Il consiglio indesiderato di Ksenzov stroncato dai sostenitori di Stepan.

La mamma di Stepan dice di essere rimasta piacevolmente colpita dalla risposta al suo appello e rivela che il bambino ha addirittura fatto pace con i compagni che prima lo prendevano in giro.

Il sito di notizie Life.ru ha preso molto a cuore la storia di Stepan. Il 10 maggio la rivista ha infatti pubblicato un articolo [6] “la top ten dei dinosauri secondo Stepan Saveliev” (Stepan adora gli Spinosauri). La rete televisiva dell'agenzia di stampa ha intervistato [7] il piccolo Stepan in diretta, mentre lui era adorabilmente stravaccato dietro la sua scrivania.

La scorsa settimana anche il Roskomnadzor ha deciso di festeggiare il successo di Stepan e lo ha fatto a modo suo, aggiungendo il ragazzo al registro dei blogger ufficiali del governo federale e facendo di lui il 2.487esimo blogger registrato ufficialmente dalle autorità russe. «Le nostre congratulazioni!» ha scritto [8]Roskomnadzor sul profilo di Stepan «Ora potrai anche partecipare alle sedute della Duma di Stato.»

Strumento della legislazione temuto [9] negli anni passati, oggi il «registro dei blogger» è semplicemente un deposito dimenticato per blog e siti scelti a caso dal Roskomnadzor. La «legge sui blogger» del 2014 avrebbe dovuto smascherare i blog popolari ed eventuali siti di opposizione e denunciarne i proprietari per violazione dei regolamenti previsti dalla norma (linguaggio osceno, diffamazione e così via). Nonostante le numerose leggi piuttosto repressive verso il web, i funzionari del controllo della comunicazione non hanno operato con grande efficacia, tanto che molti blogger presenti nel registro non sono nemmeno a conoscenza del loro “status” speciale. (Fino ad oggi il governo non ha né multato né sanzionato un solo blogger presente nel registro).