L'attivista angolano Nito Alves è stato rimesso in libertà

Nito Alves, (second from the left) during the trial in March 2016. Photo: MakaAngola (GV archive)

Nito Alves (secondo da sinistra) durante il processo nel marzo 2016. Foto: MakaAngola (archivio di GV).

Nito Alves, membro del gruppo di attivisti denominato “15+2″, condannato con imputazioni legate alla preparazione di una ribellione contro il governo dell'Angola, è stato rimesso in libertà il 5 luglio 2016. Si è unito agli altri 16 che erano stati liberati [es, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] il 29 giugno 2016 in seguito a una istanza di habeas corpus [it] richiesta dagli avvocati della difesa.

La notizia è stata condivisa nella pagina Facebook di uno degli attivisti, Luaty Beirão [pt]:

ÚLTIMA HORA
Nito Alves acaba de sair da cadeia.
O activista que foi julgado sumariamente a 6 meses de prisão efectiva pelo tribunal de primeira instância por injúria aos magistrados do julgamento, por proferir as palavras “não temo pela minha vida, este julgamento é uma palhaçada” acaba de sair da cadeia e aguarda recurso do Tribunal Supremo em casa.

ULTIME NOTIZIE
Nito Alves è appena uscito di prigione.
L'attivista – che è stato giudicato in modo sommario e condannato dal tribunale di primo grado a sei mesi di carcere  per aver insultato i giudici del tribunale pronunciando le parole “non temo per la mia vita, questo processo è una farsa” – è stato appena liberato dalla prigione e si trova a casa in attesa dell'appello alla Corte Suprema di giustizia.

Più tardi, lo stesso Alves ha confermato la notizia in un'intervista rilasciata all'emittente internazionale tedesca Deutsche Welle [pt].

Nito Alves e i suoi compagni sono attualmente liberi e in attesa di una decisione della Corte Suprema dell'Angola, dopo il ricorso in appello presentato dai loro avvocati. I 17 attivisti erano stati inizialmente arrestati nel giugno 2015 dalla polizia angolana per presunti “atti di ribellione e tentativo di colpo di stato”. Il gruppo nega quanto gli viene attribuito: gli attivisti affermano di essersi riuniti in diverse occasioni  solo [en] per discutere metodi pacifici di protesta. Esaminavano in particolare le idee contenute nel libro “From Dictatorship to Democracy” (Dalla dittatura alla Democrazia – pubblicato in italiano con il titolo “Come abbattere un regime” N.d.T.) di Gene Sharp.

Dei 17 attivisti, 15 aspettavano l'inizio del processo in prigione. Gli altri due, due giovani donne, non sono stati posti in carcerazione preventiva, ma nel marzo del 2016 tutti i gli accusati sono stati condannati a pene tra i due e gli otto anni e mezzo e, in seguito, sono stati tradotti in carcere.

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