‘Mamma, non piangere se non sono riusciti a trovare il mio corpo’: in ricordo dei 4,000 rifugiati siriani morti in mare verso l'Europa

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Image: “Il cimitero marino”. In memoria delle migliaia di rifugiati che hanno perso la vita cercando di attraversare il Mediterraneo/ Youtube

L’organizzazione umanitaria Support to Life [en, come i link seguenti, salvo dove diversamente specificato] si sta adoperando per aumentare la consapevolezza a livello mondiale rispetto ai più di 4000 rifugiati siriani che sono morti cercando di attraversare il Mar Mediterraneo. Nell’ambito di questa iniziativa, l'organizzazione ha presentato un progetto cinematografico, il cortometraggio intitolato “Il cimitero marino” che mostra diverse rappresentazioni dei morti.

Nel video, che dura 90 secondi, si afferma:

Dall'inizio della guerra civile in Siria, 4.6 milioni di siriani hanno lasciato la propria patria. Attraversare il Mar Mediterraneo è diventata l'ultima rotta per la speranza. E anche la rotta più fatale del ventunesimo secolo.

Più di 4000 siriani, inclusi molti bambini, hanno perso la vita in mare. Non è stato possibile identificare o ritrovare molti di loro. Adesso il mare è il luogo del loro ultimo riposo. Il mare è la loro tomba. Il cimitero marino.

In memoria di migliaia di rifugiati siriani…

Persone da tutto il mondo hanno condiviso su internet le loro reazioni al film, esprimendo la propria solidarietà con i rifugiati morti. Su Twitter, Emilie Hasrouty ha richiamato l’attenzione sulle lapidi galleggianti nel video:

200 lapidi galleggianti nel Mar Mediterraneo che ha inghiottito 4000 anime, in onore delle vittime siriane che cercavano asilo politico. Un'opera d'arte importante su una tragedia senza precedenti.

Nonostante siano morti nel tentativo di fuggire, Tammy Kling sente che i rifugiati abbiano fatto tutto il possibile:

Il cimitero marino. È molto meglio essere morti nel tentativo di fuggire dalla guerra, con la speranza di una vita migliore, che perdere la speranza.

Il supporto al film di Life ha anche attirato l'attenzione di Joseph Daul, politico francese e presidente del Partito Popolare Europeo.

Nel celebrare il mare blu di Nizza, oggi, non dobbiamo dimenticare che è il mare che diventato un cimitero per i migranti, come ha detto Sua Santità il Papa.

Mentre “Il cimitero marino ” raccoglie solo alcune delle innumerevoli storie delle persone in fuga dalla Siria, tra i resoconti di prima mano ci sono purtroppo molte storie non confermate e inaccurate, come Global Voices ha riportato in precedenza.

La guerra civile in Siria ha infuriato per cinque anni e ha dislocato almeno 10 milioni di persone, mandando rifugiati in tutto il mondo. In questo arco di tempo, attivisti siriani si sono dati da fare su Facebook, elaborando storie di rifugiati che sono morti cercando di raggiungere la protezione all'estero.

Una storia che ha riscosso popolarità online è scritta sotto forma di lettera [ar] di un giovane siriano a sua madre, scritta dopo che il barcone del giovane è affondato sulla via per l'Europa, uccidendo centinaia di persone che erano a bordo:

رسالة وداعية كتبها لاجئ سوري قبل غرقه في المتوسط : شكراً للبحر الذي استقبلنا بدون فيزا .. وشكراً للأسماك التي ستتقاسم لحمي ولن تسألني عن ديني ولا انتمائي السياسي

الأناضول-تداول ناشطون سوريون على شبكات التواصل الاجتماعي، نص رسالة قالوا إنها وجدت في جيب أحد اللاجئين السوريين الذين انتشلت جثثهم بعد غرق مركبهم الذي كان يحوي المئات من المهاجرين غير الشرعيين في البحر الأبيض المتوسط خلال رحلتهم للوصول إلى الشواطئ الأوروبية مطلع الأسبوع الجاري.
وفيما لم يبيّن الناشطون معلومات عن هوية صاحب الرسالة الوداعية الأخيرة التي كتبها فيما يبدو لدى استشعاره بقرب غرق المركب الذي كان يحمله، فإنهم أرفقوا مع النص الذي نشروه على صفحاتهم الشخصية عبارات مؤثرة من قبيل “هدية إلى العالم المتحضر.. هرب من الموت فاحتضنه البحر.. أنصحكم بالقراءة لكن لا تبكوا لأن الدموع جفت على أبناء سوريا”.

وهذا نص الرسالة الذي تنشره وكالة “الأناضول” بحسب ما تداوله الناشطون:

“أنا آسف يا أمي لأن السفينة غرقت بنا ولم أستطع الوصول إلى هناك (يقصد أوروبا)، كما لن أتمكن من إرسال المبالغ التي استدنتها لكي أدفع أجر الرحلة (يتراوح أجر الرحلة البحرية للوصول إلى أوروبا بطريقة غير شرعية ما بين ألف إلى 5 آلاف يورو بحسب دولة الانطلاق وعوامل أخرى مثل صلاحية المركب وعدد الوسطاء وغيرها).
لاتحزني يا أمي إن لم يجدوا جثتي، فماذا ستفيدك الآن إلا تكاليف نقل وشحن ودفن وعزاء.
أنا آسف يا أمي لأن الحرب حلّت، وكان لا بد لي أن أسافر كغيري من البشر، مع العلم أن أحلامي لم تكن كبيرة كالآخرين، كما تعلمين كل أحلامي كانت بحجم علبة دواء للكولون لك، وثمن تصليح أسنانك.
بالمناسبة لون أسناني الآن أخضر بسبب الطحالب العالقة فيه، ومع ذلك هي أجمل من أسنان الديكتاتور (في إشارة إلى بشار الأسد).
أنا آسف يا حبيبتي لأنني بنيت لك بيتاً من الوهم، كوخاً خشبياً جميلاً كما كنا نشاهده في الأفلام، كوخاً فقيراً بعيداً عن البراميل المتفجرة وبعيداً عن الطائفية والانتماءات العرقية وشائعات الجيران عنا.
أنا آسف يا أخي لأنني لن أستطيع إرسال الخمسين يورو التي وعدتك بإرسالها لك شهرياً لترفه عن نفسك قبل التخرج.
أنا آسف يا أختي لأنني لن أرسل لك الهاتف الحديث الذي يحوي “الواي فاي”(خدمة الانترنت اللاسلكي) أسوة بصديقتك ميسورة الحال.
أنا آسف يا منزلي الجميل لأنني لن أعلق معطفي خلف الباب.
أنا آسف أيها الغواصون والباحثون عن المفقودين، فأنا لا أعرف اسم البحر الذي غرقت فيه..
اطمئني يا دائرة اللجوء فأنا لن أكون حملاً ثقيلاً عليك.
شكراً لك أيها البحر الذي استقبلتنا بدون فيزا ولا جواز سفر، شكراً للأسماك التي ستتقاسم لحمي ولن تسألني عن ديني ولا انتمائي السياسي.
شكراً لقنوات الأخبار التي ستتناقل خبر موتنا لمدة خمس دقائق كل ساعة لمدة يومين..
شكراً لكم لأنكم ستحزنون علينا عندما ستسمعون الخبر.
أنا آسف لأني غرقت..”.

Mi dispiace, mamma, il barcone è affondato e io non sono arrivato là, e non riuscirò a ripagare il prestito che ho fatto per pagare il viaggio.

Non piangere se non sono riusciti a ritrovare il mio corpo. Sarebbero solo spese [in più] per la spedizione e la sepoltura. Mi dispiace, mamma, perché la guerra infuriava e per me è stato necessario partire come altri esseri umani, sebbene i miei sogni non fossero grandi come quelli degli altri. Come sai, i miei sogni si limitavano a comprarti le medicine e i denti finti. Adesso i miei denti sono di colore verde a causa delle alghe, ma sono comunque più belli dei denti del dittatore. Mi dispiace, carissima, perché ti ho costruito una casa di illusioni – una bella casa in legno come quelle che vedevamo nei film, poveri e lontani dai barili bomba, e lontanissimi dalle affiliazioni settarie ed etniche e dalle voci che ci circondavano.

Mi dispiace, fratello, perché non potrò mandarti i 50 euro che ti ho promesso per andare a divertirti prima della laurea. Mi dispiace, sorella, perché non potrò mandarti uno smartphone con il wi-fi come ha la tua amica ricca. Mi dispiace, mia amata casa, perché non appenderò più il cappotto dietro la tua porta. Mi dispiace, cari sommozzatori e ricercatori, perché sono disperso. Non so in che punto del mare sono affogato… ma potete stare sicuri che non darò disturbo all’ufficio dei richiedenti asilo.

Grazie, mare, per averci accolto senza un visto o il passaporto. Grazie, pesci, che condividerete le mie carni senza chiedermi la mia religione o posizione politica. Grazie ai canali tv, che manderanno in onda la notizia delle nostre morti per cinque minuti ogni ora per due giorni… Grazie a tutti quelli che ci piangeranno, quando ascoltano le notizie.

Mi dispiace, sono affondato…

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