Subito dopo i risultati del referendum sulla Brexit [it], il web è stato inondato da tweet addolorati, analisi pessimistiche, lamenti e piagnucolii di chi aveva votato per rimanere nell'Unione Europea, ma anche da festosi punti esclamativi e copertine rosse stile “Giorno dell'Indipendenza” promosse dai sostenitori dell'uscita dall'UE. Il 23 giugno, giorno dell'elezione, il 51.9% degli elettori ha deciso di uscire dall'Unione Europea, mentre il 48.1% aveva votato per rimanere.
A mio avviso, la proliferazione dei memi sul risultato del referendum è stato un ottimo segno. Io svolgo un dottorato di ricerca presso l'Università di Westminster [en, come gli altri link salvo diversa indicazione], e in questo contesto ho scoperto che le persone ricorrono ai memi politici in due situazioni: quando le cose vanno così male che l'unico modo per tirarsi su è usare il sarcasmo e l'umorismo, oppure quando le cose non vanno proprio alla grande ma c'è possibilità di recupero, e la condivisione di immagini in rete aiuta la riconciliazione e incoraggia l'ottimismo.
I memi [it] sono una sorta di fast-food dell'era digitale: condensano problemi complessi in una combinazione testo-immagine leggera ma allo stesso tempo piena di significato. Nel meme raffigurato all'inizio di questo articolo, per esempio, il confronto tra le delizie europee e gli stereotipati fagioli inglesi non aggiunge certo profondità alla questione del referendum, semplicemente riporta l'argomento ad un punto di vista più materiale: buon appetito Brexiters, ecco quello che vi rimane sul tavolo adesso.
Mi hanno colpita in particolare i memi europei condivisi su Twitter. Nonostante i cittadini europei possano risiedere legalmente in UK, quelli che già vivono lì non possono votare (a meno che non abbiano il passaporto britannico). Naturalmente, non hanno potuto esprimere la loro opinione nemmeno i cittadini europei nel resto d'Europa, sebbene la decisione li avrebbe riguardati lo stesso. I meme europei presentano un intrigante gioco di stereotipi nazionali sul Regno Unito, contro-riferimenti alle politiche locali degli stati membri dell'UE, sono spietati nei confronti degli Inglesi ed offrono un'istantanea sulla retorica degli immigrati europei, un tema decisamente contemporaneo.
‘Benvenuti rifugiati’
“Adotta un inglese”, una campagna ironica avviata da un giornalista rumeno che si basa sull'assonanza delle parole, offrendo a coloro che hanno votato per “rimani” la possibilità di diventare “rumeni” per poter appunto rimanere nell'Unione Europea, con tanto di carta d'identità dal design innovativo.
Diversi media occidentali, inclusa la CNN, hanno riportato la vicenda, mentre su Twitter molti utenti hanno sostenuto l'idea, Inglesi compresi, condividendo il suggerimento con i loro gruppi di follower internazionali.
A questa parodica campagna sono seguiti mesi di ritratti negativi per i rumeni immigrati in UK apparsi sui giornali inglesi.
If you're a #UK #Remainian you can be adopted by a #Romanian here https://t.co/UevyPurOT3 #Brexit
— Adrian Bolboaca (@adibolb) June 28, 2016
Se sei un inglese che ha votato “rimani”, puoi essere adottato da un rumeno qui https://t.co/UevyPurOT3
@TheWhoCat We're willing to start a Romanian/Remainian family
— Chris Terry (@CJTerry) June 27, 2016
Siamo disposti a creare una famiglia rumena/rimani
I’M A ROMANIAN. I WANT TO ADOPT A REMAINIAN. #Brexit https://t.co/SaY39qTacF
— Sébastien. (@unisseb) June 27, 2016
Io sono un rumeno e voglio adottare un “rimani”
Altri utenti europei si sono rifatti al tema dell'immigrazione. In una foto condivisa su Twitter, uno striscione affisso sulla facciata di Palazzo Cibeles a Madrid, è stato ritoccato al computer affinché il testo diventasse “I rifugiati inglesi sono i benvenuti” al posto di “I rifugiati sono i benvenuti”, aggiungendo uno strato di solidarietà ai risultati della Brexit.
Nueva pancarta en Cibeles #Brexit
— Camilo (@camiloenmadrid) June 24, 2016
Nuovo striscione a Cibeles #Brexit
Invece di incolpare gli elettori inglesi, questi utenti hanno enfatizzato – con leggero humor – che i bretoni sono sempre i benvenuti nel loro paese.
Dai reali agli immigrati
Alcuni memi italiani e portoghesi mettono in relazione la Brexit alla famiglia reale, nonostante né la Regina Elisabetta, né nessun altro Windsor abbia mai rivelato il proprio pensiero sulla campagna che ha portato al voto.
Diversi Italiani incolpano Sua Maestà di aver lasciato che questo referendum venisse fatto. Il meme seguente rappresenta la relazione UK-UE ormai arrivata al capolinea.
L'immagine seguente riprende una citazione della serie TV Gomorra: “Ci riprenderemo ciò che è nostro”.
Questo meme, invece, si rifà ad una provocazione parecchio in voga sui social al momento, e punta sul doppio gioco della parola sottolineando che la Regina aveva delle motivazioni personali per supportare la campagna di coloro che volevano uscire dall'Unione Europea.
Non potevano mancare i popolarissimi William e Kate con i loro bambini. Il meme in questione, per esempio, offre le proprie congratulazioni alla famiglia reale che ha appena ottenuto il titolo di “extracomunitaria” in Europa.
Gli utenti Twitter portoghesi, continuando su questa scia, ricordano al bisnipote di Sua Maestà di riconsiderare i suoi compagni di giochi:
George, I don't want to see you playing with Pièrre, Müller and Miguel. Do you hear me? #Brexit
— André L. Souza (@andrelesouza) June 24, 2016
George, non ti voglio veder giocare con Pièrre, Müller e Miguel. Mi hai sentito?
Un altro meme sposa il dibattito dell'immigrazione e della crisi europea dei rifugiati, evidenziando la versatilità della nozione “immigrati non desiderati”.
Non ci può essere una raccolta di meme da poter definire completa se non è stato menzionato il calcio. Gli utenti correlano la sconfitta dell'Inghilterra, inflitta dall'Islanda durante il Campionato Europeo 2016, alla Brexit:
El Brexit, versión Eurocopa. Increíble Islandia. pic.twitter.com/x8km2jBNNA
— Marcelito Araujo (@ElAraujodelTW)
Brexit versione Coppa Europa. Incredibile Islanda.
Iceland 👏👏👏 #ENG wanted to be out of Europe really so much… #Brexit #ENGISL #EURO2016 pic.twitter.com/jRlhSMHD42
— Nazife (Natalia) (@Kelebek_Effect)
Islanda 👏👏👏 gli inglesi avevano così tanta voglia di uscire dall'Europa…
‘Anche gli ubriaconi e i poliziotti dovrebbero andare via da Benidorm’
Anche gli Spagnoli e i Francesi hanno voluto esprimere il loro risentimento per i risultati della Brexit, ricordando ai cittadini britannici che nei paesi europei i prezzi delle vacanze, del vino e del cibo sarebbero saliti. Hanno voluto sottolineare anche il comportamento poco civile che gli Inglesi hanno quando sono in vacanza sulle loro spiagge.
En mi barrio… que se levantan inspirados.#FelizViernes #Brexit
— Myriam Imedio (@myriamimedio) June 24, 2016
[Immagine: Inglesi, mi pare giusto che ve ne andiate dall'Unione Europea, ma portatevi via anche gli ubriaconi e i poliziotti di Benidorm, stronzi!!!]
Nel mio quartiere… la gente si sveglia ispirata. #Buonvenerdì #Brexit
Primeras imágenes de la crisis humanitaria provocada por el #Brexit…
— Alejandro de Diego (@alex_miber) June 24, 2016
[Immagine: Ecco i primi barconi inglesi in arrivo a Magaluf dopo i risultati della Brexit]
Prime immagini della crisi umanitaria provocata dalla #Brexit…
Frexit, Swexit, Italexit?
Un numero considerevole di memi specula sul fatto che le nazioni europee potrebbero seguire il trend Brexit. Gli utenti francesi sui social media approfittano della situazione per mostrare il loro malcontento all'Unione Europea e suggeriscono una “Frexit”.
Ma poi arrivano i Greci, che mettono in guardia dalle decisioni avventate ed irreversibili con un commento sulla loro politica interna. Per quanto il meme che segue possa sembrare autocritico, tuttavia riassume abilmente la crisi che sta vivendo l'Unione Europea.
Tsipras chiaramente è Alexis Tsipras, il primo ministro greco. Nel luglio del 2015, sollecitò la popolazione greca a votare contro le rigide misure suggerite dall'Unione Europea come strumento per tentare di risolvere i difficili problemi economici del paese. I greci accolsero l'appello ed i risultati del referendum videro trionfare il “no” ai piani europei con il 61% dei voti. Appena una settimana dopo il referendum, Tsipras cambiò idea firmando un contratto impopolare con l'UE. Il meme mostrato sopra prende in giro l'attitudine debole dei governi nei confronti della volontà del popolo, quando quest'ultimo non asseconda i voleri politici del leader.
Che mangino brioche
Ultima per ordine ma non per importanza, è la dolce campagna – dolce perché prevede l'uso di zucchero e burro – formata da gruppi di volontari che cercano di confortare la gente in UK e in Francia, offrendo dei dolci.
Prima del referendum, gli attivisti francesi dell’#operationcroissant [operazione cornetto], distribuivano cornetti appena sfornati nella zona di King's Cross a Londra. Dopo che le autorità britanniche hanno proibito la distribuzione dei dolci, attribuendo il divieto a questioni igieniche, gli attivisti hanno iniziato ad elargire cartoline scritte da cittadini francesi per i loro vicini d'oltremanica.
More postcards from French people asking us to #remain #operationcroissant pic.twitter.com/BYC5DnsIwb
— Rhiannon L Cosslett (@rhiannonlucyc) June 22, 2016
Molte cartoline dal popolo francese ci chiedono di #restare #operazionecroissant
From France with Love: the brilliant #operationcroissant
🇫🇷❤️🇬🇧https://t.co/gAgXT03VXo via @TimeOutLondon pic.twitter.com/US1DW5xEbC
— Anna-Line Massot (@AL_Massot) June 22, 2016
Dalla Francia con amore: la geniale #operazionecroissant
Dopo il voto a sostegno della Brexit, la britannica #operationscone [ndt: operazione scone, lo scone è un dolce tipico inglese] ha risposto alla gentilezza francese. Gli appassionati alla causa si sono precipitati a St Pancras a Londra per regalare scone e cartoline incoraggianti ai passeggeri francesi che arrivavano a Londra tramite il servizio ferroviario Eurostar [it] che viaggia attraverso il tunnel sottomarino del canale della Manica. La condivisione di questo dolce inglese con gli europei, ha aggiunto calore e positività all'interazione digitale.
This is #OperationScone! Londoners are handing out scones to French @Eurostar arrivals to share that they #LoveEU pic.twitter.com/3UMzv344PK
— Imogen Roy (@imogenroy) June 25, 2016
Questa è l'#OperazioneScone! I londinesi stanno distribuendo scone ai francesi che arrivano con l'Eurostar per far presente che loro amano l'Unione Europea
Dear Europeans, you're marvellous. Truly spiffing. I'd be proud to share a scone with you anytime ❤️ #operationscone pic.twitter.com/Fga1tUFhVp
— Aimee Eckert (@aimee_e27) June 22, 2016
Cari europei, voi siete meravigliosi. Veramente affascinanti. Sarebbe un'onore poter condividere uno scone con voi
Uno dei risultati più rassicuranti che sono venuti fuori dalla ricerca su Twitter dei memi europei relativi alla Brexit, è stata l'ambiguità sulla fonte e la condivisione. Nel mare di memi che si è propagato su internet, è stato impegnativo distinguere immigrati da non immigrati e inglesi da non inglesi. Questa è la riprova che qualsiasi cosa succeda intorno alla questione Brexit, non abbiamo bisogno del passaporto inglese o di provare che apparteniamo all'Unione Europea per avere il piacere di accedere allo spazio digitale in tutte le sue forme di lingua, nazionalità e splendore multi allegorico.
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