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Inizitiva di un imprenditore immobiliare di Singapore contro la discriminazione razziale

Categorie: Asia orientale, Singapore, Citizen Media, Economia & Business, Etnia
Take the pledge. 'Regardless of Race' campaign. Photo from 99.co [1]

Impegnarsi. La campagna “A prescindere dalla razza”. Fotto tratta da 99.co

Un imprenditore attivo su internet di Singapore ha lanciato una campagna per combattere la “discriminazione razziale degli affitti”, dopo essere stato rifiutato da alcuni proprietari solo perché sua moglie è indiana.

Darius Cheung, fondatore del sito web 99.co per la vendita immobiliare, ha scritto [2] [en, come tutti i link seguenti] di come la sua ricerca di un appartamento gli abbia fatto capire quanto il razzismo sia ancora predominante a Singapore. Ha raccontato di come alcuni agenti immobiliari e proprietari hanno perso interesse dopo aver appreso che la moglie incinta è originaria dell'India.

È sposato con Roshni Mahtani, un'imprenditrice dalle origini indiane, che ha fondato il sito web sulla genitorialità theAsianparent [3].

In un primo momento, Darius è stato sorpreso dal fatto che alcuni agenti non rispondevano alle sue domande. Un agente ha fornito una risposta vaga: “Il profilo non corrisponde”. Dopo aver chiesto all'agente di spiegarsi, ha ottenuto questa risposta:

Mi spiace, ma sua moglie è indiana, il padrone di casa non vuole affittare. La prossima volta vi prego di indicarlo in anticipo, in modo che entrambi non perdiate tempo.

Darius ha commentato che tale esperienza conferma l’esistenza del razzismo a Singapore:

Capisco intellettualmente l'idea della discriminazione e riconosco che esiste, ma è stato solo adesso che ho capito ciò che significa essere realmente discriminati.

Singapore ha una popolazione etnicamente diversificata e vanta un governo che promuove l'armonia razziale. Tuttavia, la tensione razziale [4] si è intensificata negli ultimi anni, tanto che alcuni gruppi ultra-nazionalisti stanno biasimando l'arrivo di lavoratori stranieri.

Preoccupato per il futuro di suo figlio, Darius ha promesso di combattere la discriminazione razziale. La sua azienda ha presentato una nuova funzione sul sito web chiamata “Tutte le razze sono benvenute”, che fornisce ad agenti o proprietari incentivi se indicano che i loro elenchi di proprietà in affitto sono aperti a tutti “senza distinzione di razza”:

Agenti e proprietari possono ora indicare con certezza che i loro elenchi di proprietà in affitto sono aperti a tutti, a prescindere da etnia, cultura o nazionalità. Questi elenchi saranno poi visibili sulla homepage del sito 99.co ai potenziali affittuari. L'idea è quella di tranquillizzare gli affittuari durante la ricerca di una casa, riducendo i casi di commenti maleducati e di esperienze spiacevoli durante la consultazione degli elenchi.

Darius spera che la sua campagna ispirerà più persone a impegnarsi [1] contro il razzismo.

Ha anche ricordato ai proprietari di immobili che praticare la discriminazione razziale è “economicamente insostenibile”:

La nostra speranza è che sempre più agenti parteciperanno agli elenchi “Tutte le razze sono benvenute” per rendere il mercato degli affitti più inclusivo, e che i padroni di casa inizieranno così a rendersi conto che non è solo socialmente inaccettabile discriminare, ma anche economicamente impraticabile.

La scrittice, attivista e collaboratrice di Global Voices [5] Kirsten Han ha accolto con favore l’iniziativa dell’azienda di Darius. Ha anche ricordato ai responsabili politici la necessità di emanare una normativa generale contro la discriminazione: